Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Salmi - 109
Salmi 109 108
108
Lamento, maledizione, fiducia
Per il direttore del coro. Salmo di Davide.
Mio Dio, io ti lodo; non restare in silenzio!
Gente empia e falsa mi assale,
sparge calunnie contro di me.
Mi investono con parole piene di odio,
mi aggrediscono senza ragione.
ma io continuo a pregare.
Mi rendono male per bene
e odio in cambio di amicizia.
«Sia nominato contro di lui un accusatore,
un malvagio stia sempre al suo fianco.
anche la sua preghiera risulti una colpa.
Abbia i giorni contati,
il suo incarico lo prenda un altro.
e sua moglie diventi vedova.
10I suoi figli siano vagabondi,
vadano a chiedere l’elemosina
lontano dalle loro case in rovina.
L’usuraio divori tutti i suoi beni,
un estraneo s’impadronisca dei suoi guadagni.
12Nessuno gli usi misericordia,
nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
La sua famiglia si estingua,
in una generazione scompaia il suo nome.
Rimandi
109,13
La sua famiglia si estingua Sal 37,28. — scompaia il suo nome Gb 18,17.19; Prv 10,7; Sir 41,11.
nulla cancelli i peccati di sua madre:
il Signore se ne ricordi sempre,
la terra dimentichi questa gente!
Quest’uomo non ha avuto amore per nessuno,
ha perseguitato a morte il povero,
il misero e chi era sfiduciato.
Non voleva benedire: nessuno lo benedica!
La maledizione era la sua divisa:
essa gli è penetrata come acqua nel corpo,
come olio dentro le ossa!
lo stringa come una cintura!».
e coloro che mi calunniano.
Note al Testo
109,20
Questo vogliono… accusatori: altri: Sia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa; se si segue questa seconda traduzione, bisogna intendere i vv. 6-19 come parole dell’autore del salmo e non dei suoi accusatori, e si dovrebbero allora sopprimere al v. 6 le parole: Mi lanciano queste maledizioni, che sono state introdotte per rendere più chiara la prima interpretazione.
sii fedele al tuo nome;
liberami, perché sei buono e mi ami.
Io sono povero e misero,
ho una ferita nel cuore.
23Mi dissolvo come ombra della sera,
mi scacciano via come una cavalletta.
24Non sto più in piedi per il digiuno,
sono dimagrito e smunto.
Sono diventato oggetto di scherno.
Quando mi vedono, scuotono il capo.
Tu che sei buono, salvami!
come sai intervenire per me.
Essi possono maledire, ma tu benedici;
possono ribellarsi, saranno svergognati
e io, tuo servo, sarà pieno di gioia.
Chi mi accusa sia coperto di disonore,
sia avvolto da un mantello di vergogna.
lo loderò in mezzo alla folla.
per salvarlo da chi lo condanna.
Rimandi
Note al Testo