Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 18
Genesi 18
Seconda promessa della nascita di Isacco
Abramo abitava presso le Querce di Mamre. Un giorno, nell’ora più calda mentre stava seduto all’ingresso della sua tenda, gli apparve il Signore.
Note al Testo
18,2
Nel racconto si parla di tre uomini nei vv. 2.16.22; del Signore nei vv. 20.33; di due angeli in 19,1. Si tratta quindi del Signore (v. 1) accompagnato da due angeli che Abramo scambia all’inizio per semplici viaggiatori. Egli li accoglie con la tipica, proverbiale ospitalità orientale.
— Mio Signore, ti prego, non andare oltre. Fermati. Sono qui per servirti. Vi farò subito portare dell’acqua per lavarvi i piedi. Intanto riposatevi sotto quest’albero. 5Poi vi darò qualcosa da mangiare. Dopo esservi ristorati potrete continuare il vostro viaggio. Non dovete essere passati di qui inutilmente.
— Va bene — risposero — fa’ come hai detto.
6Abramo entrò in fretta nella tenda, da Sara.
— Presto — le disse — impasta tre misure abbondanti di fior di farina e prepara alcune focacce.
7Egli stesso corse dove teneva gli animali, scelse un vitello tenero e buono e lo diede a un servitore che subito si mise a prepararlo. 8Prese del burro, del latte, la carne che era stata preparata e portò tutto agli ospiti. Mentre essi mangiavano sotto l’albero, egli stava in piedi accanto a loro. 9Alla fine gli chiesero:
— Dov’è tua moglie Sara?
— Nella tenda — rispose Abramo.
Il Signore disse:
— Io ritornerò sicuramente da te l’anno prossimo e allora tua moglie Sara avrà un figlio.
Sara stava ascoltando all’ingresso della tenda, dietro ad Abramo.
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Note al Testo
18,10
l’anno prossimo: l’espressione ebraica può indicare sia la primavera in cui tutta la natura rifiorisce a nuova vita, sia l’autunno, stagione delle piogge che portano vita (vedi Romani 9,9); altri: fra un anno alla stessa data.
Rimandi
18,11-12
mio marito 1 Pt 3,6.
Note al Testo
18,11-12
mio marito: nel testo ebraico mio signore. Così Sara chiamava il marito seguendo il costume orientale (vedi 1 Pietro 3,6).
— Perché Sara ride? Pensa davvero di non poter aver figli nella sua vecchiaia? Vi è forse qualche cosa di impossibile per il Signore? Quando tornerò da te, fra un anno, Sara avrà un figlio!
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18,14
qualche cosa di impossibile per il Signore? Ger 32,17.27; Gb 42,2; Mt 19,26; Lc 1,36-37; Eb 11,11-12.
— Non ho riso! — affermò.
— E invece sì, hai proprio riso — le rispose l’altro.
Annuncio della distruzione di Sòdoma
Poi quegli uomini si alzarono. Prima di salutarli Abramo volle accompagnarli per un tratto di strada. Guardavano Sòdoma di fronte a loro.
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18,16-33
intercessione di Abramo Es 32,11-14; Nm 11,2; 1 Sam 7,8-10; 12,19-25; Ger 15,1; Am 7,1-6; Sal 106,23; 2 Mac 15,12-14; Gv 17,20; Gc 5,16.
18,16
Sòdoma (e Gomorra) 10,19; 13,10; 14; 19,1-29; Dt 29,22; Is 13,19; Ez 16,46.53-58; Lam 4,6; Mt 10,15 par.; 11,23-24; Gd 7; Ap 11,8.
Note al Testo
18,16
Sòdoma: vedi nota a 13,10.
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18,19
facendo ciò che è buono e giusto 2 Sam 8,15; Is 9,6; Ger 22,3.15; Sal 89,15; Prv 16,12.
«Le accuse contro Sòdoma e Gomorra sono tremende. Il peccato di quelle città è troppo grave. 21Voglio andare a vedere se queste accuse sono proprio vere. Voglio saperlo».
22Quegli uomini si avviarono verso Sòdoma.
Intercessione di Abramo
Abramo stava di fronte al Signore. Gli si avvicinò e disse:
— Davvero tu vuoi distruggere insieme il colpevole e l’innocente?
Note al Testo
18,23
colpevole e innocente: a quei tempi si pensava che un intero gruppo sociale fosse solidale nella colpa. A questo principio se ne contrapponeva un altro: per riguardo a un innocente Dio può perdonare gli altri. Si affronta pure un altro problema: Dio commetterebbe ingiustizia se trattasse allo stesso modo il colpevole e l’innocente (v. 25).
27Abramo riprese a dire:
— Ecco, io oso parlare al Signore anche se sono soltanto un povero mortale. 28Può darsi che invece di cinquanta innocenti ve ne siano cinque di meno! E tu, per cinque di meno, distruggeresti tutta la città?
— No! — gli rispose il Signore — non la distruggerò se in essa vi sono quarantacinque innocenti!
29Abramo continuò:
— Può darsi che ve ne siano solamente quaranta!
— E io non la distruggerò per amore di quei quaranta! — rispose il Signore.
30— Non offenderti, mio Signore — continuò Abramo — non posso fare a meno di parlare ancora. Può darsi che ve ne siano soltanto trenta!
— Non distruggerò quel luogo se ne trovo trenta — rispose il Signore.
31Abramo riprese:
— Insisto ancora, Signore! Forse ce ne saranno venti.
— Non la distruggerò anche se ce ne sono venti! — rispose il Signore.
— Non adirarti, Signore — riprese Abramo — parlerò per l’ultima volta. Forse ve ne saranno soltanto dieci.
— Per amor di quei dieci non la distruggerò — rispose il Signore.
33Quando ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo tornò alla sua tenda.
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Note al Testo