CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 26
Matteo
26 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli:
26,1
PASSIONE E MORTE DI GESÙ (26,1-27,66)
-27,66 In questa sezione Matteo è molto vicino a Marco. Le modifiche che egli introduce nel racconto hanno però un forte contenuto teologico: sottolineano che Gesù compie le Scritture (vedi 26,54), lo descrivono come l’uomo che vive in prima persona gli insegnamenti del “discorso sul monte”, accentuano la tragica responsabilità del rifiuto da parte della folla (vedi 27,24-25) e infine descrivono la croce come il grande giorno di Dio (vedi nota a 27,51-53).
26,1-5 Congiura dei capi contro Gesù (vedi Mc 14,1-2; Lc 22,1-2)
-27,66 In questa sezione Matteo è molto vicino a Marco. Le modifiche che egli introduce nel racconto hanno però un forte contenuto teologico: sottolineano che Gesù compie le Scritture (vedi 26,54), lo descrivono come l’uomo che vive in prima persona gli insegnamenti del “discorso sul monte”, accentuano la tragica responsabilità del rifiuto da parte della folla (vedi 27,24-25) e infine descrivono la croce come il grande giorno di Dio (vedi nota a 27,51-53).
26,1-5 Congiura dei capi contro Gesù (vedi Mc 14,1-2; Lc 22,1-2)
Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. 5Dicevano però: "Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo".
Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso,
26,7
Vedi Gv 12,5.
Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti
26,14-16
Gesù venduto da Giuda (vedi Mc 14,10-11; Lc 22,3-6)
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: "Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?".
26,17-19
Preparativi per la cena pasquale (vedi Mc 14,12-16; Lc 22,7-13)
Durante la settimana di Pasqua si mangiava soltanto pane senza lievito (pane àzzimo). Il termine Pasqua indicava l’agnello che veniva immolato per la festa (vedi 1Cor 5,7), il pasto che veniva consumato e l’intera festa.
Durante la settimana di Pasqua si mangiava soltanto pane senza lievito (pane àzzimo). Il termine Pasqua indicava l’agnello che veniva immolato per la festa (vedi 1Cor 5,7), il pasto che veniva consumato e l’intera festa.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici.
26,20-25
Uno di voi mi tradirà (vedi Mc 14,17-21; Lc 22,21-23)
Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: "Prendete, mangiate: questo è il mio corpo".
26,26-29
Gesù celebra la Pasqua (vedi Mc 14,22-25; Lc 22,14-20; 1Cor 11,23-25)
Gesù celebra la Pasqua e istituisce l’eucaristia. Il sangue della vittima unica e perfetta sancisce (vedi Es 24,4-8) la nuova e definitiva alleanza di Dio con l’uomo, annunziata dai profeti (vedi Ger 31,31; Eb 9,11-22).
Gesù celebra la Pasqua e istituisce l’eucaristia. Il sangue della vittima unica e perfetta sancisce (vedi Es 24,4-8) la nuova e definitiva alleanza di Dio con l’uomo, annunziata dai profeti (vedi Ger 31,31; Eb 9,11-22).
26,28
molti: indica la moltitudine dell’umanità, che Gesù salva. Vedi nota a 20,28.
Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
26,30-35
Gesù annuncia l’abbandono dei discepoli (vedi Mc 14,26-31; Lc 22,31-34; Gv 13,36-38)
L’inno comprendeva i salmi 113-118.
L’inno comprendeva i salmi 113-118.
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge.
26,31
Citazione di Zc 13,7.
Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare".
26,36-46
Al Getsèmani (vedi Mc 14,32-42; Lc 22,39-46; Gv 18,1; 12,27-29)
Getsèmani: significa “frantoio dell’olio”; era un fondo rustico ai piedi del monte degli Ulivi.
Getsèmani: significa “frantoio dell’olio”; era un fondo rustico ai piedi del monte degli Ulivi.
26,37
Gli stessi testimoni della trasfigurazione (vedi 17,1).
Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo.
26,47-56
Gesù viene arrestato (Mc 14,43-52; Lc 22,47-53; Gv 18,2-11)
Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani.
26,57-68
Gesù davanti al tribunale ebraico (vedi Mc 14,53-65; Lc 22,54-55.63-71; Gv 18,12-14.19-24)
I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte;
26,59
Sul sinedrio vedi nota a 2,4.
26,61
La testimonianza è falsa, in quanto distorce il senso della frase. Gesù parlava della sua vicenda personale, non del tempio vero e proprio (vedi Gv 2,19-21).
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire sulle nubi del cielo".
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". E quelli risposero: "È reo di morte!".
26,66
La sentenza doveva essere firmata dal rappresentante dell’imperatore romano: vedi Gv 18,31.
Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: "Anche tu eri con Gesù, il Galileo!".
26,69-75
Pietro rinnega Gesù (vedi Mc 14,66-72; Lc 22,56-62; Gv 18,15-18.25-27)
Note al testo