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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 9

Primo libro dei Maccabei 9

Giuda Maccabeo muore in battaglia

Il re Demetrio venne a sapere che Nicànore era morto in battaglia e che i suoi soldati erano stati sconfitti. Perciò decise di mandare ancora una volta in Giudea Bàcchide e Àlcimo con una parte del suo esercito.
Note al Testo
9,1 Nicànore: vedi 3,38 e 7,26. — Bàcchide: vedi 7,8-9. — Àlcimo: vedi 7,5 e nota. Il capitolo 9 riprende il filo del racconto interrotto in 7,50.
Essi presero la strada di Gàlgala e assediarono la città di Mesalòt, nella regione dell’Arbela. La occuparono e uccisero molte persone.
Note al Testo
9,2 Arbela: città situata a 5 km circa a ovest del lago di Genèsaret.
Nel primo mese dell’anno 152 posero il loro accampamento contro Gerusalemme.
Note al Testo
9,3 primo mese dell’anno 152: è verso aprile-maggio del 160 a.C. (vedi nota a 1,10).
Poi andarono a Berea con ventimila fanti e duemila cavalieri.
Note al Testo
9,4 Berea: città situata a 20 km a nord di Gerusalemme.
Giuda intanto si era accampato nella località di Elasà e aveva con sé tremila uomini scelti.
Note al Testo
9,5 Elasà: si trovava probabilmente presso Bet-Oron (vedi nota a 3,16); ma in questo caso l’accampamento di Giuda sembra troppo lontano da quello di Bàcchide (circa 15 km); il testo forse vuol parlare di una base alla retroguardia di Giuda. Secondo alcuni, bisognerebbe invece leggere Adasà, come in 7,40.
6Ma alla vista di quella grande massa di nemici gli uomini di Giuda furono presi dal panico e disertarono. Con lui rimasero solo ottocento uomini.
7Giuda Maccabeo si rese conto che il suo esercito si era sfasciato proprio mentre la battaglia incalzava. Non avendo più tempo di radunare i suoi uomini si sentì spezzare il cuore.
8Avvilito, disse a quelli che erano rimasti:
— Coraggio! Avviciniamoci ai nostri nemici e attacchiamoli appena possiamo.
9Ma essi cercarono di dissuaderlo e gli dissero:
— È impossibile! Ora non possiamo fare altro che metterci in salvo. Torneremo poi con i nostri compagni e allora potremo combatterli. Ma ora siamo troppo pochi.
10Giuda rispose:
— Non farò mai una cosa simile: non fuggirò davanti ai nemici. Se è arrivata la nostra ora, moriamo con coraggio per i nostri fratelli, piuttosto che essere disonorati.
11I nemici uscirono dagli accampamenti e si schierarono contro l’esercito di Giuda. La cavalleria si divise in due parti. All’avanguardia stavano i frombolieri, gli arcieri e tutti gli uomini più valorosi. Bàcchide si pose all’ala destra.
12Al segnale delle trombe le schiere si avvicinarono dai due lati. Allora anche i soldati di Giuda suonarono le trombe.
13Il rumore dei due eserciti era così grande che la terra tremava. La battaglia durò dal mattino alla sera.
14Appena Giuda Maccabeo si accorse che la parte più forte dell’esercito era l’ala destra, prese con sé tutti i soldati più coraggiosi.
Così riuscirono a sfondare l’ala destra dell’esercito nemico e li inseguirono fino al monte di Azoto.
Note al Testo
9,15 fino al monte di Azoto: Azoto è una città della costa filistea (vedi nota a 5,68), e non può essere quella a cui qui ci si riferisce. Alcuni correggono: Azara, richiamandosi allo storico ebreo Giuseppe Flavio, che però presenta un nome incerto (Aza, Eza, Gazara); altri invece leggono: fino ai piedi delle colline.
16Ma i soldati dell’ala sinistra di Bàcchide, quando videro che l’altra parte aveva ceduto, si misero a inseguire Giuda e i suoi uomini e li presero alle spalle.
17La battaglia si fece accanita e da una parte e dall’altra ci furono molte vittime.
18Anche Giuda morì e allora i suoi si diedero alla fuga.
Giònata e Simone presero il corpo del loro fratello Giuda e lo seppellirono a Modin nella tomba di famiglia.
Rimandi
9,19 lo seppellirono a Modin 2,70; 13,25.
Note al Testo
9,19 Modin: vedi nota a 2,1.
20Tutto il popolo d’Israele lo pianse e fece grande lutto. Per molti giorni ripetevano questo lamento:
«Come ha potuto cadere l’eroe che salvava Israele?».
Rimandi
9,21 Come ha potuto cadere? 2 Sam 1,27.
Il resto delle imprese di Giuda, le sue guerre, i suoi atti eroici e i suoi meriti non sono stati scritti perché sarebbero troppo numerosi.
Rimandi
9,22 Il resto delle imprese di Giuda… 16,23; cfr. 1 Re 11,41; 14,29; 15,31 ecc. — sarebbero troppo cfr Gv 21,25.
Le imprese di Giònata
Bàcchide opprime il popolo d’Israele

