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INTRODUZIONE GENERALE
ALLA BIBBIA

1. La Bibbia: lontana e vicina

La Bibbia è antica di secoli. Non è un semplice libro, ma una raccolta di decine di scritti, di carattere molto vario. Essa contiene fatti e idee piuttosto lontani dalla mentalità e dalle esperienze degli uomini moderni.
A motivo di questa lontananza nel tempo e nella cultura, a giudizio di molti, la Bibbia è un libro accessibile soltanto a quelli che sono forniti di una buona formazione storica, linguistica e letteraria: a tutti gli altri - e sono i più - resta estranea anche se la venerano come un grande monumento religioso.
Non pochi invece la pensano diversamente. Ritengono che la Bibbia sia un libro prezioso, un punto di riferimento autorevole, in ogni epoca, e per ogni persona. Le vicende in essa narrate, anche se a volte sono complesse, hanno una impostazione unitaria che le rende comprensibili; le parole, i fatti, i gesti che contiene, trovano riscontro nell’esperienza umana di ogni tempo. La Bibbia è quindi aperta alla comprensione, è ricca di interesse.
Per quelli infine che condividono la grazia e l’impegno di essere cristiani, i testi biblici non vengono considerati soltanto come antichi e venerandi monumenti religiosi. In essi incontrano eventi decisivi, «parole» divine sempre attuali: l’annunzio della salvezza, l’invito alla fede, l’appello all’impegno morale… E questi cristiani, mentre sentono il bisogno di dedicare alla Bibbia letture e meditazioni frequenti, si augurano che tutti possano sperimentarne la luce e la forza.
Quale di questi atteggiamenti è più vero? Sappiamo di non poter rispondere alla domanda nello spazio di poche righe. Crediamo d’altra parte che il nostro compito sia quello di illuminare una strada al lettore che ha intenzione sincera di iniziarla.
2. Una storia e una letteratura

La Bibbia non è caduta dal cielo. È un insieme di scritti che appartengono a una certa epoca (3000-2000 anni or sono) e a una regione limitata (la Palestina e alcune nazioni vicine). In essi un piccolo popolo (quello ebraico) ha lasciato la traccia più notevole della sua storia. Nella Bibbia è fissata una quantità di preziosi ricordi: antiche esperienze quotidiane (la cura del bestiame, la fatica di procurarsi il cibo, la vita familiare, il commercio…), importanti avvenimenti sociali e politici (le carestie, le guerre, l’esodo, la schiavitù, i governi, l’esilio, il dominio degli stranieri…), le vicende dei suoi principali protagonisti (i patriarchi, i re, i profeti, i sapienti, Gesù, gli apostoli…), le tappe del rapporto con Dio (l’alleanza, le promesse, la fedeltà, i peccati, le attese, il messia, la croce…).
È una storia, ampia e varia, riferita in cento forme letterariamente diverse: narrazioni, elenchi, leggi, proverbi, inni, preghiere, parabole, discorsi, lettere, racconti… Intendere a fondo la Bibbia sotto l’aspetto storico, geografico, letterario, nella mentalità e nei modi di vivere che essa riferisce è compito difficile, riservato allo studioso. Comprenderla invece nelle sue linee essenziali è possibile a chiunque: purché sia disposto a farlo con pazienza, con ordine e con animo volenteroso.
3. Un messaggio di Dio

I cristiani di ogni tempo hanno sempre avuto e manifestato questa certezza: attraverso la storia e la letteratura biblica, Dio stesso ha parlato e continua a parlare. In passato, la sua volontà, i suoi doni, i suoi comandamenti, la sua presenza e le sue azioni sono stati percepiti nelle vicende di un popolo e soprattutto di alcuni personaggi: così, molte volte e in molti modi, Dio si è rivelato nella vita di Abramo, di Mosè, dei profeti… e si è manifestato e ha portato a compimento i suoi progetti nella persona di Gesù. In seguito, i gesti e le parole di Dio sono stati sempre di nuovo riproposti dai credenti. Proprio nella Bibbia essi hanno testimoniato di avere la memoria scritta fondamentale, il documento che conserva gli eventi decisivi del passato e permette di riesprimerli e renderli attuali.
La struttura stessa della Bibbia è significativa, perché riflette la storia dei messaggi di Dio. Al centro, vi è Gesù: il suo Vangelo, la sua morte e risurrezione. Prima di lui, si trova un lungo periodo di preparazione e di promesse vissuto dal popolo eletto: le sacre scritture ebraiche sono la prima parte della Bibbia, l’Antico Testamento. Dopo di lui i suoi discepoli hanno iniziato a diffondere e ad applicare le profezie e il Vangelo anche al di fuori del popolo d’Israele; i loro scritti, aggiunti alle scritture ebraiche, costituiscono il Nuovo Testamento, la seconda parte della Bibbia.
I credenti considerano la Bibbia una raccolta di scritti «ispirati». Ciò significa che li giudicano formati sotto l’influsso di una speciale intenzione e assistenza di Dio. In tal senso sono anche e soprattutto «rivelazione» divina, rivolta agli uomini di ogni generazione. Di conseguenza, non costituiscono soltanto il ricordo di una storia e di una fede passata, ma sono un messaggio di salvezza valido per tutti, in quanto intendono esprimere il senso dell’esistenza di ognuno di fronte a Dio.
4. La lettura della Bibbia

Una buona lettura è possibile a tre condizioni: 1) Un impegno di studio: si tratta infatti di comprendere, superandone le distanze, una mentalità, una storia, e una letteratura anche se sono «lontane» da noi. 2) Una apertura dello spirito: per cogliere il senso di quei gesti e di quelle parole, il loro valore perenne, occorre entrare nell’ottica dei profeti e degli apostoli, nella prospettiva di coloro che per primi hanno creduto e compreso. La lettura non può ridursi a semplice operazione culturale, ma si svolge all’interno della fede, intesa come sintonia con gli autori stessi. 3) Un esercizio di applicazione: la Bibbia è attuale se è messa a confronto con la situazione presente; il suo messaggio, mettendo in questione il lettore, ne coinvolge interamente l’esistenza.
Per i credenti è normale che la lettura della Bibbia si accompagni alla preghiera; essi sanno che le risorse umane non sono separabili dalla grazia di Dio che salva.
A queste condizioni, leggere la Bibbia può risultare un’esperienza seria e avvincente anche per uomini del nostro tempo. Infatti può essere l’incontro con parole antiche, cariche tuttavia di una forza non superata, capaci quindi di mutare l’orientamento di una vita e di nutrirla di una nuova speranza.
La nostra traduzione della Bibbia è stata preparata con questo preciso scopo: facilitare la comprensione anche a chi, per vari motivi, sino a ieri se ne sentiva, forse, escluso.