CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 28
Atti degli Apostoli
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AT ebraico
CEI 2008
28
Una volta in salvo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta.
28,1-10
Paolo nell’isola di Malta
Il salvataggio su un’isola era già stato predetto da Paolo (27,26). Malta era amministrativamente aggregata alla Sicilia.
Il salvataggio su un’isola era già stato predetto da Paolo (27,26). Malta era amministrativamente aggregata alla Sicilia.
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Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia.
28,16
Il soggiorno dell’apostolo a Roma è nella forma di una custodia preventiva, molto leggera, che gli permette una certa libertà di azione. Paolo prigioniero, pur vivendo in una casa da lui scelta, probabilmente rimaneva però legato con il polso destro al soldato di guardia, secondo quanto prescriveva la custodia militaris romana.
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Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: "Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani.
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Va' da questo popolo e di':
Udrete, sì, ma non comprenderete;
guarderete, sì, ma non vedrete.
Udrete, sì, ma non comprenderete;
guarderete, sì, ma non vedrete.
28,26-27
Citazione di Is 6,9-10, testo classico nelle prime comunità per spiegare l’indurimento e il rifiuto d’Israele di fronte all’offerta del Vangelo (vedi Mt 13,14-15; Mc 4,12; Gv 12,40).
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Sia dunque noto a voi che questa salvezza di Dio fu inviata alle nazioni, ed esse ascolteranno!". [
28,28
L’universalismo della salvezza recata da Gesù è di nuovo ribadito da Luca e così egli connette la finale degli Atti degli Apostoli con l’inizio del suo vangelo (Lc 3,6).
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annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
28,31
L’autore degli Atti non narra il martirio di Paolo (avvenuto forse nel 67) probabilmente per motivi apologetici. Egli non vuole intaccare l’immagine positiva dello stato romano, come spazio di libertà per il Vangelo e per i suoi annunciatori. Peraltro la sua finalità non era quella di narrare la vita dell’apostolo, ma descrivere il cammino vittorioso del Vangelo, che a Roma raggiunge una meta decisiva.