CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 143
Salmi
143 Di Davide.Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
143,1-11
Centone di altri Salmi, in particolare cfr. Sal 17.
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,
colui che mi assoggetta i popoli. 3 Signore, che cos`è un uomo perché te ne curi?
Un figlio d`uomo perché te ne dia pensiero? 4 L`uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa. 5 Signore, piega il tuo cielo e scendi,
tocca i monti ed essi fumeranno.
6 Le tue folgori disperdano i nemici,
lancia frecce, sconvolgili. 7 Stendi dall`alto la tua mano,
scampami e salvami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri.
8 La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso. 9 Mio Dio, ti canterò un canto nuovo,
suonerò per te sull`arpa a dieci corde; a te, che dai vittoria al tuo consacrato,
che liberi Davide tuo servo.
Salvami dalla spada iniqua,
11 liberami dalla mano degli stranieri;
la loro bocca dice menzogne
e la loro destra giura il falso.
I nostri figli siano come piante
cresciute nella loro giovinezza;
le nostre figlie come colonne d`angolo
nella costruzione del tempio.
13 I nostri granai siano pieni,
trabocchino di frutti d`ogni specie;
siano a migliaia i nostri greggi,
a mirìadi nelle nostre campagne; 14 siano carichi i nostri buoi.
Nessuna breccia, nessuna incursione,
nessun gemito nelle nostre piazze.
15 Beato il popolo che possiede questi beni:
beato il popolo il cui Dio è il Signore.
Note al testo