Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Giudici - 5
Giudici 5
Il canto di Dèbora
Quel giorno Dèbora e Barak, figlio di Abinoàm, si misero a cantare:
il popolo partì volontario!
Lodate il Signore!
Note al Testo
5,2
I capi d’Israele presero il comando: altri: Quando in Israele ci si sciolse i capelli. Sciogliersi i capelli è un gesto che indica consacrazione totale a Dio (vedi Numeri 6,5); qui essa consiste nel volersi impegnare a combattere una guerra santa.
uditemi, o principi:
io voglio lodare il Signore,
voglio cantare inni al Signore,
il Dio d’Israele.
Quando muovevi dai monti di Seir,
quando marciavi nella steppa di Edom, Signore,
la terra tremò,
i cieli si sciolsero,
e le nubi si sciolsero in acqua.
I monti tremarono
per paura del Signore,
il Dio del Sinai,
per paura del Signore,
il Dio d’Israele.
Rimandi
5,5
la natura sconvolta dall’avvicinarsi del Signore Ab 3,3-6; 1 Re 19,11-12; Sal 29; 68,9; Eb 12,26; cfr. Es 19,16-18; Sal 77,18-19; 97,3-5.
Note al Testo
5,5
tremarono: il verbo potrebbe anche essere tradotto con sprofondarono oppure, con altra vocalizzazione, fluirono.
non vedevi più passare carovane;
ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
si viaggiava per strade sperdute.
Rimandi
5,6
Giaele Gdc 4,17. — Samgar, figlio di Anat Gdc 3,31. — si viaggiava per strade sperdute cfr. Is 33,8.
Note al Testo
5,6
per strade sperdute: perché i Cananei impedivano il contatto tra le diverse tribù d’Israele. Abitavano infatti nelle località fortificate che controllavano le vie di comunicazione: Taanac e Meghiddo nella pianura di Izreèl (v. 19); Aroset-Goìm a ovest della pianura sul torrente Kison (4,2); Azor al nord della Galilea.
non più contadini in Israele;
poi sei comparsa tu, o Dèbora,
per far da madre a Israele.
il popolo sceglieva nuovi dèi
e su quarantamila uomini in Israele
nessuno impugnava lo scudo o la lancia.
voi, volontari del popolo,
lodate il Signore!
Voi, che cavalcate asine bianche,
voi, che state seduti su tappeti,
e voi, che camminate lungo la via,
udite:
11la gente radunata attorno ai pozzi
sta raccontando le vittorie del Signore,
i trionfi del Signore, campione d’Israele.
Il popolo del Signore
è sceso alle porte della città.
12Su, Dèbora,
su, avanti,
canta!
Su, Barak, figlio di Abinoàm,
avanti,
raduna i tuoi prigionieri!
13I superstiti
si sono uniti ai nobili
e, all’invito di Dèbora,
il popolo d’Israele è accorso
pronto
a combattere.
I tuoi uomini, Èfraim,
han sconfitto i soldati di Amalèk;
e Beniamino
ha combattuto insieme alla tua retroguardia.
Da ∆Machir
erano accorsi i comandanti
e da Zàbulon
quelli che tengono lo scettro del comando.
Rimandi
5,14
Èfraim Gs 16,1-10. — Amalèk cfr. Gdc 12,15. — Beniamino Gs 18,11-28. — Machir Nm 32,39; Gs 17,1. — Zàbulon Gdc 1,30.
Note al Testo
5,14
Han sconfitto i soldati di Amalèk: altri: scesero nella pianura — Machir: nome di un gruppo della tribù di Manasse.
si son mossi con Dèbora;
anche Barak è accorso
e l’ha seguita nella pianura.
Ma la tribù di Ruben era incerta,
e non si decideva a partire.
Rimandi
5,15
Ìssacar Gs 19,17-23. — Dèbora Gdc 4,4-5. — Barak Gdc 4,6. — Ruben Gs 13,15-23.
Note al Testo
5,15
La tribù di Ruben, vedi nota 5,17.
ad ascoltare il fischio dei pastori?
La tribù di Ruben era molto incerta,
e non si decideva a partire.
La gente di Gàlaad
è restata al di là del Giordano
e gli ∆uomini di Dan,
perché sono rimasti sulle navi?
Aser si è fermato sulla riva del mare
e non ha lasciato i suoi porti.
Rimandi
5,17
Gàlaad Nm 32,1. — Dan Gs 19,40-51. — Aser Gs 19,24-31.
Note al Testo
5,17
La tribù di Ruben, la gente di Gàlaad (ossia le tribù di Gad e di Manasse), gli uomini di Dan e la tribù di Aser sono rimproverati perché non hanno preso parte alla battaglia.
sul campo di battaglia
si sono esposti alla morte.
sono venuti a combattere
a Taanac, alle acque di Meghiddo;
han combattuto, ma senza fare bottino;
e non han preso
nemmeno un pezzo d’argento.
20Anche le stelle han combattuto
dall’alto del loro percorso nel cielo:
han combattuto contro Sisara.
21Il torrente Kison,
quell’antico torrente,
li ha trascinati via.
Coraggio, avanti con forza!
22Allora i cavalli a gran galoppo
con i loro zoccoli martellavano il suolo.
23Disse l’angelo del Signore:
“Maledetta la città di Meroz
e maledetti i suoi abitanti!
Non sono venuti in aiuto al Signore,
e i suoi soldati non sono accorsi
a combattere per lui!”.
24Ma sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Cheber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
25Sisara le aveva chiesto acqua da bere
e lei gli diede del latte:
glielo offrì in una coppa preziosa!
Ma con una mano prese un picchetto
e con l’altra il martello;
con un colpo gli trapassò le tempia
e gli spaccò la testa.
e cadde ai suoi piedi.
Cadde lungo e disteso;
dove si contorse,
lì cadde morto.
28La madre di Sisara alla finestra
e dietro all’inferriata gridava:
“Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché i suoi cavalli son così lenti
a tornare?”.
29La più saggia delle sue donne risponde
e anche lei ripete:
“Sì, certo,
hanno fatto bottino
e stanno facendo le parti:
una ragazza per ciascuno;
a Sisara
toccano stoffe colorate,
ricamate e pregiate,
tante pezze ricamate
e anche tanti animali…”.
Ma i tuoi amici risplendano
come il sole che sorge».
Poi, gli Israeliti vissero in pace nella loro terra per quarant’anni.
Rimandi
5,31
Così finiscano i tuoi nemici Nm 10,35; 1 Sam 2,10; Sal 37,20; 68,2; 72,9. — i tuoi nemici Dt 5,10+. — il sole che sorge 2 Sam 23,4; Dn 12,3; Mt 13,43. — Gli Israeliti vissero in pace Gdc 3,11+.
Rimandi
Note al Testo