Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - 1 Samuele - 25
Primo libro di Samuele 25
La morte di Samuele
In quel tempo morì Samuele. Tutti gli Israeliti si radunarono per il lutto e seppellirono Samuele presso la sua casa a Rama.
Nabal si rifiuta di aiutare Davide
Davide si recò nel deserto di Paran.
Rimandi
25,2
Carmel 15,12.
Note al Testo
25,2-3
Le località di Maon, Carmel e Izreèl (v. 43) si trovano nella parte sud-est del territorio della tribù di Giuda; un’altra Izreèl si trova in Galilea (vedi c. 29). — Caleb: capostipite di un gruppo della tribù di Giuda. — La tosatura avveniva in primavera ed era occasione di una festa (vedi 2 Samuele 13,23-27).
Rimandi
25,6
Auguri… per la tua famiglia Lc 10,5.
Note al Testo
25,6
Salute!: testo ebraico per noi oscuro: sono possibili altre traduzioni.
Abigàil aiuta Davide
14Intanto un servo aveva raccontato tutto ad Abigàil, la moglie di Nabal: «Davide ha mandato alcuni messaggeri dal deserto a fare gli auguri al nostro padrone, ma lui li ha trattati male. 15Eppure gli uomini di Davide erano stati molto buoni con noi: nessun fastidio e nessun danno per tutto il tempo che siamo stati con loro quando eravamo al pascolo. 16Anzi, sono stati per noi una difesa, giorno e notte, per tutto il tempo che siamo stati a pascolare il gregge vicino a loro. 17Pensaci tu e vedi che cosa fare, altrimenti andrà a finire male per il padrone e per tutti noi. Ma a lui non si può parlare perché non capisce niente». Abigàil prese in fretta duecento pagnotte, due otri di vino, cinque pecore pronte da cucinare, cinque misure di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi. Caricò tutto su alcuni asini 19e ordinò ai servi: «Voi andate avanti e io vi seguirò». A suo marito non disse niente. 20Lei, in groppa al suo asino, scendeva per il fianco della collina e, a un certo punto, si trovò di fronte Davide e i suoi uomini che venivano avanti. 21Davide stava dicendo: «Nel deserto, ho custodito per niente la roba di quell’individuo: non ha avuto nessun danno alle sue proprietà e ora mi rende male per bene. Che Dio mi punisca mille volte se lascerò in vita fino a domattina un solo maschio della sua famiglia».
— La colpa è mia! Lascia che ti parli chiaramente, o mio signore, e abbi la bontà di ascoltarmi. 25Non far caso, o mio signore, al comportamento di quel poco di buono. È proprio come il suo nome: si chiama Nabal (Stupido) ed è davvero uno stupido. È colpa mia se io, la tua serva, non ho visto gli uomini che avevi mandato. Ma, com’è vero che il Signore vive e tu sei vivo, il Signore stesso ti ha impedito di compiere un omicidio e di farti giustizia da te. I tuoi nemici e quelli che ti vogliono male abbiano la stessa sorte di Nabal.
Note al Testo
25,26
Quello che Abigàil dice di Nabal anticipa il racconto della sua fine in 25,36-38.
Rimandi
25,28
le battaglie del Signore 18,17.
Note al Testo
25,28
sempre una discendenza: anticipo della promessa che Dio farà a Davide (vedi 2 Samuele 7,13-16).
32Davide rispose ad Abigàil:
— Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, che oggi ti ha mandato a incontrarmi. 33E benedetta anche tu, perché con il tuo buon senso mi hai impedito di uccidere e di farmi giustizia da solo. 34Com’è vero che il Signore, Dio d’Israele, vive e mi ha impedito di farti del male, ti assicuro che, se tu non fossi giunta in tempo a incontrarmi, oggi non sarebbe rimasto in vita nessun maschio della famiglia di Nabal.
35Poi Davide prese dalle mani di Abigàil i doni che lei gli aveva portato e le disse:
— Torna in pace a casa tua: come vedi ho ascoltato le tue parole e ti ho trattata bene.
Nabal muore e Davide sposa Abigàil
36Abigàil tornò a casa. Nabal stava banchettando come un re, era euforico e completamente ubriaco. Abigàil non gli disse niente fino al giorno dopo. 37Al mattino, finita la sbornia di Nabal, la moglie gli raccontò ogni cosa. Nabal ebbe un colpo al cuore e rimase immobile come un sasso. 38Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì. Davide seppe della morte di Nabal e disse: «Sia benedetto il Signore: egli ha fatto giustizia di Nabal che mi aveva maltrattato. Ha trattenuto me, suo servo, dal fare il male ed ha ritorto contro Nabal la sua stessa malvagità». Poi mandò a dire ad Abigàil che era disposto a prenderla in moglie.
41Abigàil si inchinò con la faccia a terra e rispose:
— Io sono pronta a essere la serva di Davide e a lavare i piedi dei suoi servi.
42Abigàil si preparò subito, salì sul suo asino e, accompagnata dalle sue cinque giovani serve, seguì i messaggeri di Davide e divenne sua sposa. Davide aveva già sposato Achinòam della città di Izreèl e con Abigàil le sue mogli furono due.
Rimandi
25,44
Mical 2 Sam 3,13-16.
Note al Testo
25,44
Gallìm: località vicina a Gerusalemme, a nord-est.
Rimandi
Note al Testo