Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Lamentazioni - 5
Lamentazioni 5
Signore, lasciaci tornare a te
Signore, ricordati di quel che ci è accaduto
guarda, vedi il nostro obbrobrio.
le nostre case a stranieri.
I nostri padri sono morti:
siamo rimasti orfani e le nostre madri vedove.
Per bere l’acqua dei nostri pozzi dobbiamo pagare,
dobbiamo comprare la legna dei nostri boschi.
siamo sfiniti, non abbiamo riposo.
Abbiamo teso la mano all’Egitto e all’Assiria
per saziare la nostra fame.
I nostri padri hanno peccato.
Ora non ci sono più,
ma noi portiamo il peso delle loro colpe.
nessuno ci libera dalle loro mani.
Per procurarci da mangiare rischiamo la vita
contro le bande armate del deserto.
la nostra pelle brucia come un forno.
11Hanno violentato le donne di Sion,
le ragazze delle città di Giuda.
12Hanno impiccato i nobili con le loro mani,
non hanno avuto rispetto per gli anziani.
13Hanno messo i giovani alla macina del mulino,
i ragazzi son caduti sotto il peso della legna.
Gli anziani hanno smesso di riunirsi alla porta,
i giovani di suonare le loro musiche.
Rimandi
5,14
il consiglio (sedeva alla porta della città) Rt 4,1.11.
Note al Testo
5,14
La porta della città era il luogo principale della vita cittadina e in particolare la sede dell’amministrazione della giustizia.
la nostra danza si è mutata in lutto.
La corona è caduta dalla nostra testa.
Guai a noi che abbiamo peccato!
per questo si sono ottenebrati i nostri occhi:
un posto abitato da volpi.
Rimandi
5,18
monte Sion Mic 3,12. — diventato un deserto Lam 1,4.13.16; 3,11; 4,5. — abitato da volpi Ez 13,4.
il tuo trono è perenne.
e abbandonarci per tutta la vita?
Dacci di nuovo dei giorni come quelli di prima.
Ci hai forse respinti per sempre?
Non c’è limite alla tua ira?
Rimandi
Note al Testo