CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Qoelet - 6
Qoelet
6 Un altro male ho visto sotto il sole, che pesa molto sopra gli uomini. 2 A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode. Ciò è vanità e malanno grave! 3 Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l`aborto, 4 perché questi viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra. 5 Non vide neppure il sole: non conobbe niente; eppure il suo riposo è maggiore di quello dell`altro. 6 Se quello vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, forse non dovranno andare tutt`e due nel medesimo luogo? 7 Tutta la fatica dell`uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia. 8 Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi? 9 Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 10 Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; e si sa che cos`è un uomo: egli non può competere con chi è più forte di lui. 11 Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v`è per l`uomo? 12 Chi sa quel che all`uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un`ombra? Chi può indicare all`uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?Note al testo