CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 16
Matteo
16 I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo.
16,1-4
I segni dei tempi (vedi Mc 8,11-13; Lc 12,54-56)
16,4
adultera: infedele a Dio, incredula (vedi 12,39).
16,5-12
Guardarsi dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei (vedi Mc 8,14-21; Lc 12,1)
Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".
16,13-20
Fede e missione di Pietro (vedi Mc 8,27-30; Lc 9,18-21)
Cesarèa di Filippo: era presso le sorgenti del Giordano, ai piedi del monte Ermon; prendeva il nome da uno dei figli di Erode ed era stata eretta in onore dell’imperatore.
Cesarèa di Filippo: era presso le sorgenti del Giordano, ai piedi del monte Ermon; prendeva il nome da uno dei figli di Erode ed era stata eretta in onore dell’imperatore.
16,14
Sull’attesa del ritorno di un “profeta” vedi anche Gv 1,21.
16,18-19
Per il nome Pietro vedi anche Gv 1,42. La missione di Pietro è definita con tre immagini: egli è la pietra, cioè il punto attorno al quale si costruisce l’unità visibile della comunità; gli vengono consegnate le chiavi, simbolo di autorità e responsabilità (vedi Is 22,22; Ap 3,7); infine ha il potere di “legare” e “sciogliere”, espressione usata dai rabbini per indicare la facoltà di proibire e permettere (funzione di magistero), di allontanare e riammettere nella comunità (funzione disciplinare).
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
16,21-23
Primo annuncio della morte e della risurrezione (vedi Mc 8,31-33; Lc 9,22)
16,23
Pietro si comporta come Satana, perché vorrebbe per Gesù un cammino senza il disonore della condanna e della morte che, secondo la convinzione generale, non doveva in nessun modo appartenere all’esperienza del messia (vedi Gv 12,34).
16,24-28
Condizioni per seguire Gesù (vedi Mc 8,34-9,1; Lc 9,23-27)
16,28
Versetto molto discusso: secondo alcuni esso si riferisce a quella manifestazione di giudizio che è la caduta di Gerusalemme nel 70 d.C., per altri alla trasfigurazione o forse meglio alla Pasqua, vera e propria instaurazione del Regno e fondamento della speranza nella venuta finale del Figlio dell’uomo.
Note al testo