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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti - 25

Atti degli Apostoli 25

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CEI 1974

Paolo fa ricorso all’imperatore

Interconfessionale 25,1Il governatore Festo, dunque, arrivò nella sua provincia e dopo tre giorni salì dalla città di Cesarèa a Gerusalemme.
CEI 1974 At25,1 Festo dunque, raggiunta la provincia, tre giorni dopo salì da Cesarèa a Gerusalemme.
Interconfessionale Subito vennero da lui i capi dei *sacerdoti e i capi degli Ebrei e presentarono le loro accuse contro Paolo. Con molta insistenza,
Rimandi
25,2 accuse contro Paolo At 23,30; 24,1; 25,15.
CEI 1974 At25,2 I sommi sacerdoti e i capi dei Giudei gli si presentarono per accusare Paolo e cercavano di persuaderlo,
Interconfessionale per l’odio che avevano contro Paolo, chiesero a Festo il favore di farlo condurre a Gerusalemme. Stavano infatti preparando un tranello per ammazzarlo durante il viaggio.
Rimandi
25,3 tranello per ammazzare Paolo At 23,12-22.
CEI 1974 At25,3 chiedendo come un favore, in odio a Paolo, che lo facesse venire a Gerusalemme; e intanto disponevano un tranello per ucciderlo lungo il percorso.
Interconfessionale 25,4Ma Festo rispose: «Paolo deve restare in prigione a Cesarèa. Anch’io vi tornerò presto.
CEI 1974 At25,4 Festo rispose che Paolo stava sotto custodia a Cesarèa e che egli stesso sarebbe partito fra breve.
Interconfessionale Quelli tra voi che hanno autorità vengano con me a Cesarèa, e se quest’uomo è colpevole di qualche cosa, là lo potranno accusare».
Rimandi
25,5 complotto sventato At 23,30.
CEI 1974 At25,5 "Quelli dunque che hanno autorità tra voi, disse, vengano con me e se vi è qualche colpa in quell`uomo, lo denuncino".
Interconfessionale 25,6Festo rimase a Gerusalemme ancora otto o dieci giorni, poi ritornò a Cesarèa. Il giorno dopo aprì il processo e fece portare Paolo in tribunale.
CEI 1974 At25,6 Dopo essersi trattenuto fra loro non più di otto o dieci giorni, discese a Cesarèa e il giorno seguente, sedendo in tribunale, ordinò che gli si conducesse Paolo.
Interconfessionale Appena arrivò, gli Ebrei venuti da Gerusalemme lo circondarono e lanciarono contro di lui molte gravi accuse. Essi però non erano capaci di provarle.
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25,7 molte gravi accuse At 24,5-6.ma non provate At 24,13; cfr. Mc 14,55-59; Lc 23,14-15.
CEI 1974 At25,7 Appena giunse, lo attorniarono i Giudei discesi da Gerusalemme, imputandogli numerose e gravi colpe, senza però riuscire a provarle.
Interconfessionale Paolo allora parlò in sua difesa e disse:
— Io non ho fatto niente di male: né contro la *Legge degli Ebrei, né contro il *Tempio e neppure contro l’imperatore romano.
Rimandi
25,8 contro la legge degli Ebrei At 6,11.13; 18,13.15; 21,21.28; 23,29. — contro il Tempio At 6,13+.
Note al Testo
25,8 In quest’autodifesa Paolo non solo dichiara nuovamente la sua innocenza, ma afferma di essere pronto ad affrontare la morte attraverso il martirio.
CEI 1974 At25,8 Paolo a sua difesa disse: "Non ho commesso alcuna colpa, né contro la legge dei Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare".
Interconfessionale Festo però voleva fare un favore agli Ebrei; perciò domandò a Paolo:
— Accetti di andare a Gerusalemme? Il processo per queste accuse potrebbe essere fatto là, davanti a me.
Rimandi
25,9 per fare un favore agli Ebrei At 24,27.
CEI 1974 At25,9 Ma Festo volendo fare un favore ai Giudei, si volse a Paolo e disse: "Vuoi andare a Gerusalemme per essere là giudicato di queste cose, davanti a me?".
Interconfessionale 25,10Ma Paolo rispose:
— Mi trovo davanti al tribunale dell’imperatore: qui devo essere processato. Io non ho fatto nessun torto agli Ebrei e tu lo sai molto bene.
CEI 1974 At Paolo rispose: "Mi trovo davanti al tribunale di Cesare, qui mi si deve giudicare. Ai Giudei non ho fatto alcun torto, come anche tu sai perfettamente.
25,10-11 Un cittadino romano non poteva essere trasferito da una giurisdizione a un'altra senza il suo consenso. L'appello a Cesare era nel suo pieno diritto: così si sottraeva al tribunale locale e veniva sospesa la sentenza. Cfr. 16, 37. cfr. 22, 28.
Interconfessionale Se dunque sono colpevole e ho fatto qualcosa che merita la morte, io non rifiuto di morire. Ma se non c’è niente di vero nelle accuse che questa gente lancia contro di me, nessuno ha potere di consegnarmi a loro. Io faccio ricorso all’imperatore.
Note al Testo
25,11 ricorso all’imperatore: ogni cittadino romano poteva esigere di essere giudicato dall’imperatore.
CEI 1974 At25,11 Se dunque sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c`è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. Io mi appello a Cesare".Dinanzi al re Agrippa
Interconfessionale 25,12Allora Festo si consultò con i suoi consiglieri. Poi decise:
— Tu hai fatto ricorso all’imperatore e dall’imperatore andrai.
CEI 1974 At25,12 Allora Festo, dopo aver conferito con il consiglio, rispose: "Ti sei appellato a Cesare, a Cesare andrai".
Paolo dinanzi al re Agrippa e a Berenìce

