Atti degli Apostoli
Autore e destinatario di questo libro, unico del suo genere nel N.T., sono gli stessi del terzo Vangelo (cfr. introd. A Lc). Negli Atti viene presentato, nelle grandi linee e nei momenti essenziali, lo sviluppo , sotto l’azione dello Spirito Santo, della Chiesa istituita da Cristo. In concreto, l’arco di tempo considerato da Luca va dall’anno 30 al 63. Vi campeggiano le figure dei due principi degli apostoli Pietro e Paolo con una scelta di fatti che dànno un’idea sufficiente e fedele della corsa del vangelo nel mondo e dei fermenti della Chiesa primitiva. L’itinerario di quella corsa muove da Gerusalemme (1, 12-8, 3), attraversa la Palestina, culla dei vangelo (8, 4-12, 45) e dilaga nel mondo mediterraneo fino a Roma (13, 1-28, 31). Così si compie il mandato da Cristo ai suoi Apostoli (1, 8).
Nel libro si trovano inseriti alcuni brani di un diario di Luca, presente agli avvenimenti (16, 10-17; 20, 5-15; 21, 1-18; 27, 1-28, 26). Per il resto, l’autore dimostra di usare varie fonti. Un terzo circa dei libro contiene una trentina di discorsi - otto sono di Pietro e dieci di Paolo - elaborati da Luca su materiale sicuro.
Gli Atti si concludono con la venuta di Paolo a Roma, prigioniero per una prima volta (anni 60-63). L’improvvisa e quasi precipitosa conclusione farebbe pensare che il libro sia stato pubblicato prima della fine della detenzione di Paolo, ma non mancano testimonianze antiche che rimanderebbero gli Atti a una data posteriore alla morte di Paolo, avvenuta nell’anno 67.