CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 2 Corinzi - 3
2 Corinzi
3 Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 2La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani.4Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
3,6
Gli apostoli sono costituiti da Dio ministri di una nuova alleanza (espressione desunta da Ger 31,31; vedi anche Lc 22,20; 1Cor 11,25).
12Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza 13e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d'Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato.
3,16
Il testo biblico dice che Mosè si toglieva il velo quando si rivolgeva al Signore (Es 34,34). Oggi, solo con il riconoscimento di Gesù Signore, viene tolto quel velo.
3,17
Il Signore è lo Spirito: nel senso che, a partire dalla risurrezione, Gesù è costituito Spirito datore di vita (1Cor 15,45); il significato ultimo e profondo dell’antica alleanza è svelato e compiuto in Gesù Signore.
Note al testo