Interconfessionale Alcuni giorni dopo il re Agrippa e sua sorella Berenìce arrivarono a Cesarèa per salutare Festo.
Note al Testo
25,13 Agrippa: vedi nota a 24,24.
CEI 1974 At Erano trascorsi alcuni giorni, quando arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce, per salutare Festo.
25,13 Marco Giulio Agrippa Il era figlio di Erode Agrippa 1 ( cfr. 12, I); Berenice era sua sorella, vedova, che conviveva maritalmente con lui, biasimata anche a Roma, dove Agrippa era nato e cresciuto.
Interconfessionale Siccome si fermarono parecchi giorni, Festo raccontò al re il caso di Paolo. Gli disse: «Il governatore Felice mi ha lasciato qui un prigioniero.
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25,14 lasciato in prigione At 24,27.
CEI 1974 At25,14 E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re il caso di Paolo: "C`è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale,
Interconfessionale Quando io mi trovavo a Gerusalemme vennero da me i capi dei *sacerdoti e i capi degli Ebrei per accusarlo e mi domandarono di condannarlo.
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25,15 i capi dei sacerdoti e i capi degli Ebrei hanno deposto accuse At 25,1-2.
CEI 1974 At25,15 durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono con accuse i sommi sacerdoti e gli anziani dei Giudei per reclamarne la condanna.
Interconfessionale 25,16Risposi loro che i Romani non hanno l’abitudine di condannare un uomo prima che egli abbia la possibilità di difendersi davanti ai suoi accusatori.
CEI 1974 At25,16 Risposi che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l`accusato sia stato messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall`accusa.
Interconfessionale I capi dei sacerdoti e i capi degli Ebrei vennero dunque qui da me, e io, senza perder tempo, il giorno dopo cominciai il processo e vi feci condurre anche Paolo.
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25,17 Festo fa condurre Paolo At 25,6.
CEI 1974 At25,17 Allora essi convennero qui e io senza indugi il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell`uomo.
Interconfessionale Quelli che lo accusavano si misero attorno a lui, e io pensavo che lo avrebbero accusato di alcuni delitti. Invece no:
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25,18-19 non delitti, ma questioni religiose At 18,14-15; 23,29; cfr. 26,31-32.
CEI 1974 At25,18 Gli accusatori gli si misero attorno, ma non addussero nessuna delle imputazioni criminose che io immaginavo;
Interconfessionale 25,19si trattava solo di questioni che riguardano la loro religione e un certo Gesù, che è morto, mentre Paolo sosteneva che è ancora vivo.
CEI 1974 At25,19 avevano solo con lui alcune questioni inerenti la loro particolare religione e riguardanti un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere ancora in vita.
Interconfessionale Di fronte a un caso come questo io non sapevo che decisione prendere; perciò domandai a Paolo se accettava di andare a Gerusalemme e di essere processato in quella città.
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25,20 proposta di un giudizio dell’imperatore At 25,11-12.
