CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 34
Geremia
34 Parola che fu rivolta dal Signore a Geremia, quando Nabucodònosor, re di Babilonia, e tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le sue città: 2"Così dice il Signore, Dio d'Israele: Va' a parlare a Sedecìa, re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco, io consegno questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. 3Non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, ti parlerà faccia a faccia e poi andrai a Babilonia. 4Tuttavia ascolta, o Sedecìa, re di Giuda, la parola del Signore! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aromi per i tuoi padri, gli antichi re di Giuda che furono prima di te, così si bruceranno anche per te e si farà il lamento dicendo: "Ahimè, Signore!". Io l'ho detto". Oracolo del Signore.6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa, re di Giuda, tutte queste parole a Gerusalemme. Frattanto l'esercito del re di Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché fra le città di Giuda erano rimaste solo queste fortezze.
Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa aveva concluso un patto con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, per proclamare la libertà degli schiavi
34,8-22
Liberazione degli schiavi
La legge imponeva che gli schiavi ebrei fossero liberati dopo sette anni di servizio (Es 21,2-6; Dt 15,12-15). Sedecìa aveva concluso un patto di liberazione per questi schiavi, forse a motivo della incombente minaccia babilonese; ma ben presto tale promessa era stata disattesa.
La legge imponeva che gli schiavi ebrei fossero liberati dopo sette anni di servizio (Es 21,2-6; Dt 15,12-15). Sedecìa aveva concluso un patto di liberazione per questi schiavi, forse a motivo della incombente minaccia babilonese; ma ben presto tale promessa era stata disattesa.
17Perciò dice il Signore: Voi non mi avete ascoltato e non avete proclamato ognuno la libertà del suo fratello e del suo prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - oracolo del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra. Gli uomini che hanno trasgredito il mio patto, non attuando le clausole del patto stabilite in mia presenza, io li renderò come il vitello che tagliarono in due passando fra le sue metà.
34,18
come il vitello che tagliarono in due: si accenna a un rito di alleanza simile a quello descritto in Gen 15,17. I contraenti passavano in mezzo a un animale tagliato in due, per indicare quale sorte sarebbe toccata a chi avesse violato il patto.
Note al testo