Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Salmi - 88
Salmi 88 87
87
Lamento di un disperato
Canto. Salmo dei figli di Core. Per il direttore del coro. Su tonalità melanconica. Da cantare. Poema cantato di ∆Eman l’Ezraita.
Rimandi
88,1
figli di Core Sal 42,1. — Eman 1 Cr 6,18; cfr. 1 Re 5,11; 1 Cr 2,6. — l’Ezraita Sal 89,1; 1 Re 5,11.
Note al Testo
88,1
melanconica: vedi nota a 53,1. — Eman l’Ezraita: uno dei responsabili del canto e della musica sacra al tempo di Davide (vedi 1 Cronache 6,18-22; 25,1; vedi anche 1 Cronache 2,6; 15,17-22; 16,41.42; 2 Cronache 5,12; 29,14; 35,15); sapiente dell’epoca di Salomone: 1 Re 5,11.
io grido a te giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera,
non chiudere l’orecchio al mio pianto.
4Sono sazio di sventure,
la mia vita è sull’orlo della morte.
Mi considerano con un piede nella fossa,
un uomo ormai senza forze.
come gli uccisi stesi nella tomba,
dimenticati da te, per sempre,
lontani dalla tua mano potente.
7Mi hai buttato nella caverna più fonda,
nelle tenebre degli abissi.
Pesa su di me la tua collera,
le tue onde mi sommergono.
ormai faccio loro ribrezzo.
Sono in gabbia: non posso più uscire.
Tutto il giorno continuo a chiamarti,
tendo verso di te le mie mani.
Farai forse un miracolo in favore dei morti?
le loro ombre si alzeranno mai a lodarti?
Si parla forse della tua bontà nella tomba,
della tua fedeltà nel mondo dei morti?
13Chi può vedere i tuoi prodigi nella notte senza fine?
la tua generosità nella terra dell’oblio?
Ma io ti chiedo aiuto, Signore,
fin dal mattino giunge a te la mia preghiera.
15Perché mi respingi, Signore?
perché nascondi il tuo volto?
16Dall’infanzia sono infelice, segnato dalla morte,
sfinito sotto il peso dei tuoi terrori.
17Su di me passa il tuo furore,
i tuoi spaventi mi annientano.
18Come acqua mi sommergono tutto il giorno,
da ogni parte mi avvolgono.
Hai fatto fuggire da me tutti gli amici,
mi fanno compagnia solo le tenebre.
Rimandi
Note al Testo