Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Geremia - 26
Geremia 26
Avvenimenti della vita del profeta
Geremia è minacciato di morte
(vedi 7,1-15)
Il Signore diede queste istruzioni a Geremia all’inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia: «Va’ nel cortile del tempio e parla a quelli che vengono da tutte le città di Giuda per partecipare alle cerimonie religiose. Ripeti esattamente quel che ti ho comandato di dire loro: non tralasciare nemmeno una delle mie parole.
Rimandi
26,6
come… Silo Ger 7,12+; cfr. Lc 21,6.20-22. — un esempio della mia maledizione Ger 29,22; cfr. 24,9+.
Note al Testo
26,6
Silo: vedi nota a 7,12.
I capi di Giuda vennero informati di quanto accadeva. Salirono subito dal palazzo reale al tempio del Signore e si sedettero vicino alla porta Nuova.
Note al Testo
26,10
porta Nuova: forse si tratta della porta superiore fatta costruire dal re Iotam (vedi 2 Re 15,35) e della quale si parla anche in Geremia 20,2.
12Ma Geremia rispose alle autorità e al popolo: «È stato il Signore che mi ha mandato ad annunziare quel che avete sentito, contro questo tempio e contro questa città. Cambiate la vostra condotta e il vostro modo d’agire; ubbidite a quanto vi dice il Signore vostro Dio. Allora egli ritirerà le disgrazie che ha minacciato.
16Allora le autorità e il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non possiamo condannare a morte quest’uomo! Ci ha davvero parlato a nome del Signore nostro Dio». 17A questo punto, alcuni membri del consiglio degli anziani si alzarono e dissero alla gente che si era radunata: «Durante il regno di Ezechia re di Giuda, il profeta Michea di Morèset ripeteva a tutta la gente di questa regione quello che gli aveva annunciato il Signore dell’universo:
“Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine
e il monte del tempio si trasformerà in un bosco selvaggio”.
Note al Testo
26,18
Michea di Morèset: annunziò il suo messaggio profetico nella seconda metà del sec. VII a.C.; il testo qui citato è conservato nel libro di Michea 3,12.
Il profeta Uria è ucciso
Al tempo di Geremia, anche un altro uomo parlava a nome del Signore. Si chiamava Uria ed era figlio di un certo Semaià, originario di Kiriat-Iearim. Egli parlava contro Gerusalemme e contro Giuda, proprio come Geremia. Il re Ioiakìm, le sue guardie e i suoi ministri udirono i discorsi di Uria. Il re lo fece ricercare per ucciderlo, ma Uria, avvertito in tempo, fuggì pieno di paura e si rifugiò in Egitto.
Rimandi
26,22
Elnatàn Ger 36,12.25. — Acbor 2 Re 22,12.14.
Note al Testo
26,22
Elnatàn: lo ritroviamo anche in 36,12.25; suo padre Acbor è ricordato in 2 Re 22,12.14.
Note al Testo
26,24
Safan: personaggio importante al tempo di Giosia; i suoi figli Achikàm (vedi 2 Re 22,12), Elasà e Ghemaria e i nipoti Michea e Godolia hanno aiutato Geremia in circostanze difficili (vedi Geremia 29,3; 36,10-13.25; 39,14; 40,5-41,2).
Rimandi
Note al Testo