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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 6

Isaia

6 Nell`anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
6,1 Ozia morì verso il 740 a. C.
Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.
6,2 'Serafini' significa: gli ardenti, i brucanti (v. 6); qui sono esseri celesti in forma umana, appartenenti alla corte celeste.
Proclamavano l`uno all`altro:

"Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria".
6,3 La triplice ripetizione è una forma di superlativo per esaltare la suprema santità di Dio.
4 Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.
E dissi:

"Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti".
6,5 Costernazione dell'uomo impuro per i peccati al cospetto del Santo che nessuno poteva vedere senza morire; cfr. Gn 32, 31. cfr. Es 33, 18-23, ecc. Dio era il solo vero re d'Israele.
6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall`altare.
7 Egli mi toccò la bocca e mi disse:

"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato".
Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".
6,8 A differenza di Mosè (cfr. Es 4, 1-2) e Geremia (cfr. 1, 6-1) Isaia si offre coraggiosamente per una drammatica missione.
Egli disse: "Và e riferisci a questo popolo:

Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
6,9-10 Il testo è stato assunto dai vangeli (cfr. Mt 13, 14-15. cfr. Mc 4, 12. cfr. Gv 12, 40. cfr. At 28, 26 ss.) ad indicare che il mancato ascolto era previsto nei disegni divini. Secondo lo stile profetico, Dio esprime una previsione sotto forma di comando.
10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d`orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da esser guarito".
11 Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:

"Finché non siano devastate
le città, senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata".
12 Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l`abbandono nel paese.
Ne rimarrà una decima parte,
ma di nuovo sarà preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo.
Progenie santa sarà il suo ceppo.
6,13 E' il santo resto d'Israele: cfr.1, 9.

Note al testo

6,1 Ozia morì verso il 740 a. C.
6,2 'Serafini' significa: gli ardenti, i brucanti (v. 6); qui sono esseri celesti in forma umana, appartenenti alla corte celeste.
6,3 La triplice ripetizione è una forma di superlativo per esaltare la suprema santità di Dio.
6,5 Costernazione dell'uomo impuro per i peccati al cospetto del Santo che nessuno poteva vedere senza morire; cfr. Gn 32, 31. cfr. Es 33, 18-23, ecc. Dio era il solo vero re d'Israele.
6,8 A differenza di Mosè (cfr. Es 4, 1-2) e Geremia (cfr. 1, 6-1) Isaia si offre coraggiosamente per una drammatica missione.
6,9-10 Il testo è stato assunto dai vangeli (cfr. Mt 13, 14-15. cfr. Mc 4, 12. cfr. Gv 12, 40. cfr. At 28, 26 ss.) ad indicare che il mancato ascolto era previsto nei disegni divini. Secondo lo stile profetico, Dio esprime una previsione sotto forma di comando.
6,13 E' il santo resto d'Israele: cfr.1, 9.