Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Ester Greco - 4
Ester Greco 4
Mardocheo chiede l’aiuto di Ester
Quando Mardocheo seppe quello che era avvenuto, si strappò gli abiti, si vestì di sacco e si coprì il capo di cenere. Si precipitò nella piazza della città gridando: «Un popolo innocente è destinato al massacro!». 2Giunto alla porta del palazzo del re si fermò perché gli era proibito entrare vestito di sacco e coperto di cenere. 3In tutte le province fu pubblicata la legge e dappertutto gli Ebrei si lamentavano a voce alta e si battevano il petto in segno di lutto e di dolore. Moltissimi usarono come letto un sacco coperto di cenere.
4Le serve e gli eunuchi informarono Ester dell’accaduto e la regina, quando l’udì, fu presa dalla disperazione. Mandò dei vestiti a Mardocheo perché se li mettesse, ma lui volle tenere il suo abito di sacco. 5Allora Ester fece chiamare Acrateo, l’eunuco di corte che era a suo servizio. Gli ordinò di andare da Mardocheo e chiedergli che cosa veramente stava succedendo.
9Acrateo tornò da Ester e le riferì tutte queste parole. 10Allora Ester lo fece tornare da Mardocheo per dirgli: 11«Se una persona osa presentarsi al re nel suo palazzo, senza essere chiamata, per lei non c’è scampo. Questa è la legge: lo sanno tutti gli abitanti del regno. Perché abbia salva la vita, bisogna che il re stenda verso di lei il suo scettro d’oro. Quanto a me, sono già trenta giorni che il re non mi manda a chiamare».
12-13Quando Mardocheo seppe la risposta di Ester, le fece dire per mezzo di Acrateo: «Non illuderti di poterti salvare, solo tu fra tutti gli Ebrei dell’impero. 14Se hai deciso di non ascoltarmi in un momento come questo, verrà da un’altra parte un aiuto per la salvezza degli Ebrei. Tu invece morirai, e con te finirà la tua famiglia. Chi sa? forse sei diventata regina proprio per un momento come questo».
15Allora Ester rimandò il messaggero da Mardocheo per dirgli: «D’accordo, raduna tutti gli Ebrei che si trovano a Susa e falli digiunare per me: state senza mangiare né bere per tre giorni e tre notti. Digiunerò anch’io con le mie serve; poi andrò dal re, anche se è proibito e, se dovrò morire, morirò».
La preghiera di Mardocheo
C 1Mardocheo, ricordando tutte le opere compiute dal Signore, lo pregò così:
«Signore, tu domini su tutto,
perché l’universo è in tuo potere.
Se tu vuoi salvare il popolo d’Israele,
nessuno può fermarti.
e tutte le meraviglie del mondo.
e nessuno può opporsi a te,
perché tu sei il Signore.
Tu, Signore, sai tutto.
Tu sai che non mi sono inchinato
davanti a quel prepotente di Aman.
Ho agito così non per arroganza,
né per superbia o ambizione.
6Per salvare Israele
sarei pronto anche a baciargli la punta dei piedi.
7Ho agito così
per non dare a un uomo
un onore che spetta solo a Dio.
E perciò mi inchinerò solo davanti a te
e a nessun altro,
perché sei tu il mio Signore.
Non lo faccio per superbia!
Ora, o Signore, Dio di Abramo,
tu che sei il vero re,
salva il tuo popolo!
I nostri nemici vogliono distruggerci,
hanno progettato di sterminare il popolo
che da sempre appartiene a te.
Non abbandonarlo!
Ascolta la mia preghiera,
abbi pietà della tua gente
e cambia il nostro lutto in gioia.
Salvaci la vita!
Così potremo lodarti, o Signore.
Non chiudere le labbra a chi canta la tua lode».
Rimandi
C,10
il nostro lutto in gioia Ger 31,13; Sal 30,12. — Salvaci la vita! Così potremo lodarti Is 38,19; Sal 119,175.
La preghiera di Ester
12La regina Ester, coinvolta in questa lotta mortale, cercò aiuto presso il Signore. Si tolse i suoi abiti da regina e si vestì a lutto. Al posto di raffinati profumi sparse sulla testa cenere e polvere. Maltrattò duramente il suo corpo e, invece di farsi bella, lasciò in disordine i suoi capelli.
Poi pregò il Signore, Dio d’Israele:
«Mio Signore e nostro re,
tu sei il solo Dio.
Aiutami perché, da sola, sto mettendo in gioco la mia vita.
Non ho altro aiuto all’infuori di te.
Tu, o Signore, fra tutti i popoli hai scelto Israele
e l’hai fatto per sempre il tuo popolo.
Nei tempi antichi hai scelto i nostri padri
e hai fatto per loro tutto quello che avevi promesso.
e tu ci hai messi nelle mani dei nostri nemici,
In tutto questo, Signore, sei stato giusto.
19Ma ora, i nostri nemici non si accontentano più
di tenerci sotto una dura schiavitù.
Hanno fatto un patto con i loro idoli
per contrastare la promessa che tu hai pronunziato
e per distruggere questo popolo che ti appartiene.
Vogliono tappare la bocca a quelli che ti lodano,
vogliono eliminare noi, che ti onoriamo nel culto.
21Vogliono invece che si alzi la voce
dei pagani per lodare i loro idoli
e per onorare come eterno un re mortale.
22O Signore, non cedere il tuo potere
a idoli che non valgono nulla.
I nostri nemici non devono ridere sulla nostra rovina!
Piuttosto fa’ cadere su di loro il male
che hanno progettato contro di noi,
e da’ un castigo esemplare
a quell’uomo che ci vuol male.
Ricordati di noi, Signore,
fatti avanti in questo momento di tribolazione.
Dammi coraggio, o re degli dèi,
tu che sei più forte di tutti i potenti.
quando sarò di fronte a quella belva.
Toccagli il cuore;
spingi il re a reagire duramente
contro quell’uomo che ci combatte
e a mandarlo in rovina con tutti i suoi alleati.
Strappaci dalla loro mano con la tua potenza.
Aiutami, Signore.
Sono sola e non ho altro aiuto all’infuori di te.
Tu sai tutto:
che non conoscono la tua legge.
Io non approvo il matrimonio con uno non ebreo.
Sai che io non posso sopportare
la corona che porto sulla testa
quando devo apparire in pubblico.
Essa è il segno della posizione che occupo,
ma io in privato non la porto mai,
perché la disprezzo come uno straccio sporco.
Non ho partecipato ai pranzi di Aman,
ho perfino trascurato i banchetti del re
e non ho bevuto il vino che egli offre agli dèi.
non ho mai avuto altra gioia
che quella di servire te, Signore, Dio di Abramo.
30O Dio, tu che sei più forte di tutti,
ascolta il grido dei disperati.
Liberaci dalle mani dei nemici
e fa’ che io riesca a vincere la mia paura».
Rimandi
Note al Testo