CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 13
Daniele
13 Abitava in Babilonia un uomo chiamato Ioakim,
13,1
I cc. 13-14 provengono dall'antica versione greca di Teodozione (sec. II d. C.): cfr. 3, 24.
13,24
Cfr. Dt 22, 23-27.
Daniele libera Susanna Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele, 46 il quale si mise a gridare: "Io sono innocente del sangue di lei!". 47 Tutti si voltarono verso di lui dicendo: "Che vuoi dire con le tue parole?". 48 Allora Daniele, stando in mezzo a loro, disse: "Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d`Israele senza indagare la verità! 49 Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei". 50 Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: "Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha dato il dono dell`anzianità". 51 Daniele esclamò: "Separateli bene l`uno dall`altro e io li giudicherò". 52 Separati che furono, Daniele disse al primo: "O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, 53 quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l`innocente. Ora dunque, se tu hai visto costei, dì: sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?". Rispose: "Sotto un lentisco".
13,62
Cfr. Dt 19, 19.
Note al testo