CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 27
Ezechiele
27 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
27,1-36
Lamento per la rovina di Tiro
Grande canto funebre su Tiro. Il lamento, o canto funebre, è un genere letterario usato dai profeti in modo simbolico, per descrivere la sorte di chi subisce il castigo divino. Il lamento sulla città di Babilonia di Ap 18 conserva echi di questa pagina di Ezechiele.
Grande canto funebre su Tiro. Il lamento, o canto funebre, è un genere letterario usato dai profeti in modo simbolico, per descrivere la sorte di chi subisce il castigo divino. Il lamento sulla città di Babilonia di Ap 18 conserva echi di questa pagina di Ezechiele.
Così dice il Signore Dio:
Tiro, tu dicevi: "Io sono una nave di perfetta bellezza".
4In mezzo ai mari è il tuo dominio.
I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima:
con cipressi del Senir
hanno costruito tutte le tue fiancate,
hanno preso il cedro del Libano
per farti l'albero maestro;
il ponte te lo hanno fatto d'avorio,
intarsiato nell'abete delle isole di Chittìm.
7Di lino ricamato d'Egitto
era la tua vela che ti servisse d'insegna;
di giacinto scarlatto delle isole di Elisa
era il tuo padiglione.
Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori,
i tuoi esperti, o Tiro, erano in te, come tuoi piloti.
per riparare le tue falle.
Tutte le navi del mare e i loro marinai
erano in te per scambiare merci.
Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
erano nelle tue schiere,
appendevano in te lo scudo e l'elmo,
ti davano splendore.
11I figli di Arvad e il loro esercito
erano intorno alle tue mura,
vigilando sui tuoi bastioni;
tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,
rendendo perfetta la tua bellezza.
Tarsis commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo.
27,12
Tarsis: vedi nota a 1Re 10,22.
Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Chilmad trafficavano con te. 24Al tuo mercato scambiavano con te vesti di lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste. 25Le navi di Tarsis viaggiavano portando le tue mercanzie.
Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
26In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d'oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.
27Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie,
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te
e tutta la turba che è in mezzo a te
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della tua caduta.
28All'udire il grido dei tuoi nocchieri
tremeranno le spiagge.
29Scenderanno dalle loro navi
quanti maneggiano il remo:
i marinai e tutti i piloti del mare
resteranno a terra.
30Faranno sentire il lamento su di te
e grideranno amaramente,
si getteranno sulla testa la polvere,
si rotoleranno nella cenere.
31Si raderanno i capelli per te
e vestiranno di sacco;
per te piangeranno nell'amarezza dell'anima
con amaro cordoglio.
32Piangendo intoneranno su di te un lamento,
su di te comporranno elegie:
"Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare?
33Quando dai mari giungevano le tue mercanzie,
saziavi tanti popoli;
con l'abbondanza delle tue ricchezze
e del tuo commercio
arricchivi i re della terra.
34Ora tu giaci travolta dai flutti
nelle profondità delle acque:
il tuo carico e tutto il tuo equipaggio
sono sommersi con te.
35Tutti gli abitanti delle isole
sono rimasti spaventati per te
e i loro re, colpiti dal terrore,
hanno il viso sconvolto.
36I mercanti dei popoli fischiano di orrore su di te,
sei divenuta oggetto di terrore,
finita per sempre"".
Note al testo