CEI 1974 At25,20 Perplesso di fronte a simili controversie, gli chiesi se voleva andare a Gerusalemme ed esser giudicato là di queste cose.
Interconfessionale 25,21Ma Paolo fece ricorso e volle che la sua causa fosse riservata all’imperatore. Allora ho comandato di tenerlo in prigione fino a quando non potrò mandarlo all’imperatore».
CEI 1974 At25,21 Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio dell`imperatore, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare".
Interconfessionale A questo punto il re Agrippa disse al governatore Festo:
— Avrei piacere anch’io di ascoltare quest’uomo!
E Festo gli rispose:
— Domani lo potrai ascoltare.
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25,22 Agrippa amerebbe ascoltare Paolo cfr. Lc 23,8.
CEI 1974 At25,22 E Agrippa a Festo: "Vorrei anch`io ascoltare quell`uomo!". "Domani, rispose, lo potrai ascoltare".
Interconfessionale Il giorno dopo, Agrippa e Berenìce arrivarono con grande seguito ed entrarono nell’aula delle udienze, accompagnati dai comandanti e dai cittadini più importanti.
Festo fece venire Paolo
Rimandi
25,23 davanti a re e governatori Mt 10,18; Mc 13,9; Lc 21,12.
CEI 1974 At25,23 Il giorno dopo, Agrippa e Berenìce vennero con gran pompa ed entrarono nella sala dell`udienza, accompagnati dai tribuni e dai cittadini più in vista; per ordine di Festo fu fatto entrare anche Paolo.
Interconfessionale e disse:
— Re Agrippa e voi cittadini tutti, qui presenti con noi: questo è l’uomo per il quale il popolo degli Ebrei si è rivolto a me a Gerusalemme e in questa città. Essi pretendono di farlo morire;
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25,24 tempestato di accuse contro Paolo At 25,11-12. — grida di morte contro Paolo At 22,22.
CEI 1974 At25,24 Allora Festo disse: "Re Agrippa e cittadini tutti qui presenti con noi, voi avete davanti agli occhi colui sul conto del quale tutto il popolo dei Giudei si è appellato a me, in Gerusalemme e qui, per chiedere a gran voce che non resti più in vita.
Interconfessionale io invece mi sono convinto che egli non ha commesso niente che meriti la condanna a morte. Ora egli ha fatto ricorso all’imperatore e io ho deciso di mandarlo a lui.
Rimandi
25,25 innocenza di Paolo At 25,1-12.14-21; 23,29; cfr. Lc 23,4.14-22; At 13,28.
Note al Testo
25,25 non ha commesso niente che meriti la condanna a morte: vedi nota a 23,9.
CEI 1974 At25,25 Io però mi sono convinto che egli non ha commesso alcuna cosa meritevole di morte ed essendosi appellato all`imperatore ho deciso di farlo partire.
Interconfessionale 25,26Sul suo caso però non ho nulla di preciso da scrivere all’imperatore. Perciò ho voluto condurlo qui davanti a voi e specialmente davanti a te, re Agrippa, per avere, dopo questa udienza, qualcosa da scrivere all’imperatore.
CEI 1974 At25,26 Ma sul suo conto non ho nulla di preciso da scrivere al sovrano; per questo l`ho condotto davanti a voi e soprattutto davanti a te, o re Agrippa, per avere, dopo questa udienza, qualcosa da scrivere.
Interconfessionale 25,27Mi sembra assurdo infatti mandare a Roma un prigioniero senza indicare le accuse che si fanno contro di lui.
CEI 1974 At25,27 Mi sembra assurdo infatti mandare un prigioniero, senza indicare le accuse che si muovono contro di lui".