CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 1
Romani
1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio -
1,1
INDIRIZZO E SALUTO (1,1-7)
Il termine “vangelo” ricorre 40 volte nell’epistolario paolino. L’espressione vangelo di Dio sottolinea l’iniziativa gratuita ed efficace di Dio per la salvezza.
Il termine “vangelo” ricorre 40 volte nell’epistolario paolino. L’espressione vangelo di Dio sottolinea l’iniziativa gratuita ed efficace di Dio per la salvezza.
1,3-4
L’annuncio del Vangelo riguarda Gesù Cristo, discendente di Davide come uomo (vedi Mt 1,1), ma costituito Figlio di Dio, ossia nella pienezza dei poteri salvifici del Figlio di Dio, mediante la risurrezione dai morti. Dopo l’umiliazione e la morte di croce, Dio Padre lo ha esaltato e lo ha posto nella condizione gloriosa di Figlio, capace di donare lo Spirito Santo (At 2,22-24.32-36; Ef 1,18-21; Fil 2,8-11).
1,7
santi per chiamata: cioè sottratti, mediante l’annuncio del Vangelo, al peccato e consacrati a Dio, partecipi della sua vita (Rm 8,1; 1Cor 1,4-9; vedi Lv 11,44; 19,2).
16Io infatti non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrà.
1,17
La giustizia di Dio è la sua fedeltà alle promesse di salvezza consegnate nelle sacre Scritture. È in forza di questa sua fedeltà che Dio rende giusti i credenti (Gal 3,14). L’espressione da fede a fede sottolinea il fatto che la fede è l’unica condizione per riconoscere e accogliere la giustizia salvifica di Dio. La citazione biblica di Ab 2,4, dove ricorrono i tre vocaboli chiave giusto, vivere, fede, mostra il compimento delle promesse di Dio (vedi Gal 3,11).
1,18
LA SALVEZZA MEDIANTE LA FEDE (1,18-4,25)
-4,25 Inizia la parte dottrinale della lettera che si estende per i primi undici capitoli. Il primo sviluppo tematico riguarda la salvezza mediante la fede. Questo è il cuore del Vangelo che Paolo propone a tutti gli uomini.
Tutti sono nel peccato
La prima parte dell’argomentazione riguarda la condizione di peccato dei pagani, i quali, pur conoscendo Dio, hanno venerato le creature.
L’ira di Dio è un’espressione antropomorfica, desunta dall’AT, per indicare la reazione divina di fronte al peccato.
-4,25 Inizia la parte dottrinale della lettera che si estende per i primi undici capitoli. Il primo sviluppo tematico riguarda la salvezza mediante la fede. Questo è il cuore del Vangelo che Paolo propone a tutti gli uomini.
Tutti sono nel peccato
La prima parte dell’argomentazione riguarda la condizione di peccato dei pagani, i quali, pur conoscendo Dio, hanno venerato le creature.
L’ira di Dio è un’espressione antropomorfica, desunta dall’AT, per indicare la reazione divina di fronte al peccato.
1,20
Il peccato dei pagani consiste nel rifiuto del giusto rapporto con Dio conosciuto attraverso la realtà creata (Sap 13,1-9).
Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi,
26Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. 27Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. 28E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori,
1,29
L’ampio elenco dei vizi dei pagani riflette lo schema del decalogo, integrato con elenchi analoghi dell’ambiente del giudaismo ellenistico (vedi ancora Rm 13,13; 1Cor 5,10-11; 6,9-10; Gal 5,19-21; Col 3,5-8; 1Tm 1,9-10; 2Tm 3,2-5).
Note al testo