CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Luca - 10
Luca
10 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
10,1-16
Missione dei settantadue discepoli (per i vv. 13-15 vedi Mt 11,21-24)
13Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 14Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
10,15
Vedi Is 14,13-15.
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome". 18Egli disse loro: "Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
10,21-24
Inno di lode (vedi Mt 11,25-27; 13,16-17)
I piccoli sono i discepoli, che si lasciano istruire da Gesù.
I piccoli sono i discepoli, che si lasciano istruire da Gesù.
23E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono".
Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: "Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?".
10,25-37
Il buon Samaritano (per i vv. 25-28 vedi Mt 22,34-40; Mc 12,28-31)
La parabola del Samaritano, illustrazione dell’amore verso il prossimo, per i Padri della Chiesa ha anche un significato cristologico: è Gesù il buon Samaritano del mondo.
La parabola del Samaritano, illustrazione dell’amore verso il prossimo, per i Padri della Chiesa ha anche un significato cristologico: è Gesù il buon Samaritano del mondo.
29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò .
Note al testo