Dopo la morte di Giuda i senza legge ricomparvero in tutto il territorio d’Israele e tutti i malfattori tornarono in auge.
Note al Testo
9,23 malfattori: i senza legge e i malfattori sono gli Ebrei partigiani dei Seleucidi.
24In quei giorni era scoppiata una grande carestia. Perciò la gente passò dalla loro parte.
25Allora Bàcchide prese alcuni di loro e li mise a capo della regione.
26Questi incominciarono a ricercare gli amici di Giuda e li sottoponevano a interrogatorio. Poi li portavano da Bàcchide che li puniva e derideva.
Fu questo un tempo di grandi disgrazie per Israele. Da quando erano scomparsi i profeti in Israele non ne erano mai capitate di così gravi.
Rimandi
9,27 Da quando erano scomparsi i profeti cfr. 1 Mac 4,46+.
Giònata capo della resistenza

28Allora tutti gli amici di Giuda Maccabeo si radunarono e dissero a Giònata:
29«Da quando è morto tuo fratello Giuda non c’è più nessuno come lui, capace di combattere contro i nostri nemici: Bàcchide e tutti quelli che odiano la nostra nazione.
30Oggi noi scegliamo te e tu dovrai prendere il posto di tuo fratello. Sarai il nostro capo e il condottiero delle nostre battaglie».
31Allora Giònata prese il comando al posto di suo fratello Giuda.
32Bàcchide lo venne a sapere e cercò di farlo uccidere.
Ma Giònata e suo fratello Simone ne furono informati e fuggirono con tutti i loro uomini nel deserto di Tekoa. Si fermarono presso la cisterna di Asfar.
Note al Testo
9,33 Tekoa: patria del profeta Amos (vedi Amos 1,1), a 18 km a sud di Gerusalemme. — la cisterna di Asfar, probabilmente si trovava a circa 6 km a sud di Tekoa.
34Bàcchide però ne ebbe notizia e, in giorno di sabato, attraversò il fiume Giordano con tutto il suo esercito.
Giònata mandò suo fratello Giovanni, comandante della truppa, per chiedere ai suoi amici Nabatei di custodire i loro bagagli che erano molto numerosi.
Note al Testo
9,35 Nabatei: vedi 5,25 e nota.
Ma la tribù di Iambrì uscì dalla città di Màdaba per un attacco di sorpresa. Catturarono Giovanni con tutto quello che aveva e fuggirono col bottino.
Note al Testo
9,36 tribù di Iambrì: probabilmente una tribù araba; uno dei suoi gruppi doveva abitare a Màdaba, città dell’altipiano transgiordanico. Era stanziata a circa 12 km a est della parte settentrionale del Mar Morto.
In seguito qualcuno riferì a Giònata e a suo fratello Simone quanto segue: «La tribù di Iambrì celebra una grande festa nuziale e la sposa, figlia di uno dei più ricchi signori di Canaan, arriva dalla città di Nadabàt con un corteo imponente».
Note al Testo
9,37 Nadabàt: forse una fortezza vicina al monte Nebo.
38Si ricordarono allora dell’uccisione del loro fratello Giovanni e andarono a nascondersi sulle montagne, in una grotta.
39Stettero a osservare e videro un grande corteo e gente in festa; lo sposo con i suoi amici e i suoi fratelli bene armati andavano incontro al corteo al suono dei tamburelli e di altri strumenti musicali.
40Dal loro nascondiglio, gli uomini di Giònata si gettarono su di loro e li massacrarono. Molti furono feriti e gli altri fuggirono sul monte e gli uomini di Giuda si impadronirono del bottino.
La festa di nozze si cambiò in lutto e la musica in lamento.
Rimandi
9,41 La festa di nozze si cambiò in lutto Am 8,10.
42Così Giònata e Simone si vendicarono dell’uccisione del loro fratello. Poi tornarono sulla riva del fiume Giordano.
Battaglia sulle rive del Giordano

