CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 2 Corinzi - 1
2 Corinzi
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AT ebraico
CEI 2008
1
Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia:
CEI 2008
Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e particolarmente verso di voi, con la santità e sincerità che vengono da Dio, non con la sapienza umana, ma con la grazia di Dio.
1,12
GLI INCIDENTI ACCADUTI (1,12-7,16)
Perché Paolo non è venuto a Corinto
Il termine vanto anticipa uno dei temi dominanti della lettera.
Perché Paolo non è venuto a Corinto
Il termine vanto anticipa uno dei temi dominanti della lettera.
CEI 2008
come in parte ci avete capiti - che noi siamo il vostro vanto come voi sarete il nostro, nel giorno del Signore nostro Gesù.
1,14
giorno del Signore: è un’espressione biblica per indicare il giorno del giudizio, ma riferita ora alla venuta di Gesù Signore (1Cor 1,8).
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Con questa convinzione avevo deciso in un primo tempo di venire da voi, affinché riceveste una seconda grazia,
1,15-16
Paolo ha dovuto cambiare il programma dei suoi viaggi, in cui erano previste due soste a Corinto (vedi 1Cor 16,5-7). Ha cancellato la seconda visita semplicemente per non aggravare la crisi dei rapporti con i Corinzi (1,23; 2,1).
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Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è "sì" e "no".
1,18-20
Assieme agli altri predicatori del Vangelo a Corinto, Paolo è al servizio di Dio, che si è dimostrato fedele nell’adempiere tutte le sue promesse in Cristo: Gesù, il Figlio, è il grande sì di Dio. Allora, chiede Paolo, com’è possibile che il suo modo di parlare ai Corinzi sia contraddittorio, cioè nello stesso tempo sì e no?
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È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l'unzione,
1,21-22
L’unzione e il sigillo si riferiscono alla presenza e all’azione dello Spirito Santo nei battezzati (vedi Ef 1,13-14).