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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Sapienza - 10

Sapienza 10

Interconfessionale Torna al libro

CEI 2008

Terza parte
La sapienza nella storia
I - Da Adamo a Mosè
Adamo

Interconfessionale La sapienza protesse il primo uomo,
il padre di tutti,
quando fu creato ed era ancora solo.
Poi lo liberò dalla sua colpa
Rimandi
10,1 dalla sua colpa Gn 3,1-13.
CEI 2008 Sap Ella protesse il padre del mondo, plasmato per primo,
che era stato creato solo,
lo sollevò dalla sua caduta
10,1 LA SAPIENZA NELLA STORIA D’ISRAELE (10,1-19,22)
-19,22 La lunga sezione racchiusa nei cc. 10-19 è una riflessione sulla storia d’Israele, compresa come storia di salvezza. Essa è concentrata soprattutto sui fatti dell’esodo, letti alla luce dei grandi interventi di Dio, fonte della salvezza (cc. 11-19; il c. 10, invece, contiene la riflessione sulla storia delle origini e dei patriarchi fino a Mosè). Gli studiosi chiamano questa sezione “racconto midrashico”, ispirato cioè al genere letterario del midrash (termine ebraico che significa “ricerca”, “adattamento”), mediante il quale i maestri del giudaismo commentavano e adattavano con una certa libertà i testi biblici.
 La sapienza nella storia delle origini
 Alla sapienza, che l’autore in 9,2-3 aveva presentato come protagonista nella creazione, viene attribuita la liberazione di Adamo, chiamato padre del mondo (v. 1), dal peccato. A lui, immagine del giusto, viene contrapposto Caino, figura dell’empio che non segue l’insegnamento della sapienza. Il suo fratricidio è visto come causa del diluvio, il castigo che Dio inflisse agli empi e dal quale fu preservato il solo Noè con la famiglia (Gen 6-9). I nomi dei personaggi biblici (facilmente individuabili) sono taciuti, perché in essi l’autore vede il prototipo dei giusti di ogni epoca, con particolare riferimento alla situazione degli Ebrei che vivono in Alessandria d’Egitto, in mezzo ai pagani.
Interconfessionale e gli diede la forza di dominare sull’universo.
Rimandi
10,2 dominare sull’universo Sap 9,2+.
CEI 2008 Sap10,2e gli diede la forza per dominare tutte le cose.
Caino e il diluvio

Interconfessionale Un uomo ingiusto, nella sua collera, abbandonò la sapienza,
rovinò se stesso con la sua rabbia fratricida
Rimandi
10,3 Caino Gn 4.
CEI 2008 Sap10,3Ma un ingiusto, allontanatosi da lei nella sua collera,
si rovinò con il suo furore fratricida.
Interconfessionale e per colpa sua le acque sommersero la terra.
Ma la sapienza guidò un uomo onesto
su un semplice pezzo di legno,
e così, grazie a lei, la vita riprese sulla terra.
Rimandi
10,4 diluvio Gn 6-9.
CEI 2008 Sap10,4La sapienza salvò di nuovo la terra sommersa per propria colpa,
pilotando il giusto su un semplice legno.
La torre di Babele e Abramo

Interconfessionale Quando i popoli erano tutti concordi nel male
e non riuscivano più a capirsi,
la sapienza trovò un uomo giusto,
lo tenne lontano dal male e lo conservò fedele a Dio;
lo aiutò a essere più forte
della grande tenerezza che lo legava a suo figlio.
Rimandi
10,5 i popoli non riuscivano più a capirsi Gn 11,1-9. — più forte della tenerezza verso il figlio Gn 22,1-19.
CEI 2008 SapQuando i popoli furono confusi, unanimi nella loro malvagità,
ella riconobbe il giusto,
lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.
10,5-9  Abramo e Lot
 Anche le vicende dei patriarchi (Gen 12-50) sono poste sotto l’azione salvifica della sapienza. Abramo emerge come figura del giusto dall’insipienza del progetto orgoglioso degli abitanti di Sinar (allusione all’episodio della torre di Babele: Gen 11,1-9), mentre Lot viene preservato dal castigo con cui il Signore punisce gli abitanti corrotti delle città di Sòdoma e Gomorra e di tutta la loro regione (le cinque città, v. 6: Gen 18-19).
Lot e la distruzione delle città infedeli