Bàcchide venne a conoscenza di tutti questi fatti e in giorno di sabato andò fino alle rive del fiume Giordano con un grande esercito.
Rimandi
9,43 in giorno di sabato 2,32+.
44Giònata disse ai suoi soldati: «Coraggio, combattiamo per salvare la nostra vita. Non ci eravamo mai trovati in una situazione così critica.
45Il nemico ci sta di fronte, dietro a noi c’è il Giordano e ai lati paludi e boscaglie. Non c’è via di scampo.
46Perciò invocate il Signore perché ci liberi dai nostri nemici».
47Poi cominciò la battaglia. Giònata cercò di colpire Bàcchide, ma questi lo schivò tirandosi indietro.
Allora Giònata e i suoi soldati si gettarono nel fiume Giordano e lo passarono a nuoto, ma i nemici si fermarono invece di inseguirli.
Note al Testo
9,48 Il combattimento ha dovuto aver luogo sulla riva occidentale del Giordano. Bàcchide respinge quindi Giònata e le sue truppe sulla sponda orientale.
49Quel giorno dalla parte di Bàcchide caddero circa mille soldati.
Bàcchide costruisce nuove fortezze

Bàcchide tornò a Gerusalemme e fece costruire alcune fortezze nella regione della Giudea: a Gerico, a Emmaus, a Bet-Oron, a Betel, a Tamnata, a Piratòn e a Tefon. Dappertutto fece costruire alte mura, con porte e sbarre.
Note al Testo
9,50 Betel: a 18 km a nord di Gerusalemme. — Tamnata, o Timnat (vedi Giosuè 19,50), a circa 15 km a nord-ovest di Betel. — Piratòn (vedi Giudici 12,15) a 25 km a nord di Tamnata, non lontano da Tefon, o Tappùach (vedi Giosuè 12,17) in Samaria.
51In ogni fortezza Bàcchide lasciò un gruppo di soldati: dovevano fare piccole scorrerie contro Israele.
52Fortificò pure la città di Bet-Sur e di Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme e vi lasciò truppe e depositi di viveri.
53Inoltre fece prigionieri i figli dei capi di quella regione e li tenne come ostaggi nella Cittadella di Gerusalemme.
Muore Àlcimo

Nel secondo mese dell’anno 153, il sommo sacerdote Àlcimo ordinò di demolire il muro che circondava il tempio. In questo modo voleva distruggere quanto avevano fatto i profeti. Ma appena diede inizio all’opera di demolizione
Note al Testo
9,54 anno 153: nell’aprile-maggio del 159 a.C. (vedi nota a 1,10). — il muro: probabilmente quello che separava, nel recinto del tempio, il cortile riservato agli Ebrei dal cortile dove potevano entrare i pagani. — quanto avevano fatto i profeti: allusione al ruolo esercitato dai profeti Aggeo e Zaccaria nella ricostruzione del tempio dopo l’esilio.
55gli venne un colpo e non poté così portarla a termine. La sua bocca restò paralizzata e non poteva più parlare né esprimere le sue ultime volontà.
56Infine Àlcimo morì tra grandi tormenti.
Visto che Àlcimo era morto, Bàcchide tornò dal re. Così il territorio della Giudea rimase in pace per due anni.
Rimandi
9,57 la terra di Giuda rimase in pace 1,3+.
Un altro scontro con Bàcchide

