Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Sapienza - 10
Sapienza 10
Terza parte
La sapienza nella storia
I - Da Adamo a Mosè
Adamo
La sapienza protesse il primo uomo,
il padre di tutti,
quando fu creato ed era ancora solo.
Poi lo liberò dalla sua colpa
Caino e il diluvio
Un uomo ingiusto, nella sua collera, abbandonò la sapienza,
rovinò se stesso con la sua rabbia fratricida
Ma la sapienza guidò un uomo onesto
su un semplice pezzo di legno,
e così, grazie a lei, la vita riprese sulla terra.
La torre di Babele e Abramo
Quando i popoli erano tutti concordi nel male
e non riuscivano più a capirsi,
la sapienza trovò un uomo giusto,
lo tenne lontano dal male e lo conservò fedele a Dio;
lo aiutò a essere più forte
della grande tenerezza che lo legava a suo figlio.
Rimandi
10,5
i popoli non riuscivano più a capirsi Gn 11,1-9. — più forte della tenerezza verso il figlio Gn 22,1-19.
Lot e la distruzione delle città infedeli
Mentre i cattivi venivano distrutti,
la sapienza salvò un uomo giusto,
e lo fece sfuggire al fuoco caduto sulle cinque città.
e come prova esiste ancor oggi una terra arida e bruciata
e piante che non riescono a far maturare i loro frutti.
C’è anche una colonna di sale
che si innalza a ricordare una donna senza fede.
e non poterono conoscere quel che è bello e onesto,
anzi lasciarono ai posteri un monumento della loro stoltezza,
perciò i loro errori non possono essere dimenticati.
9Invece la sapienza liberò dalle sofferenze tutti quelli che la servivano.
Giacobbe
La sapienza guidò sulla retta strada
un uomo giusto, costretto alla fuga
perché suo fratello era adirato.
Gli fece capire che Dio è re del mondo,
gli fece conoscere quel che appartiene a Dio,
nelle fatiche gli diede il successo,
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
la sapienza gli restò vicino e gli diede ricchezze.
Lo difese contro i nemici,
lo tenne lontano dai tranelli degli avversari,
in una lotta molto dura fu dalla sua parte
ed egli imparò che è più forte di tutti chi è fedele a Dio.
Giuseppe
La sapienza non abbandonò un uomo giusto che era stato venduto
e lo preservò dal peccato.
e quand’era in prigione non lo abbandonò.
Lo fece diventare viceré
e gli diede il potere su quanti lo avevano oppresso;
smascherò quelli che lo avevano calunniato
e a lui diede una gloria duratura.
Mosè e l’uscita dall’Egitto
15La sapienza liberò dagli oppressori
il popolo di Dio, che gli è fedele in tutto.
Diede coraggio a un servo del Signore,
che con opere portentose ∆affrontò ∆re terribili.
Note al Testo
10,16
Il soggetto di affrontò può essere sia il servo del Signore (qui Mosè), sia la sapienza. — L’espressione re terribili è una generalizzazione che allude al faraone d’Egitto. Le opere portentose sono le piaghe d’Egitto (vedi Esodo 7,8-11,10).
∆li guidò in un cammino meraviglioso:
di giorno li proteggeva,
di notte era per loro come un cielo stellato.
Note al Testo
10,17
giusto salario: si allude a Esodo 12,35 dove si realizza quanto è stato detto in Sap 3,21-22 e 11,2. — li guidò… proteggeva: la sapienza è qui identificata alla nube che accompagnava gli Israeliti (vedi Esodo 13,21-22; 14,19-20).
in mezzo ad acque abbondanti,
e poi, dal fondo del mare, li ributtò in alto.
Così i giusti poterono spogliare i cattivi
e glorificare te, o Signore, che sei santo,
e lodarti tutti insieme perché li avevi difesi.
e ai più piccoli fece dire cose che tutti capiscono.
Rimandi
10,21
la lingua dei più piccoli Sal 8,3+.
Note al Testo
10,21
Una tradizione ebraica, fondandosi su Esodo 15,1, diceva che gli Israeliti, dal più piccolo al più grande, lodarono Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso.
Rimandi
Note al Testo