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EBRAICO

AT ebraico

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AT ebraico - Antico Testamento - Altri scritti - Qoelet - 10

Qoelet

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CEI 2008

AT ebraico 10 10,1 זְב֣וּבֵי מָ֔וֶת יַבְאִ֥ישׁ יַבִּ֖יעַ שֶׁ֣מֶן רוֹקֵ֑חַ יָקָ֛ר מֵחָכְמָ֥ה מִכָּב֖וֹד סִכְל֥וּת מְעָֽט׃
CEI 2008 QoUna mosca morta guasta l'unguento del profumiere:
un po' di follia ha più peso della sapienza e dell'onore.
10,1-15 Sapienza, follia e stoltezza
AT ebraico 10,2 לֵ֤ב חָכָם֙ לִֽימִינ֔וֹ וְלֵ֥ב כְּסִ֖יל לִשְׂמֹאלֽוֹ׃
CEI 2008 Qo10,2Il cuore del sapiente va alla sua destra,
il cuore dello stolto alla sua sinistra.
AT ebraico 10,3 וְגַם־בַּדֶּ֛רֶךְ כשהסכל כְּשֶׁסָּכָ֥ל‪y‬ הֹלֵ֖ךְ לִבּ֣וֹ חָסֵ֑ר וְאָמַ֥ר לַכֹּ֖ל סָכָ֥ל הֽוּא׃
CEI 2008 Qo10,3E anche quando lo stolto cammina per strada, il suo cuore è privo di senno e di ognuno dice: "Quello è un pazzo".
AT ebraico 10,4 אִם־ר֤וּחַ הַמּוֹשֵׁל֙ תַּעֲלֶ֣ה עָלֶ֔יךָ מְקוֹמְךָ֖ אַל־תַּנַּ֑ח כִּ֣י מַרְפֵּ֔א יַנִּ֖יחַ חֲטָאִ֥ים גְּדוֹלִֽים׃
CEI 2008 Qo10,4Se l'ira di un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma pone rimedio a errori anche gravi.
AT ebraico 10,5 יֵ֣שׁ רָעָ֔ה רָאִ֖יתִי תַּ֣חַת הַשָּׁ֑מֶשׁ כִּשְׁגָגָ֕ה שֶׁיֹּצָ֖א מִלִּפְנֵ֥י הַשַּׁלִּֽיט׃
CEI 2008 Qo10,5C'è un male che io ho osservato sotto il sole, uno sbaglio commesso da un sovrano:
AT ebraico 10,6 נִתַּ֣ן הַסֶּ֔כֶל בַּמְּרוֹמִ֖ים רַבִּ֑ים וַעֲשִׁירִ֖ים בַּשֵּׁ֥פֶל יֵשֵֽׁבוּ׃
CEI 2008 Qo10,6la stoltezza viene collocata in posti elevati e i ricchi siedono in basso.
AT ebraico 10,7 רָאִ֥יתִי עֲבָדִ֖ים עַל־סוּסִ֑ים וְשָׂרִ֛ים הֹלְכִ֥ים כַּעֲבָדִ֖ים עַל־הָאָֽרֶץ׃
CEI 2008 Qo10,7Ho visto schiavi andare a cavallo e prìncipi camminare a piedi, per terra, come schiavi.
AT ebraico 10,8 חֹפֵ֥ר גּוּמָּ֖ץ בּ֣וֹ יִפּ֑וֹל וּפֹרֵ֥ץ גָּדֵ֖ר יִשְּׁכֶ֥נּוּ נָחָֽשׁ׃
CEI 2008 Qo10,8Chi scava una fossa vi può cadere dentro
e chi abbatte un muro può essere morso da una serpe.
AT ebraico 10,9 מַסִּ֣יעַ אֲבָנִ֔ים יֵעָצֵ֖ב בָּהֶ֑ם בּוֹקֵ֥עַ עֵצִ֖ים יִסָּ֥כֶן בָּֽם׃
CEI 2008 Qo10,9Chi spacca pietre può farsi male
e chi taglia legna può correre pericoli.
AT ebraico 10,10 אִם־קֵהָ֣ה הַבַּרְזֶ֗ל וְהוּא֙ לֹא־פָנִ֣ים קִלְקַ֔ל וַחֲיָלִ֖ים יְגַבֵּ֑ר וְיִתְר֥וֹן הכשיר הַכְשֵׁ֖ר‪y‬ חָכְמָֽה׃
CEI 2008 Qo10,10Se il ferro si ottunde e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi: il guadagno sta nel saper usare la saggezza.
