Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 9
Primo libro dei Maccabei 9
Giuda Maccabeo muore in battaglia
Il re Demetrio venne a sapere che Nicànore era morto in battaglia e che i suoi soldati erano stati sconfitti. Perciò decise di mandare ancora una volta in Giudea ∆Bàcchide e ∆Àlcimo con una parte del suo esercito.
Note al Testo
9,5
Elasà: si trovava probabilmente presso Bet-Oron (vedi nota a 3,16); ma in questo caso l’accampamento di Giuda sembra troppo lontano da quello di Bàcchide (circa 15 km); il testo forse vuol parlare di una base alla retroguardia di Giuda. Secondo alcuni, bisognerebbe invece leggere Adasà, come in 7,40.
— Coraggio! Avviciniamoci ai nostri nemici e attacchiamoli appena possiamo.
9Ma essi cercarono di dissuaderlo e gli dissero:
— È impossibile! Ora non possiamo fare altro che metterci in salvo. Torneremo poi con i nostri compagni e allora potremo combatterli. Ma ora siamo troppo pochi.
10Giuda rispose:
— Non farò mai una cosa simile: non fuggirò davanti ai nemici. Se è arrivata la nostra ora, moriamo con coraggio per i nostri fratelli, piuttosto che essere disonorati.
11I nemici uscirono dagli accampamenti e si schierarono contro l’esercito di Giuda. La cavalleria si divise in due parti. All’avanguardia stavano i frombolieri, gli arcieri e tutti gli uomini più valorosi. Bàcchide si pose all’ala destra. 12Al segnale delle trombe le schiere si avvicinarono dai due lati. Allora anche i soldati di Giuda suonarono le trombe. 13Il rumore dei due eserciti era così grande che la terra tremava. La battaglia durò dal mattino alla sera.
14Appena Giuda Maccabeo si accorse che la parte più forte dell’esercito era l’ala destra, prese con sé tutti i soldati più coraggiosi. Così riuscirono a sfondare l’ala destra dell’esercito nemico e li inseguirono fino al monte di Azoto.
Note al Testo
9,15
fino al monte di Azoto: Azoto è una città della costa filistea (vedi nota a 5,68), e non può essere quella a cui qui ci si riferisce. Alcuni correggono: Azara, richiamandosi allo storico ebreo Giuseppe Flavio, che però presenta un nome incerto (Aza, Eza, Gazara); altri invece leggono: fino ai piedi delle colline.
Rimandi
9,22
Il resto delle imprese di Giuda… 16,23; cfr. 1 Re 11,41; 14,29; 15,31 ecc. — sarebbero troppo cfr Gv 21,25.
Le imprese di Giònata
Bàcchide opprime il popolo d’Israele
Dopo la morte di Giuda i senza legge ricomparvero in tutto il territorio d’Israele e tutti i malfattori tornarono in auge.
Giònata capo della resistenza
28Allora tutti gli amici di Giuda Maccabeo si radunarono e dissero a Giònata: 29«Da quando è morto tuo fratello Giuda non c’è più nessuno come lui, capace di combattere contro i nostri nemici: Bàcchide e tutti quelli che odiano la nostra nazione. 30Oggi noi scegliamo te e tu dovrai prendere il posto di tuo fratello. Sarai il nostro capo e il condottiero delle nostre battaglie».
31Allora Giònata prese il comando al posto di suo fratello Giuda.
32Bàcchide lo venne a sapere e cercò di farlo uccidere. Ma Giònata e suo fratello Simone ne furono informati e fuggirono con tutti i loro uomini nel deserto di Tekoa. Si fermarono presso ∆la cisterna di Asfar.
Note al Testo
9,33
Tekoa: patria del profeta Amos (vedi Amos 1,1), a 18 km a sud di Gerusalemme. — la cisterna di Asfar, probabilmente si trovava a circa 6 km a sud di Tekoa.
Giònata mandò suo fratello Giovanni, comandante della truppa, per chiedere ai suoi amici Nabatei di custodire i loro bagagli che erano molto numerosi.
Battaglia sulle rive del Giordano
Bàcchide venne a conoscenza di tutti questi fatti e in giorno di sabato andò fino alle rive del fiume Giordano con un grande esercito.