Interconfessionale Mentre i cattivi venivano distrutti,
la sapienza salvò un uomo giusto,
e lo fece sfuggire al fuoco caduto sulle cinque città.
Rimandi
10,6 fuoco sulle cinque città Gn 19.
CEI 2008 Sap10,6Mentre perivano gli empi, ella liberò un giusto
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
Interconfessionale Quella gente era malvagia
e come prova esiste ancor oggi una terra arida e bruciata
e piante che non riescono a far maturare i loro frutti.
C’è anche una colonna di sale
che si innalza a ricordare una donna senza fede.
Note al Testo
10,7 una donna senza fede: è la moglie di Lot (vedi Genesi 19,26).
CEI 2008 SapA testimonianza di quella malvagità
esiste ancora una terra desolata, fumante,
alberi che producono frutti immaturi
e, a memoria di un'anima incredula, s'innalza una colonna di sale.
10,7  terra desolata, fumante: la regione del Mar Morto, zona desertica e con abbondante evaporazione delle acque di questo lago. L’anima incredula è la moglie di Lot, trasformata in statua di sale (Gen 19,26).
Interconfessionale 10,8Sì, quegli abitanti trascurarono la sapienza
e non poterono conoscere quel che è bello e onesto,
anzi lasciarono ai posteri un monumento della loro stoltezza,
perciò i loro errori non possono essere dimenticati.
CEI 2008 Sap10,8Essi infatti, incuranti della sapienza,
non solo subirono il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché nelle cose in cui sbagliarono
non potessero rimanere nascosti.
Interconfessionale 10,9Invece la sapienza liberò dalle sofferenze tutti quelli che la servivano.
CEI 2008 Sap10,9La sapienza invece liberò dalle sofferenze
coloro che la servivano.
Giacobbe

Interconfessionale La sapienza guidò sulla retta strada
un uomo giusto, costretto alla fuga
perché suo fratello era adirato.
Gli fece capire che Dio è re del mondo,
gli fece conoscere quel che appartiene a Dio,
nelle fatiche gli diede il successo,
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
Note al Testo
10,10 Il v. 10 riassume una parte della vita di Giacobbe (vedi Genesi 27-32).
CEI 2008 SapPer diritti sentieri ella guidò il giusto
in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
lo fece prosperare nelle fatiche
e rese fecondo il suo lavoro.
10,10-12  Giacobbe
 Giacobbe sperimenta la guida della sapienza tra le drammatiche vicende che caratterizzano la sua esistenza (fuga dal fratello Esaù, visione di Dio a Betel, contrasti e fatiche presso lo zio Làbano, protezione dai nemici: Gen 27-32). Anche l’autore del libro della Sapienza, come Os 12,5, interpreta la lotta notturna di Giacobbe con il misterioso personaggio (Gen 32,23-33) come immagine profonda della preghiera, che tutto può: perché sapesse che più potente di tutto è la pietà (v. 12).
Interconfessionale 10,11In mezzo a gente avida che voleva fargli violenza,
la sapienza gli restò vicino e gli diede ricchezze.
CEI 2008 Sap10,11Lo assistette contro l'ingordigia dei suoi oppressori
e lo rese ricco;
Interconfessionale Lo difese contro i nemici,
lo tenne lontano dai tranelli degli avversari,
in una lotta molto dura fu dalla sua parte
ed egli imparò che è più forte di tutti chi è fedele a Dio.
Rimandi
10,12 in una lotta molto dura fu dalla sua parte Gn 32,23-32.
CEI 2008 Sap10,12lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che più potente di tutto è la pietà.
Giuseppe

