CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - Ebrei - 5
Ebrei
5 1 Ogni sommo sacerdote, infatti, è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. 2Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. 3A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne.
Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l'ordine di Melchìsedek.
Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
5,7-10
A differenza dei sacerdoti della famiglia di Aronne, Gesù non offrì a Dio doni e sacrifici per i peccati, ma offrì se stesso in un contesto di preghiera intensa. Egli ha attraversato la sofferenza della morte con fedeltà filiale. Perciò Dio lo ha reso perfetto, cioè consacrato sacerdote e costituito fonte di salvezza per tutti i credenti.
Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. 12Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. 13Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l'esperienza della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. 14Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male.
Note al testo