CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 11
Ezechiele
11 Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d`Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo. 2 Il Signore mi disse: "Figlio dell`uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa città; sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la carne.Promessa di una nuova alleanza 14 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell`uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d`Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra.
11,15
Cfr. 4, 4-6. cfr. Ger 24.
11,19-20
Il cuore di carne simboleggia la docilità a Dio: cfr. Ger 31, 31-32.
La gloria del Signore esce da Gerusalemme 22 I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d`Israele era in alto su di loro. Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente della città. 24 E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me. 25 E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.
Note al testo