CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Samuele - 21
1 Samuele
21 Davide si alzò e partì e Giònata tornò in città. 2 Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimelech. Achimelech, turbato, andò incontro a Davide e gli disse: "Perchè sei solo e non c`è nessuno con te?". 3 Rispose Davide al sacerdote Achimelech: "Il re mi ha ordinato e mi ha detto: Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico. Ai miei uomini ho dato appuntamento al tal posto. 4 Ora però se hai a disposizione cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare". 5 Il sacerdote rispose a Davide: "Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri: se i tuoi giovani si sono almeno astenuti dalle donne, potete mangiarne". 6 Rispose Davide al sacerdote: "Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti da tre giorni. Come sempre quando mi metto in viaggio, i giovani sono mondi, sebbene si tratti d`un viaggio profano; tanto più oggi essi sono mondi". 7 Il sacerdote gli diede il pane sacro, perchè non c`era là altro pane che quello dell`offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per essere sostituito con pane fresco nel giorno in cui si toglie. 8 Ma era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Idumeo, capo dei pastori di Saul. 9 Davide disse ad Achimelech: "Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la lancia né altra arma, perchè l`incarico del re era urgente". Il sacerdote rispose: "Guarda, c`è la spada di Golia, il Filisteo che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l` efod, avvolta in un manto. Se vuoi, portala via, prendila, perchè qui non c`è altra spada che questa". Rispose Davide: "Non ce n`è una migliore; dammela".Davide a Got
21,10
Efod non ha qui il significato di cfr. 2, 28. Forse è un simbolo divino: cfr. Gdc 8, 27.
Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila?". 13 Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis re di Gat. 14 Allora cominciò a fare il pazzo ai loro occhi, a fare il folle tra le loro mani; tracciava segni sui battenti delle porte e lasciava colare la saliva sulla barba. 15 Achis disse ai ministri: "Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perchè lo avete condotto da me? Non ho abbastanza pazzi io perchè mi conduciate anche costui per fare il folle davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?".
Note al testo