CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 3
Giobbe
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CEI 1974
CEI 2008
3
Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno.
CEI 2008
"Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!".
e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!".
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Gb3,3 Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: "E` stato concepito un uomo!".
e la notte in cui si disse: "E` stato concepito un uomo!".
CEI 2008
3,4Quel giorno divenga tenebra,
non se ne curi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
non se ne curi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
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Gb3,4 Quel giorno sia tenebra,
non lo ricerchi Dio dall`alto,
né brilli mai su di esso la luce.
non lo ricerchi Dio dall`alto,
né brilli mai su di esso la luce.
CEI 2008
3,5Lo rivendichino la tenebra e l'ombra della morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l'oscurarsi del giorno!
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l'oscurarsi del giorno!
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Gb3,5 Lo rivendichi tenebra e morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
gli si stenda sopra una nube
e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
CEI 2008
3,6Quella notte se la prenda il buio,
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
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Gb3,6 Quel giorno lo possieda il buio
non si aggiunga ai giorni dell`anno,
non entri nel conto dei mesi.
non si aggiunga ai giorni dell`anno,
non entri nel conto dei mesi.
CEI 2008
La maledicano quelli che imprecano il giorno,
che sono pronti a evocare Leviatàn.
che sono pronti a evocare Leviatàn.
CEI 2008
3,9Si oscurino le stelle della sua alba,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell'aurora,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell'aurora,
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Gb Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell`aurora,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell`aurora,
CEI 2008
3,10poiché non mi chiuse il varco del grembo materno,
e non nascose l'affanno agli occhi miei!
e non nascose l'affanno agli occhi miei!
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Gb3,10 poiché non mi ha chiuso il varco del grembo materno,
e non ha nascosto l`affanno agli occhi miei!
e non ha nascosto l`affanno agli occhi miei!
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Gb3,11 E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
e non spirai appena uscito dal grembo?
CEI 2008
3,16Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bambini che non hanno visto la luce.
o come i bambini che non hanno visto la luce.
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Gb3,16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bimbi che non hanno visto la luce.
o come i bimbi che non hanno visto la luce.
CEI 2008
Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
e chi è sfinito trova riposo.
3,17
Là i malvagi cessano di agitarsi: nel pensiero di Giobbe, come in quasi tutto l’AT, l’esistenza che attende l’uomo dopo la morte non è vita; è un’esistenza di ombre, dove buoni e cattivi stanno assieme, senza affetti né speranze (vedi 1Sam 28,19), Dio non è invocato e non interviene (vedi Sal 88,11-13). L’ambito in cui Dio manifesta la sua giustizia è ristretto, dunque, alla vita presente.
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Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
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Gb3,24 Così, al posto del cibo entra il mio gemito,
e i miei ruggiti sgorgano come acqua,
e i miei ruggiti sgorgano come acqua,