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CEI1974

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CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 18

Genesi

18 1 Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all`ingresso della tenda nell`ora più calda del giorno.
2 Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra,
3 dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo.
4 Si vada a prendere un pò di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l`albero.
5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fà pure come hai detto".
6 Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce".
7 All`armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo.
8 Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr`egli stava in piedi presso di loro sotto l`albero, quelli mangiarono.
9 Poi gli dissero: "Dov`è Sara, tua moglie?". Rispose: "E` là nella tenda".
10 Il Signore riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio". Intanto Sara stava ad ascoltare all`ingresso della tenda ed era dietro di lui.
11 Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne.
12 Allora Sara rise dentro di sé e disse: "Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!".
13 Ma il Signore disse ad Abramo: "Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia?
14 C`è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio".
15 Allora Sara negò: "Non ho riso!", perché aveva paura; ma quegli disse: "Sì, hai proprio riso".
16 Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall`alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare,
18,17 Dio non ha segreti per il suo amico (cfr. Gc 2, 23 ).
18 mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?
19 Infatti io l`ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso".
20 Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".


Intercessione di Abramo. -
22 Quegli uomini partirono e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.
23 Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l`empio?
Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?
18,24 Antica e imperfetta morale della responsabilità collettiva; in seguito sarà affermata la responsabilità individuale ( cfr Dt 24, 16. cfr. Ger 31, 29-30. Cfr. Ez 14, 12. ss.). Ger 5,1 e Ez 22,30 parlano di un solo giusto che può salvare una città; in Is 53 il Messia-Servo di Dio innocente redime l'umanità.
25 Lungi da te il far morire il giusto con l`empio, così che il giusto sia trattato come l`empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".
26 Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell`ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".
27 Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...
28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".
29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
30 Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta".
31 Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti".
32 Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".
33 E il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.



Note al testo

18,17 Dio non ha segreti per il suo amico (cfr. Gc 2, 23 ).
18,24 Antica e imperfetta morale della responsabilità collettiva; in seguito sarà affermata la responsabilità individuale ( cfr Dt 24, 16. cfr. Ger 31, 29-30. Cfr. Ez 14, 12. ss.). Ger 5,1 e Ez 22,30 parlano di un solo giusto che può salvare una città; in Is 53 il Messia-Servo di Dio innocente redime l'umanità.