Interconfessionale - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti - 10
Atti degli Apostoli 10
Pietro e Cornelio
C’era in Cesarèa un uomo che si chiamava Cornelio; era un ufficiale dell’esercito romano che comandava il ∆reparto italiano.
Rimandi
10,1-8
la visione di Cornelio At 10,30-33; cfr. 11,13.
10,1
Cesarèa At 23,23+.
Note al Testo
10,1
ufficiale dell’esercito romano: la parola greca si può tradurre “centurione” e indica il capo dei cento (soldati), (vedi Luca 7,2). — reparto: il termine militare usato nel testo originale è coorte, unità dell’armata romana. — Insieme alla Pentecoste e alla conversione di Paolo, l’approdo di Cornelio e famiglia al cristianesimo constituisce uno degli avvenimenti più importanti di questo tratto di storia (quello della comunità cristiana primitiva dopo le vicende storiche del ministero pubblico di Gesù), in quanto testimonia l’arrivo dei pagani alla nuova fede. Così Luca va completando la sua concezione teologica della storia e l’apertura universalistica del cristianesimo.
Rimandi
10,2
ufficiale romano benevolo Lc 7,2.5; At 27,1.3. — religioso At 3,12; 10,7; 1 Tm 3,16; 4,7-8; 6,3.5-6.11; 2 Tm 3,5.12; Tt 1,1; 2,12; 2 Pt 1,3.6; 2,9; 3,11. — credeva in (temeva) Dio Prv 1,7; Sir 1,11-20; At 9,31; 10,22.35; 13,16.26; cfr. 13,43; 18,7. — tutta la sua famiglia At 11,14; 16,15.31; 18,8; cfr. 1 Cor 1,16. — elemosina At 9,36; 10,4.31.
Note al Testo
10,2
credeva in Dio: oppure: temeva Dio. L’espressione temere Dio nella Bibbia non ha una sfumatura negativa come fa supporre il verbo temere in italiano, ma un significato positivo; per questo viene sovente tradotto con altre espressioni (vedi pure nota a Proverbi 2,5).
Rimandi
10,3
le tre del pomeriggio At 3,1. — visione At 7,55-56; 9,10.12; 10,17.19; 11,5; 12,9; 16,9-10; 18,9. — un angelo di Dio Lc 24,4.23; At 5,19; 8,26; 10,7.20.22; 11,13; 12,7-10; cfr. Mt 1,20+.
— Che c’è, Signore?
L’angelo gli rispose:
— Dio ha accolto le tue preghiere e le tue elemosine come un sacrificio gradito. Manda perciò alcuni uomini a Giaffa e fa’ venire qui un certo Simone, detto anche Pietro.
7Poi l’angelo che gli parlava si allontanò.
Allora Cornelio chiamò due suoi servitori e un soldato che credeva in Dio, tra quelli a lui più fedeli. 8Spiegò loro ogni cosa e li mandò a Giaffa.
9Il giorno dopo, mentre essi erano in cammino e stavano avvicinandosi alla città, Pietro salì sulla terrazza a pregare: era quasi mezzogiorno. Gli venne fame e voglia di mangiare. Mentre gli preparavano il pranzo, Pietro ebbe una visione. Vide il cielo aperto e qualcosa che scendeva: una specie di tovaglia grande, tenuta per i quattro angoli, che arrivava fino a terra.
— Pietro, alzati! Uccidi e mangia!
Ma Pietro rispose:
— Non lo farò mai, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di proibito o di *impuro.
— Non devi considerare impuro quel che Dio ha dichiarato puro.
17Mentre Pietro cercava di capire il significato di ciò che aveva visto, arrivarono gli uomini di Cornelio. Essi avevano chiesto dove abitava Pietro e quando furono presso la porta domandarono ad alta voce: «Alloggia qui Simone, detto anche Pietro?».
21Pietro scese incontro agli uomini e disse loro: «Eccomi, sono io quello che voi cercate. Per quale motivo siete qui?».
Quelli risposero: «Veniamo per conto di Cornelio, ufficiale romano. Egli è un uomo giusto che crede in Dio ed è stimato da tutti gli Ebrei. Un angelo del Signore gli ha suggerito di farti venire a casa sua e di ascoltare quello che tu hai da dirgli». 23Pietro allora li fece entrare e li ospitò per la notte.
Il giorno dopo, Pietro si mise in viaggio con gli uomini mandati da Cornelio. Anche alcuni credenti che abitavano a Giaffa vollero accompagnarlo. 24Il giorno seguente arrivarono a Cesarèa.
Cornelio aveva riunito in casa sua i parenti e gli amici più intimi e li stava aspettando.
Mentre Pietro stava per entrare in casa, Cornelio gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi.
Cornelio disse: «Quattro giorni fa, proprio a quest’ora, ero in casa e stavo recitando la preghiera del pomeriggio, quando mi si presentò un uomo in vesti candide.
Pietro parla in casa di Cornelio
Allora Pietro prese la parola e disse: «Davvero mi rendo conto che Dio tratta tutti alla stessa maniera:
Rimandi
10,36
altri esempi di messaggio apostolico At 2,14+. — Dio ha inviato il suo messaggio Sal 107,20; 147,18. — la salvezza (la pace) Is 52,7; Na 2,1. — al popolo d’Israele At 13,46. — Signore di tutti gli uomini Ap 17,14; 19,16.
Note al Testo
10,36
È singolare il fatto che soggetto del verbo greco «evangelizzare» qui è Dio, lo stesso che «ha inviato il suo messaggio al popolo d’Israele», e non gli apostoli. Luca manifesta di avere una forte concezione teologica dell’opera di evangelizzazione.
Rimandi
10,38
consacrato con lo Spirito Santo Is 61,1; Lc 3,21-22; 4,18-21. — Dio era con lui Gv 3,2.
Rimandi
Note al Testo
10,39
mettendolo in croce: traduciamo così l’espressione del testo originale: appendendolo a un legno (vedi Deuteronomio 21,22-23; Gàlati 3,13).
Rimandi
10,41
dopo la sua risurrezione abbiamo mangiato e bevuto con lui Lc 24,30.42; Gv 21,12-13; At 4,1.
Anche i pagani ricevono lo Spirito Santo
Mentre Pietro stava ancora parlando, lo *Spirito Santo venne su tutti quelli che lo ascoltavano.
Rimandi
Note al Testo