Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - 2 Samuele - 9
Secondo Libro di Samuele 9
Davide accoglie Mefibaal
Un giorno Davide domandò: «È rimasto in vita ancora qualcuno della famiglia di Saul? Vorrei mostrargli la mia amicizia in ricordo di Giònata».
Rimandi
9,1
È rimasto ancora qualcuno della famiglia di Saul? 1 Sam 20,15-16.42; cfr. 2 Sam 21,1-14.
— Tu sei Siba?
— Sì, mio signore, — rispose.
— C’è ancora qualcuno della famiglia di Saul? — chiese il re; — vorrei essere straordinariamente benevolo con lui.
— C’è un figlio di Giònata, — rispose Siba al re, — con tutt’e due i piedi storpi.
— Sta in casa di Machir figlio di Ammièl, a Lodebàr, — rispose Siba.
— Mefibaal! — lo salutò il re.
— Ai tuoi ordini! — rispose.
8— Grazie, mio signore, tu ti preoccupi di un povero disgraziato come me, — rispose Mefibaal inchinato fino a terra.
9Davide chiamò allora Siba servo di Saul e gli disse:
— Ho donato a questo nipote di Saul tutto quello che apparteneva a Saul e alla sua famiglia. 10Tu, con i tuoi figli e i tuoi servi, coltiverai per lui i terreni che appartenevano a Saul e i raccolti serviranno a mantenere il figlio del tuo padrone. Mefibaal, inoltre, sarà sempre ospite alla mia tavola.
Siba aveva quindici figli e venti servi. Egli rispose al re:
— Farò come hai ordinato, mio signore.
Così Mefibaal fu ospite del re come uno dei suoi figli.
Rimandi
Note al Testo