Interconfessionale La sapienza non abbandonò un uomo giusto che era stato venduto
e lo preservò dal peccato.
Note al Testo
10,13 era stato venduto: la storia di Giuseppe è narrata in Genesi 37-50.
CEI 2008 SapElla non abbandonò il giusto venduto,
ma lo liberò dal peccato.
10,13-14  Giuseppe
 Chiamato il giusto venduto, Giuseppe è collocato nella luce della sapienza, che è capace di trasformare in bene anche ciò che è negativo, facendo trionfare la giustizia sulla prevaricazione, la verità sulla menzogna, l’innocenza sull’accusa falsa. In brevissime battute, l’autore sintetizza quanto è detto in Gen 37; 39-41.
Interconfessionale La sapienza scese nella cisterna insieme a lui
e quand’era in prigione non lo abbandonò.
Lo fece diventare viceré
e gli diede il potere su quanti lo avevano oppresso;
smascherò quelli che lo avevano calunniato
e a lui diede una gloria duratura.
Rimandi
10,14 una gloria duratura 1 Mac 2,53; cfr. Gn 41,37-45.
CEI 2008 Sap10,14Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e l'autorità su coloro che dominavano sopra di lui;
mostrò che i suoi accusatori erano bugiardi
e gli diede una gloria eterna.
Mosè e l’uscita dall’Egitto

Interconfessionale 10,15La sapienza liberò dagli oppressori
il popolo di Dio, che gli è fedele in tutto.
CEI 2008 SapElla liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
10,15-21 La sapienza e la liberazione d’Israele
Interconfessionale Diede coraggio a un servo del Signore,
che con opere portentose affrontò re terribili.
Note al Testo
10,16 Il soggetto di affrontò può essere sia il servo del Signore (qui Mosè), sia la sapienza. — L’espressione re terribili è una generalizzazione che allude al faraone d’Egitto. Le opere portentose sono le piaghe d’Egitto (vedi Esodo 7,8-11,10).
CEI 2008 Sap10,16Entrò nell'anima di un servo del Signore
e con prodigi e segni tenne testa a re terribili.
Interconfessionale Ai suoi fedeli diede il giusto salario delle loro fatiche,
li guidò in un cammino meraviglioso:
di giorno li proteggeva,
di notte era per loro come un cielo stellato.
Note al Testo
10,17 giusto salario: si allude a Esodo 12,35 dove si realizza quanto è stato detto in Sap 3,21-22 e 11,2. — li guidò… proteggeva: la sapienza è qui identificata alla nube che accompagnava gli Israeliti (vedi Esodo 13,21-22; 14,19-20).
CEI 2008 Sap10,17Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne per loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte.
Interconfessionale Li fece passare attraverso il Mar Rosso
in mezzo ad acque abbondanti,
Rimandi
10,18 passaggio attraverso il Mar Rosso Es 14,21-29.
CEI 2008 Sap10,18Fece loro attraversare il Mar Rosso
e li guidò attraverso acque abbondanti;
Interconfessionale 10,19ma sommerse i loro nemici
e poi, dal fondo del mare, li ributtò in alto.
CEI 2008 Sap10,19sommerse invece i loro nemici
e li rigettò dal fondo dell'abisso.
Interconfessionale Così i giusti poterono spogliare i cattivi
e glorificare te, o Signore, che sei santo,
e lodarti tutti insieme perché li avevi difesi.
Rimandi
10,20 poterono spogliare i cattivi Es 12,36.
CEI 2008 SapPer questo i giusti depredarono gli empi
e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo,
e lodarono concordi la tua mano che combatteva per loro,
10,20 e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo: la meditazione sulle vicende dell’esodo si svolge come una grande preghiera di lode a Dio, fino al termine del libro.
Interconfessionale La sapienza fece parlare anche i muti
e ai più piccoli fece dire cose che tutti capiscono.
Rimandi
10,21 la lingua dei più piccoli Sal 8,3+.
Note al Testo
10,21 Una tradizione ebraica, fondandosi su Esodo 15,1, diceva che gli Israeliti, dal più piccolo al più grande, lodarono Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso.
CEI 2008 Sap10,21perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti
e aveva reso chiara la lingua dei bambini.