CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 47
Geremia
47 Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremiasui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza. 2 Così dice il Signore:
"Ecco s`avanzano ondate dal settentrione
diventano un torrente che straripa.
Allagano la terra e ciò che è in essa,
la città e i suoi abitanti.
Gli uomini gridano, urlano
tutti gli abitanti della terra. 3 Allo scalpitar dei suoi possenti cavalli,
al fragor dei suoi carri, al cigolio delle ruote,
i padri non si voltano verso i figli,
le loro mani sono senza forza perché è arrivato il giorno
in cui saran distrutti tutti i Filistei
e saranno abbattute Tiro e Sidòne,
con tutti i loro ausiliari;
il Signore infatti distrugge i Filistei,
il resto dell`isola di Caftor.
47,4
Caftor è Creta, da cui vennero in origine i Filistei. Resto degli Anakiti perché occupavano più o meno la regione dove vivevano i discendenti del gigante Anak: cfr. Gs 11, 22. Le incisioni erano segno di lutto.
è distrutta Ascalòna.
Asdod, povero resto degli Anakiti,
fino a quando ti farai incisioni? 6 Ah! spada del Signore,
quando dunque ti concederai riposo?
Rientra nel fodero, riposati e stá calma. 7 Come potrà riposare,
poichè il Signore le ha ordinato di agire
contro Ascalòna e il lido del mare?
Là egli l`ha destinata".
Note al testo