47Poi cominciò la battaglia. Giònata cercò di colpire Bàcchide, ma questi lo schivò tirandosi indietro. Allora Giònata e i suoi soldati si gettarono nel fiume Giordano e lo passarono a nuoto, ma i nemici si fermarono invece di inseguirli.
Bàcchide costruisce nuove fortezze
Bàcchide tornò a Gerusalemme e fece costruire alcune fortezze nella regione della Giudea: a Gerico, a Emmaus, a Bet-Oron, a Betel, a ∆Tamnata, a ∆Piratòn e a Tefon. Dappertutto fece costruire alte mura, con porte e sbarre.
Note al Testo
9,50
Betel: a 18 km a nord di Gerusalemme. — Tamnata, o Timnat (vedi Giosuè 19,50), a circa 15 km a nord-ovest di Betel. — Piratòn (vedi Giudici 12,15) a 25 km a nord di Tamnata, non lontano da Tefon, o Tappùach (vedi Giosuè 12,17) in Samaria.
Muore Àlcimo
Nel secondo mese dell’anno 153, il sommo sacerdote Àlcimo ordinò di demolire ∆il muro che circondava il tempio. In questo modo voleva distruggere ∆quanto avevano fatto i profeti. Ma appena diede inizio all’opera di demolizione
Note al Testo
9,54
anno 153: nell’aprile-maggio del 159 a.C. (vedi nota a 1,10). — il muro: probabilmente quello che separava, nel recinto del tempio, il cortile riservato agli Ebrei dal cortile dove potevano entrare i pagani. — quanto avevano fatto i profeti: allusione al ruolo esercitato dai profeti Aggeo e Zaccaria nella ricostruzione del tempio dopo l’esilio.
Un altro scontro con Bàcchide
Ma i senza legge si radunarono e decisero insieme: «Ora Giònata e i suoi soldati stanno tranquilli e non sospettano di nulla. Facciamo venire Bàcchide. Li prenderà tutti in una sola notte».
63Quando lo seppe, Bàcchide radunò le sue truppe e informò anche i suoi che si trovavano nella Giudea. Poi andò ad accamparsi contro Bet-Basì e l’assediò per molti giorni con macchine da guerra.
Note al Testo
9,66
Odomerà e Fasiròn: sono probabilmente due tribù arabe che si erano alleate con Bàcchide. Questo attacco era un diversivo per rendere possibile l’uscita di Simone con il grosso delle truppe (v. 67) — Cominciò ad attaccare avanzando con le truppe: il testo greco è per noi oscuro e la traduzione è incerta.
Bàcchide e Giònata fanno la pace
68Allora attaccarono Bàcchide e lo sconfissero. Egli ne fu profondamente sconvolto perché il suo piano e i suoi tentativi non erano riusciti. 69Si sdegnò con quei senza legge che lo avevano chiamato in quella regione e ne uccise molti. Poi decise di ritornare nelle sue terre.
70Giònata, appena lo seppe, gli mandò messaggeri per fare la pace e riavere i prigionieri. 71Bàcchide li accolse, accettò quelle proposte e giurò di non fargli più torti per tutta la vita. 72Restituì a Giònata tutti quelli che aveva fatti prigionieri in Giudea. Poi partì e se ne andò nelle sue terre e decise di non mettere più piede nel loro territorio. Così tornò la pace in Israele. Giònata si stabilì nella località di Micmas. Iniziò a ∆governare il popolo e a eliminare gli empi da Israele.
Rimandi
9,73
tornò la pace Ger 47,6; cfr. 1 Mac 9,57. — governare il popolo Gdc 3,10; 4,4. — eliminare gli empi cfr Dt 13,6; 19,19; 21,22; 1 Cor 5,13.
Note al Testo
9,73
Micmas: a circa 12 km a nord di Gerusalemme. Questa città era rimasta celebre per le imprese di Giònata, figlio di Saul (vedi 1 Samuele 14). — governare il popolo: Giònata è qui assimilato a uno degli antichi giudici di Israele (vedi Giudici 2,16 e nota, come pure 1 Maccabei 5,5 e nota).
Rimandi
Note al Testo