Ma i senza legge si radunarono e decisero insieme: «Ora Giònata e i suoi soldati stanno tranquilli e non sospettano di nulla. Facciamo venire Bàcchide. Li prenderà tutti in una sola notte».
Note al Testo
9,58 i senza legge: vedi 9,23 e nota.
59Andarono quindi da lui per parlargliene.
60Bàcchide si mise in marcia con un grosso esercito. Scrisse segretamente ai suoi partigiani che erano nella Giudea di catturare Giònata e i suoi soldati. Ma non ci riuscirono perché qualcuno rivelò il loro piano.
61Anzi gli uomini di Giònata presero una cinquantina di uomini del posto che erano stati tra gli istigatori e li massacrarono.
Poi Giònata, Simone, e i loro uomini si ritirarono nel deserto nei pressi della città di Bet-Basì. Ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.
Note al Testo
9,62 Bet-Basì: località tra Betlemme e Tekoa (vedi nota al v. 33).
63Quando lo seppe, Bàcchide radunò le sue truppe e informò anche i suoi che si trovavano nella Giudea.
Poi andò ad accamparsi contro Bet-Basì e l’assediò per molti giorni con macchine da guerra.
Note al Testo
9,64 macchine da guerra: vedi 5,30 e nota.
65Giònata ne affidò la difesa a suo fratello Simone. Lui invece con una piccola pattuglia di soldati uscì dalla città e si mise a far scorribande nella regione.
Sconfisse Odomerà e i suoi fratelli. Distrusse la tribù di Fasiròn nelle loro tende. In questo modo cominciò ad attaccare avanzando con le truppe.
Note al Testo
9,66 Odomerà e Fasiròn: sono probabilmente due tribù arabe che si erano alleate con Bàcchide. Questo attacco era un diversivo per rendere possibile l’uscita di Simone con il grosso delle truppe (v. 67) — Cominciò ad attaccare avanzando con le truppe: il testo greco è per noi oscuro e la traduzione è incerta.
67Anche Simone e i suoi uomini uscirono dalla città e incendiarono le macchine da guerra.
Bàcchide e Giònata fanno la pace

68Allora attaccarono Bàcchide e lo sconfissero. Egli ne fu profondamente sconvolto perché il suo piano e i suoi tentativi non erano riusciti.
69Si sdegnò con quei senza legge che lo avevano chiamato in quella regione e ne uccise molti. Poi decise di ritornare nelle sue terre.
70Giònata, appena lo seppe, gli mandò messaggeri per fare la pace e riavere i prigionieri.
71Bàcchide li accolse, accettò quelle proposte e giurò di non fargli più torti per tutta la vita.
72Restituì a Giònata tutti quelli che aveva fatti prigionieri in Giudea. Poi partì e se ne andò nelle sue terre e decise di non mettere più piede nel loro territorio.
Così tornò la pace in Israele. Giònata si stabilì nella località di Micmas. Iniziò a governare il popolo e a eliminare gli empi da Israele.
Rimandi
9,73 tornò la pace Ger 47,6; cfr. 1 Mac 9,57. — governare il popolo Gdc 3,10; 4,4. — eliminare gli empi cfr Dt 13,6; 19,19; 21,22; 1 Cor 5,13.
Note al Testo
9,73 Micmas: a circa 12 km a nord di Gerusalemme. Questa città era rimasta celebre per le imprese di Giònata, figlio di Saul (vedi 1 Samuele 14). — governare il popolo: Giònata è qui assimilato a uno degli antichi giudici di Israele (vedi Giudici 2,16 e nota, come pure 1 Maccabei 5,5 e nota).

Rimandi

9,19 lo seppellirono a Modin 2,70; 13,25.
9,21 Come ha potuto cadere? 2 Sam 1,27.
9,22 Il resto delle imprese di Giuda… 16,23; cfr. 1 Re 11,41; 14,29; 15,31 ecc. — sarebbero troppo cfr Gv 21,25.
9,27 Da quando erano scomparsi i profeti cfr. 1 Mac 4,46+.
9,41 La festa di nozze si cambiò in lutto Am 8,10.
9,43 in giorno di sabato 2,32+.
9,57 la terra di Giuda rimase in pace 1,3+.
9,73 tornò la pace Ger 47,6; cfr. 1 Mac 9,57. — governare il popolo Gdc 3,10; 4,4. — eliminare gli empi cfr Dt 13,6; 19,19; 21,22; 1 Cor 5,13.

