CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Cronache - 35
2 Cronache
35 Giosia celebrò in Gerusalemme la pasqua per il Signore. Gli agnelli pasquali furono immolati il quattordici del primo mese.
35,1
cfr 2 Re 23, 21-30.
35,4
cfr 2 Re 14, 4.
Morte di Giosia 20 Dopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao re d`Egitto andò a combattere in Carchemis sull`Eufrate. Giosia marciò contro di lui. 21 Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c`è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un`altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinchè egli non ti distrugga". 22 Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo. 23 Gli arcieri tirarono sul re Giosia. Il re diede l`ordine ai suoi ufficiali: "Portatemi via, perché sono ferito gravemente". 24 I suoi ufficiali lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro carro e lo riportarono in Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia. Geremia compose un lamento su Giosia; tutti i cantori e le cantanti lo ripetono ancora nei lamenti su Giosia; è diventata una tradizione in Israele. Esso è inserito fra i lamenti.
Note al testo