AT ebraico 10,11 אִם־יִשֹּׁ֥ךְ הַנָּחָ֖שׁ בְּלוֹא־לָ֑חַשׁ וְאֵ֣ין יִתְר֔וֹן לְבַ֖עַל הַלָּשֽׁוֹן׃
CEI 2008 Qo10,11Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è profitto per l'incantatore.
AT ebraico 10,12 דִּבְרֵ֥י פִי־חָכָ֖ם חֵ֑ן וְשִׂפְת֥וֹת כְּסִ֖יל תְּבַלְּעֶֽנּוּ׃
CEI 2008 Qo10,12Le parole del saggio procurano stima,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina:
AT ebraico 10,13 תְּחִלַּ֥ת דִּבְרֵי־פִ֖יהוּ סִכְל֑וּת וְאַחֲרִ֣ית פִּ֔יהוּ הוֹלֵל֖וּת רָעָֽה׃
CEI 2008 Qo10,13l'esordio del suo parlare è sciocchezza,
la fine del suo discorso pazzia funesta.
AT ebraico 10,14 וְהַסָּכָ֖ל יַרְבֶּ֣ה דְבָרִ֑ים לֹא־יֵדַ֤ע הָאָדָם֙ מַה־שֶׁיִּֽהְיֶ֔ה וַאֲשֶׁ֤ר יִֽהְיֶה֙ מֵֽאַחֲרָ֔יו מִ֖י יַגִּ֥יד לֽוֹ׃
CEI 2008 Qo10,14L'insensato moltiplica le parole, ma l'uomo non sa quello che accadrà: chi può indicargli ciò che avverrà dopo di lui?
AT ebraico 10,15 עֲמַ֥ל הַכְּסִילִ֖ים תְּיַגְּעֶ֑נּוּ אֲשֶׁ֥ר לֹֽא־יָדַ֖ע לָלֶ֥כֶת אֶל־עִֽיר׃
CEI 2008 Qo10,15Lo stolto si ammazza di fatica,
ma non sa neppure andare in città.
AT ebraico 10,16 אִֽי־לָ֣ךְ אֶ֔רֶץ שֶׁמַּלְכֵּ֖ךְ נָ֑עַר וְשָׂרַ֖יִךְ בַּבֹּ֥קֶר יֹאכֵֽלוּ׃
CEI 2008 QoPovero te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i tuoi prìncipi banchettano fin dal mattino!
10,16-20 Il potere e i suoi rischi
AT ebraico 10,17 אַשְׁרֵ֣יךְ אֶ֔רֶץ שֶׁמַּלְכֵּ֖ךְ בֶּן־חוֹרִ֑ים וְשָׂרַ֙יִךְ֙ בָּעֵ֣ת יֹאכֵ֔לוּ בִּגְבוּרָ֖ה וְלֹ֥א בַשְּׁתִֽי׃
CEI 2008 Qo10,17Fortunato te, o paese, che per re hai un uomo libero
e i tuoi prìncipi mangiano al tempo dovuto,
per rinfrancarsi e non per gozzovigliare.
AT ebraico 10,18 בַּעֲצַלְתַּ֖יִם יִמַּ֣ךְ הַמְּקָרֶ֑ה וּבְשִׁפְל֥וּת יָדַ֖יִם יִדְלֹ֥ף הַבָּֽיִת׃
CEI 2008 Qo10,18Per negligenza il soffitto crolla
e per l'inerzia delle mani piove in casa.
AT ebraico 10,19 לִשְׂחוֹק֙ עֹשִׂ֣ים לֶ֔חֶם וְיַ֖יִן יְשַׂמַּ֣ח חַיִּ֑ים וְהַכֶּ֖סֶף יַעֲנֶ֥ה אֶת־הַכֹּֽל׃
CEI 2008 Qo10,19Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita,
ma il denaro risponde a ogni esigenza.
AT ebraico 10,20 גַּ֣ם בְּמַדָּֽעֲךָ֗ מֶ֚לֶךְ אַל־תְּקַלֵּ֔ל וּבְחַדְרֵי֙ מִשְׁכָּ֣בְךָ֔ אַל־תְּקַלֵּ֖ל עָשִׁ֑יר כִּ֣י ע֤וֹף הַשָּׁמַ֙יִם֙ יוֹלִ֣יךְ אֶת־הַקּ֔וֹל וּבַ֥עַל הכנפים כְּנָפַ֖יִם יַגֵּ֥יד דָּבָֽר׃
CEI 2008 QoNon dire male del re neppure con il pensiero
e nella tua stanza da letto non dire male del potente,
perché un uccello del cielo potrebbe trasportare la tua voce
e un volatile riferire la tua parola.


10,20 un uccello del cielo: l’immagine dell’uccello propagatore di notizie appartiene alla sapienza popolare antica.