Interconfessionale - Nuovo Testamento - Vangeli - Giovanni - 19
Vangelo di Giovanni 19
1Allora Pilato prese Gesù e lo fece frustare. I soldati intrecciarono una corona di rami spinosi, gliela misero in testa e gli gettarono sulle spalle un mantello rosso.— Ora ve lo porto qui fuori, perché sappiate che io non trovo nessun motivo per condannarlo.
5Gesù venne fuori, con la corona di spine e il mantello rosso. Pilato disse:
— Ecco l’uomo.
I capi dei *sacerdoti e le guardie lo videro e cominciarono a gridare:
— Crocifiggilo! Mettilo in croce!
Pilato allora disse:
— Prendetelo e mettetelo voi in croce. Per me, non ha fatto nulla di male.
— Noi abbiamo la nostra *Legge: secondo la Legge dev’essere condannato a morte, perché ha detto di essere il *Figlio di Dio.
— Da dove vieni? — ma Gesù non rispose.
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19,9
l’origine di Gesù Gv 7,27-28; 8,14; 9,29-30. — Gesù non rispose Mt 26,62-63; 27,12.14; Mc 14,61; 15,5; Lc 23,9.
— Non dici nulla? Non sai che io ho il potere di liberarti e il potere di farti crocifiggere?
Gesù replicò:
— Non avresti alcun potere contro di me, se Dio non te lo permettesse. Perciò chi mi ha messo nelle tue mani è più colpevole di te.
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19,11
potere dato da Dio Gv 10,18; Rm 13,1. — colui che ha consegnato Gesù Gv 6,64.71; 12,4; 13,2.21; 18,30.35. — peccato Gv 8,21-24; 9,41; 15,22-24; 16,8-9.
— Se liberi quest’uomo, non sei fedele all’imperatore! Chi si proclama re è nemico dell’imperatore.
— Ecco il vostro re!
Note al Testo
19,14
la vigilia della Pasqua: altri: Parasceve (vedi 19,31-42): la parola greca indica il venerdì, giorno nel quale gli Ebrei preparano la celebrazione del sabato (vedi Marco 15,42; Luca 23,54): qui è anche la vigilia della festa di Pasqua. — verso mezzogiorno: a partire da quest’ora, nel Tempio venivano immolati gli agnelli destinati alla cena di Pasqua.
— A morte! A morte! Crocifiggilo!
Pilato disse:
— Devo far morire in croce il vostro re?
I capi dei sacerdoti risposero:
— Il nostro re è uno solo: l’imperatore.
16Allora Pilato lasciò Gesù nelle loro mani perché fosse crocifisso.
Gesù viene crocifisso
(vedi Matteo 27,32-44; Marco 15,21-32; Luca 23,26.33-38)
Allora le guardie presero Gesù e lo fecero andare fuori della città costringendolo a portare la croce sulle spalle; giunsero al posto chiamato «Cranio», che in ebraico si dice «∆Gòlgota»;
19Pilato scrisse il cartello e lo fece mettere sulla croce. C’era scritto: «Gesù di Nàzaret, il re dei Giudei». 20Molti lessero il cartello, perché il posto dove avevano crocifisso Gesù era vicino a Gerusalemme, e il cartello era scritto in tre lingue: in ebraico, in latino e in greco. 21Perciò i capi dei sacerdoti dissero a Pilato:
— Non scrivere: Il re dei Giudei; scrivi che lui ha detto: Io sono il re dei Giudei.
22Ma Pilato rispose:
— Basta; quello che ho scritto, ho scritto.
I soldati che avevano crocifisso Gesù presero i suoi vestiti e ne fecero quattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua tunica, che era tessuta d’un pezzo solo da cima a fondo
Si divisero i miei vestiti
e tirarono a sorte la mia tunica.
Mentre i soldati si occupavano di questo, accanto alla croce
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19,25
coloro che assistono alla morte di Gesù Mc 15,40-41 par. — la madre di Gesù Lc 2,5+. — Maria di Màgdala Mt 27,56+.
La morte di Gesù
A questo punto Gesù, sapendo che tutto era compiuto, disse: «Ho sete». Così realizzò una profezia della Bibbia.
C’era lì un’anfora piena di aceto: bagnarono una spugna, la misero in cima a un ramo di *issòpo e l’accostarono alla sua bocca.
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Note al Testo
19,29
issòpo: nessuna delle specie conosciute sembra adatta a questo gesto; Giovanni potrebbe riferirsi a Esodo 12,22, dove l’issòpo è usato per l’aspersione con il sangue dell’agnello pasquale.
Era ∆la vigilia della festa: le autorità non volevano che i corpi rimanessero in croce durante il giorno festivo, perché la *Pasqua era una festa grande. Perciò chiesero a Pilato di far ∆spezzare le gambe ai condannati e far togliere di lì i loro cadaveri.
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19,31
non volevano che i corpi rimanessero in croce Dt 21,22-23.
Note al Testo
19,31
Era la vigilia… cadaveri: altri: Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato - chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. — la vigilia della festa (vedi 19,14.42). — spezzare le gambe: le persone crocifisse, appese per le braccia, morivano per lenta asfissia; spezzando le gambe si impediva loro di appoggiarsi e così se ne affrettava la morte.
Gesù è sepolto
Giuseppe d’Arimatèa era stato *discepolo di Gesù, ma di nascosto, per paura delle autorità. Egli chiese a Pilato il permesso di prendere il corpo di Gesù. Pilato diede il permesso. Allora Giuseppe andò a prendere il corpo di Gesù.
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19,38
per paura delle autorità Gv 7,13+.
Note al Testo
19,38
Arimatèa: villaggio probabilmente situato a circa 35 km a nord-ovest di Gerusalemme.
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Note al Testo
19,39
mirra: resina profumata e costosa, era utilizzata per imbalsamare i morti o (vedi Matteo 2,11) come oggetto di regalo. — aloe: nome di un albero e del profumo che si otteneva dal suo legno.
41Nel luogo dove avevano crocifisso Gesù c’era un giardino, e nel giardino c’era una tomba nuova dove nessuno era mai stato sepolto. Siccome era la vigilia della festa ebraica, misero lì il corpo di Gesù, perché la tomba era vicina.
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Note al Testo