CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - Giacomo - 3
Giacomo
3 Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: 2tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. 4Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota. 5Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
3,6
Geènna: vedi nota a Mt 5,21-22.
Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza.
3,13-18
La sapienza che viene dall’alto
Viene messa a confronto la sapienza che viene dall’alto (v. 17) con la falsa sapienza degli uomini. Della vera sapienza Giacomo tesse un elogio simile a quello di Sap 7,22-8,1.
Viene messa a confronto la sapienza che viene dall’alto (v. 17) con la falsa sapienza degli uomini. Della vera sapienza Giacomo tesse un elogio simile a quello di Sap 7,22-8,1.
Note al testo