Note al Testo

9,1 Nicànore: vedi 3,38 e 7,26. — Bàcchide: vedi 7,8-9. — Àlcimo: vedi 7,5 e nota. Il capitolo 9 riprende il filo del racconto interrotto in 7,50.
9,2 Arbela: città situata a 5 km circa a ovest del lago di Genèsaret.
9,3 primo mese dell’anno 152: è verso aprile-maggio del 160 a.C. (vedi nota a 1,10).
9,4 Berea: città situata a 20 km a nord di Gerusalemme.
9,5 Elasà: si trovava probabilmente presso Bet-Oron (vedi nota a 3,16); ma in questo caso l’accampamento di Giuda sembra troppo lontano da quello di Bàcchide (circa 15 km); il testo forse vuol parlare di una base alla retroguardia di Giuda. Secondo alcuni, bisognerebbe invece leggere Adasà, come in 7,40.
9,15 fino al monte di Azoto: Azoto è una città della costa filistea (vedi nota a 5,68), e non può essere quella a cui qui ci si riferisce. Alcuni correggono: Azara, richiamandosi allo storico ebreo Giuseppe Flavio, che però presenta un nome incerto (Aza, Eza, Gazara); altri invece leggono: fino ai piedi delle colline.
9,19 Modin: vedi nota a 2,1.
9,23 malfattori: i senza legge e i malfattori sono gli Ebrei partigiani dei Seleucidi.
9,33 Tekoa: patria del profeta Amos (vedi Amos 1,1), a 18 km a sud di Gerusalemme. — la cisterna di Asfar, probabilmente si trovava a circa 6 km a sud di Tekoa.
9,35 Nabatei: vedi 5,25 e nota.
9,36 tribù di Iambrì: probabilmente una tribù araba; uno dei suoi gruppi doveva abitare a Màdaba, città dell’altipiano transgiordanico. Era stanziata a circa 12 km a est della parte settentrionale del Mar Morto.
9,37 Nadabàt: forse una fortezza vicina al monte Nebo.
9,48 Il combattimento ha dovuto aver luogo sulla riva occidentale del Giordano. Bàcchide respinge quindi Giònata e le sue truppe sulla sponda orientale.
9,50 Betel: a 18 km a nord di Gerusalemme. — Tamnata, o Timnat (vedi Giosuè 19,50), a circa 15 km a nord-ovest di Betel. — Piratòn (vedi Giudici 12,15) a 25 km a nord di Tamnata, non lontano da Tefon, o Tappùach (vedi Giosuè 12,17) in Samaria.
9,54 anno 153: nell’aprile-maggio del 159 a.C. (vedi nota a 1,10). — il muro: probabilmente quello che separava, nel recinto del tempio, il cortile riservato agli Ebrei dal cortile dove potevano entrare i pagani. — quanto avevano fatto i profeti: allusione al ruolo esercitato dai profeti Aggeo e Zaccaria nella ricostruzione del tempio dopo l’esilio.
9,58 i senza legge: vedi 9,23 e nota.
9,62 Bet-Basì: località tra Betlemme e Tekoa (vedi nota al v. 33).
9,64 macchine da guerra: vedi 5,30 e nota.
9,66 Odomerà e Fasiròn: sono probabilmente due tribù arabe che si erano alleate con Bàcchide. Questo attacco era un diversivo per rendere possibile l’uscita di Simone con il grosso delle truppe (v. 67) — Cominciò ad attaccare avanzando con le truppe: il testo greco è per noi oscuro e la traduzione è incerta.
9,73 Micmas: a circa 12 km a nord di Gerusalemme. Questa città era rimasta celebre per le imprese di Giònata, figlio di Saul (vedi 1 Samuele 14). — governare il popolo: Giònata è qui assimilato a uno degli antichi giudici di Israele (vedi Giudici 2,16 e nota, come pure 1 Maccabei 5,5 e nota).