Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Lamentazioni - 2
Lamentazioni 2
Il Signore è come un nemico per Gerusalemme
Quante nubi ha addensato su Sion, la figlia,
il Signore nella sua collera!
Dall’alto del cielo ha gettato a terra la gloria d’Israele.
Quando la sua collera si è abbattuta su Gerusalemme
egli ha dimenticato che essa era lo sgabello per i suoi piedi.
tutti i territori di Giacobbe,
ha demolito con ira
le città fortificate di Giuda, la figlia.
Ha gettato a terra e ha profanato
il regno e i suoi governanti.
ha cancellato tutta la potenza d’Israele.
Ha ritratto la sua mano
e non ha fermato il nemico.
Contro Giacobbe ha acceso un fuoco
che ha divorato intorno tutto.
Come un nemico ha teso il suo arco
tenendo ben ferma la sua mano destra.
Si è mostrato nostro avversario e ha ucciso
quel che era la nostra gioia.
Ha riversato la sua ira come un fuoco
sulle dimore di Sion, la figlia.
Rimandi
2,4
Dio come un nemico per il suo popolo Ger 21,5-6. — l’ira di Dio Is 42,25.
Note al Testo
2,4
sulle dimore: altri: sul tempio. Ebraico: sulla tenda.
ha distrutto senza pietà
Israele e tutti i suoi palazzi;
ha abbattuto le sue fortezze
e ha moltiplicato l’amarezza
e il pianto per Giuda, la figlia.
ha demolito il luogo dove incontrava il suo popolo.
Il Signore ha fatto dimenticare in Sion
le feste e il sabato.
Nell’indignazione della sua collera
ha ripudiato re e sacerdoti.
Il Signore ha avuto disgusto per il suo altare,
ha detestato il suo santuario.
Ha consegnato nelle mani dei nemici
le mura delle sue fortezze.
Essi urlavano nel tempio
come in un giorno di festa.
Il Signore ha deciso di distruggere
le mura di Sion, la figlia.
Non smetterà di distruggere
finché tutto non sarà livellato.
Ha coperto di lutto torri e mura,
che sono crollate.
egli ha mandato in frantumi le loro sbarre.
Il re e i governanti sono nelle mani di altri popoli.
La legge di Dio non viene più insegnata,
perfino i profeti non ricevono più
visioni dal Signore.
siedono a terra in silenzio;
hanno coperto di cenere le loro teste,
e hanno indossato l’abito da lutto.
Le ragazze di Gerusalemme
abbassano la testa verso terra.
le mie viscere sono sconvolte,
il fegato è a pezzi
di fronte alla distruzione del mio popolo
e perché i lattanti e i bambini muoiono di fame
nelle strade delle città.
«Dammi da mangiare! Dammi da bere!».
Cadono come feriti
nelle piazze delle città
e muoiono tra le braccia
delle loro madri.
Gerusalemme, figlia, non so più che cosa dire,
a che cosa posso paragonarti?
La tua situazione non ha confronti.
Quali altri casi potrò ricordare per consolarti,
Gerusalemme, vergine, figlia?
La tua rovina è grande, come il mare,
e nessuno potrà guarirti.
soltanto messaggi inutili e illusori.
Non hanno smascherato le tue colpe
e così non hanno cambiato la tua sorte.
I loro messaggi per te
sono stati solo illusioni e inganni.
tutti quelli che applaudono alla tua rovina,
fischiano e scuotono la testa
alle tue spalle e dicono:
«È questa la città che chiamavano
bellezza perfetta e gioia di tutta la terra?».
fischiano, mostrano i denti
e dicono: «L’abbiamo divorata!
Questo è il giorno che aspettavamo,
ora è arrivato e vogliamo godercelo!».
Il Signore ha fatto come aveva stabilito,
ha messo in pratica quel che aveva detto
e minacciato da tanto tempo:
ha distrutto senza pietà.
Ha fatto gioire il nemico per la tua rovina,
ha rafforzato la potenza dei tuoi avversari.
Mura di Sion, la figlia,
fate scendere le vostre lacrime
come torrenti giorno e notte.
Non datevi pace
e non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi.
ripeti i tuoi lamenti,
spandi il tuo cuore come acqua davanti al Signore,
tendi verso di lui le tue mani,
supplicando per i tuoi bambini
che muoiono di fame
a tutti gli angoli delle strade.
chi hai trattato così!
Le donne sono costrette a mangiare i bambini
che hanno messo al mondo e che allattano!
I sacerdoti e i profeti
sono assassinati nel tempio del Signore!
Rimandi
2,20
Guarda, Signore… 1,9+. — le donne costrette a mangiare i loro bambini Lam 4,10; Lv 26,29; Dt 28,53-57; 2 Re 6,28-29; Is 49,26; Ger 19,9; Ez 5,10; Bar 2,3.
sono ammucchiati per terra nelle strade;
ragazzi e ragazze sono caduti
sotto i colpi delle spade.
Hai ucciso nel giorno della tua ira,
hai massacrato senza pietà.
Hai convocato i miei terribili vicini
come a un giorno di festa.
Nel giorno in cui hai sfogato la tua ira, Signore,
non ci sono stati né fuggiaschi né superstiti.
I figli che avevo allevato e cresciuto
sono stati sterminati dal nemico.
Rimandi
Note al Testo