CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 18
Esodo
18 1 Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè , venne a sapere quanto Dio aveva operato per Mosè e per Israele, suo popolo, come il Signore aveva fatto uscire Israele dall`Egitto. Allora Ietro prese con sé Zippora, moglie di Mosè , che prima egli aveva rimandata, 3 e insieme i due figli di lei, uno dei quali si chiamava Gherson, perché egli aveva detto: "Sono un emigrato in terra straniera", 4 e l`altro si chiamava Eliezer, perché "Il Dio di mio padre è venuto in mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del faraone". 5 Ietro dunque, suocero di Mosè , con i figli e la moglie di lui venne da Mosè nel deserto, dove era accampato, presso la montagna di Dio. 6 Egli fece dire a Mosè : "Sono io, Ietro, tuo suocero, che vengo da te con tua moglie e i suoi due figli!". 7 Mosè andò incontro al suocero, si prostrò davanti a lui e lo baciò; poi si informarono l`uno della salute dell`altro ed entrarono sotto la tenda. 8 Mosè raccontò al suocero quanto il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani per Israele, tutte le difficoltà loro capitate durante il viaggio, dalle quali il Signore li aveva liberati. 9 Ietro gioì di tutti i benefici che il Signore aveva fatti a Israele, quando lo aveva liberato dalla mano degli Egiziani. 10 Disse Ietro: "Benedetto sia il Signore, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del faraone: egli ha strappato questo popolo dalla mano dell`Egitto! 11 Ora io so che il Signore è più grande di tutti gli dei, poiché egli ha operato contro gli Egiziani con quelle stesse cose di cui essi si vantavano". Poi Ietro, suocero di Mosè , offrì un olocausto e sacrifici a Dio. Vennero Aronne e tutti gli anziani d`Israele e fecero un banchetto con il suocero di Mosè davanti a Dio.Mosè istruisce i giudici
13 Il giorno dopo Mosè sedette a render giustizia al popolo e il popolo si trattenne presso Mosè dalla mattina fino alla sera. 14 Allora Ietro, visto quanto faceva per il popolo, gli disse: "Che cos`è questo che fai per il popolo? Perché siedi tu solo, mentre il popolo sta presso di te dalla mattina alla sera?". 15 Mosè rispose al suocero: "Perché il popolo viene da me per consultare Dio. 16 Quando hanno qualche questione, vengono da me e io giudico le vertenze tra l`uno e l`altro e faccio conoscere i decreti di Dio e le sue leggi". 17 Il suocero di Mosè gli disse: "Non va bene quello che fai! 18 Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; tu non puoi attendervi da solo. 19 Ora ascoltami: ti voglio dare un consiglio e Dio sia con te! Tu stá davanti a Dio in nome del popolo e presenta le questioni a Dio. 20 A loro spiegherai i decreti e le leggi; indicherai loro la via per la quale devono camminare e le opere che devono compiere. 21 Invece sceglierai tra tutto il popolo uomini integri che temono Dio, uomini retti che odiano la venalità e li costituirai sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 22 Essi dovranno giudicare il popolo in ogni circostanza; quando vi sarà una questione importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni affare minore. Così ti alleggerirai il peso ed essi lo porteranno con te. 23 Se tu fai questa cosa e se Dio te la comanda, potrai resistere e anche questo popolo arriverà in pace alla sua mèta". 24 Mosè ascoltò la voce del suocero e fece quanto gli aveva suggerito. 25 Mosè dunque scelse uomini capaci in tutto Israele e li costituì alla testa del popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine. 26 Essi giudicavano il popolo in ogni circostanza: quando avevano affari difficili li sottoponevano a Mosè , ma giudicavano essi stessitutti gli affari minori. 27 Poi Mosè congedò il suocero, il quale tornò al suo paese.
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