CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 8
Ezechiele
8 Al quinto giorno del sesto mese dell`anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me e vidi qualcosa dall`aspetto d`uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all`elettro. Stese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all`ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l`idolo della gelosia, che provocava la gelosia.
8,3
L'idolo della gelosia è la statua di Astarte, la Venere dei Fenici (2 Re 21, 7. 23, 6), che provoca la gelosia di Dio sposo d'Israele. L'idolatria dagli Ebrei era concepita come un adulterio.
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