Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Abacuc - 3
Abacuc 3
Preghiera di Abacuc
Preghiera, sotto forma di lamento, del profeta Abacuc
Signore, Signore,
ho sentito parlare di quel che hai fatto,
ho avuto timore e rispetto per la tua opera.
Falla rivivere nella nostra vita,
falla conoscere agli uomini.
Anche se sei in collera
abbi pietà di noi.
Dio, il Santo, viene dal ∆monte Paran.
Il suo bagliore illumina il cielo,
e la terra è piena delle sue lodi.
Rimandi
3,3
Dio viene da Teman, dal monte Paran Dt 33,2; Gdc 5,4; cfr. Sal 18,8-15. — la terra è piena delle sue lodi cfr. Nm 14,21; Na 2,14+.
Note al Testo
3,3
Teman, territorio del regno di Edom, a sud-est della regione di Giuda. — monte Paran: si trova nel deserto a sud della Palestina (vedi Deuteronomio 33,2).
raggi brillanti escono dalle sue mani,
là si cela la sua potenza.
5Davanti a lui avanza la peste,
la febbre segue i suoi passi.
Egli si ferma e la terra sussulta;
guarda le nazioni, ed esse tremano di paura.
Le montagne eterne vanno in frantumi,
le antiche colline si abbassano:
erano una volta i sentieri dei suoi passi.
e la paura degli abitanti di Madian.
Sono forse i fiumi, Signore,
sono i fiumi che provocano la tua ira?
È forse contro il mare che sei furioso?
Monti sul tuo carro,
i tuoi cavalli ti conducono alla vittoria.
Il tuo arco è già teso,
le frecce sono i tuoi giuramenti.
La terra si apre e sgorgano torrenti.
piogge torrenziali inondano la terra,
l’oceano muggisce
e lancia le sue onde verso l’alto.
Alla luce delle tue frecce che volano,
allo splendore della tua lancia,
il sole e la luna interrompono il loro cammino.
con furore calpesti le nazioni.
Tu sei andato in soccorso al tuo popolo,
al re che hai scelto.
Hai distrutto il capo della famiglia dei malvagi,
hai annientato tutti i suoi seguaci.
con le loro stesse frecce.
Come un uragano,
si precipitavano con impeto per disperderci,
si rallegravano come chi massacra
le sue vittime in segreto.
Tu percorri il mare con i tuoi cavalli
mentre le onde spumeggiano con violenza.
e sono profondamente sconvolto:
le mie labbra fremono,
il mio corpo è indebolito,
le mie gambe vacillano.
Aspetto in silenzio che il giorno dell’angoscia
colpisca il popolo che ci assale.
le vigne non danno più uva,
gli ulivi non producono niente.
I campi non forniscono raccolto,
le greggi scompaiono dai recinti,
i buoi dalle stalle.
Ma io trovo la mia gioia nel Signore,
sono felice perché Dio è il mio salvatore.
egli rende i miei piedi agili
come quelli delle cerve,
mi fa camminare sulle vette dei monti.
Per il direttore del coro. Con strumenti a corda.
Rimandi
Note al Testo