CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 17
Matteo
17 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
17,1-13
La trasfigurazione di Gesù (vedi Mc 9,2-13; Lc 9,28-36)
su un alto monte: dal secolo IV questo alto monte viene identificato con il Tabor (altezza circa 600 m.), nella pianura di Èsdrelon.
su un alto monte: dal secolo IV questo alto monte viene identificato con il Tabor (altezza circa 600 m.), nella pianura di Èsdrelon.
17,3
Mosè ed Elia: rappresentano la Legge e i Profeti, cioè tutto l’Antico Testamento, che aiuta a capire il mistero di Gesù (vedi anche nota a 5,17).
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".
17,10-11
Vedi Ml 3,23-24.
Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio
17,14-21
Gesù guarisce un epilettico (vedi Mc 9,14-29; Lc 9,37-43; 17,6)
17,21
Il versetto (Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno) manca nei manoscritti più importanti. Una frase simile si trova in Mc 9,29. È probabilmente un’aggiunta tardiva al testo di Matteo.
17,22-23
Secondo annuncio della morte e della risurrezione (vedi Mc 9,30-32; Lc 9,43-45)
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa?".
17,26
i figli sono liberi: essendo il Figlio di Dio, Gesù è ben più del tempio (vedi 12,6) e sarebbe quindi libero da ogni tassa; così sono anche quelli che egli ha reso figli e liberi come lui.
Note al testo