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AT ebraico - Antico Testamento - Altri scritti - Qoelet - 7

Qoelet

AT ebraico Torna al libro

CEI 1974

AT ebraico 7 ^7,1 ט֥וֹב שֵׁ֖ם מִשֶּׁ֣מֶן ט֑וֹב וְי֣וֹם הַמָּ֔וֶת מִיּ֖וֹם הִוָּלְדֽוֹ׃

CEI 1974 ^Qo^7,1 Un buon nome è preferibile all`unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita.

AT ebraico ^7,2 ט֞וֹב לָלֶ֣כֶת אֶל־בֵּֽית־אֵ֗בֶל מִלֶּ֙כֶת֙ אֶל־בֵּ֣ית מִשְׁתֶּ֔ה בַּאֲשֶׁ֕ר ה֖וּא ס֣וֹף כָּל־הָאָדָ֑ם וְהַחַ֖י יִתֵּ֥ן אֶל־לִבּֽוֹ׃

CEI 1974 ^Qo^7,2 E` meglio andare in una casa in pianto
che andare in una casa in festa;
perché quella è la fine d`ogni uomo
e chi vive ci rifletterà.

AT ebraico ^7,3 ט֥וֹב כַּ֖עַס מִשְּׂחֹ֑ק כִּֽי־בְרֹ֥עַ פָּנִ֖ים יִ֥יטַב לֵֽב׃

CEI 1974 ^Qo^7,3 E` preferibile la mestizia al riso,
perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.

AT ebraico ^7,4 לֵ֤ב חֲכָמִים֙ בְּבֵ֣ית אֵ֔בֶל וְלֵ֥ב כְּסִילִ֖ים בְּבֵ֥ית שִׂמְחָֽה׃

CEI 1974 ^Qo^7,4 Il cuore dei saggi è in una casa in lutto
e il cuore degli stolti in una casa in festa.

AT ebraico ^7,5 ט֕וֹב לִשְׁמֹ֖עַ גַּעֲרַ֣ת חָכָ֑ם מֵאִ֕ישׁ שֹׁמֵ֖עַ שִׁ֥יר כְּסִילִֽים׃

CEI 1974 ^Qo^7,5 Meglio ascoltare il rimprovero del saggio
che ascoltare il canto degli stolti:

AT ebraico ^7,6 כִּ֣י כְק֤וֹל הַסִּירִים֙ תַּ֣חַת הַסִּ֔יר כֵּ֖ן שְׂחֹ֣ק הַכְּסִ֑יל וְגַם־זֶ֖ה הָֽבֶל׃

CEI 1974 ^Qo^7,6 perché com`è il crepitio dei pruni sotto la pentola,
tale è il riso degli stolti.
Ma anche questo è vanità.

AT ebraico ^7,7 כִּ֥י הָעֹ֖שֶׁק יְהוֹלֵ֣ל חָכָ֑ם וִֽיאַבֵּ֥ד אֶת־לֵ֖ב מַתָּנָֽה׃

CEI 1974 ^Qo^7,7 Il mal tolto rende sciocco il saggio
e i regali corrompono il cuore.

AT ebraico ^7,8 ט֛וֹב אַחֲרִ֥ית דָּבָ֖ר מֵֽרֵאשִׁית֑וֹ ט֥וֹב אֶֽרֶךְ־ר֖וּחַ מִגְּבַהּ־רֽוּחַ׃

CEI 1974 ^Qo^7,8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia.

AT ebraico ^7,9 אַל־תְּבַהֵ֥ל בְּרֽוּחֲךָ֖ לִכְע֑וֹס כִּ֣י כַ֔עַס בְּחֵ֥יק כְּסִילִ֖ים יָנֽוּחַ׃

CEI 1974 ^Qo^7,9 Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l`ira alberga in seno agli stolti.

AT ebraico ^7,10 אַל־תֹּאמַר֙ מֶ֣ה הָיָ֔ה שֶׁ֤הַיָּמִים֙ הָרִ֣אשֹׁנִ֔ים הָי֥וּ טוֹבִ֖ים מֵאֵ֑לֶּה כִּ֛י לֹ֥א מֵחָכְמָ֖ה שָׁאַ֥לְתָּ עַל־זֶֽה׃

CEI 1974 ^Qo^7,10 Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza.

AT ebraico ^7,11 טוֹבָ֥ה חָכְמָ֖ה עִֽם־נַחֲלָ֑ה וְיֹתֵ֖ר לְרֹאֵ֥י הַשָּֽׁמֶשׁ׃

CEI 1974 ^Qo^7,11 E` buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole;

AT ebraico ^7,12 כִּ֛י בְּצֵ֥ל הַֽחָכְמָ֖ה בְּצֵ֣ל הַכָּ֑סֶף וְיִתְר֣וֹן דַּ֔עַת הַֽחָכְמָ֖ה תְּחַיֶּ֥ה בְעָלֶֽיהָ׃

CEI 1974 ^Qo^7,12 perché si sta all`ombra della saggezza come si sta all`ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede.

AT ebraico ^7,13 רְאֵ֖ה אֶת־מַעֲשֵׂ֣ה הָאֱלֹהִ֑ים כִּ֣י מִ֤י יוּכַל֙ לְתַקֵּ֔ן אֵ֖ת אֲשֶׁ֥ר עִוְּתֽוֹ׃

CEI 1974 ^Qo^7,13 Osserva l`opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo?

AT ebraico ^7,14 בְּי֤וֹם טוֹבָה֙ הֱיֵ֣ה בְט֔וֹב וּבְי֥וֹם רָעָ֖ה רְאֵ֑ה גַּ֣ם אֶת־זֶ֤ה לְעֻמַּת־זֶה֙ עָשָׂ֣ה הָֽאֱלֹהִ֔ים עַל־דִּבְרַ֗ת שֶׁלֹּ֨א יִמְצָ֧א הָֽאָדָ֛ם אַחֲרָ֖יו מְאֽוּמָה׃

CEI 1974 ^Qo^7,14 Nel giorno lieto stá allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l`uno quanto l`altro, perché l`uomo non trovi nulla da incolparlo".

AT ebraico ^7,15 אֶת־הַכֹּ֥ל רָאִ֖יתִי בִּימֵ֣י הֶבְלִ֑י יֵ֤שׁ צַדִּיק֙ אֹבֵ֣ד בְּצִדְק֔וֹ וְיֵ֣שׁ רָשָׁ֔ע מַאֲרִ֖יךְ בְּרָעָתֽוֹ׃

CEI 1974 ^Qo Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l`empio nonostante la sua iniquità.

7,15-19 Morale dell'equilibrio: evitare ogni eccesso, nel bene e nel male.

AT ebraico ^7,16 אַל־תְּהִ֤י צַדִּיק֙ הַרְבֵּ֔ה וְאַל־תִּתְחַכַּ֖ם יוֹתֵ֑ר לָ֖מָּה תִּשּׁוֹמֵֽם׃

CEI 1974 ^Qo^7,16 Non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura.
Perché vuoi rovinarti?

AT ebraico ^7,17 אַל־תִּרְשַׁ֥ע הַרְבֵּ֖ה וְאַל־תְּהִ֣י סָכָ֑ל לָ֥מָּה תָמ֖וּת בְּלֹ֥א עִתֶּֽךָ׃

CEI 1974 ^Qo^7,17 Non esser troppo malvagio
e non essere stolto.
Perché vuoi morire innanzi tempo?

AT ebraico ^7,18 ט֚וֹב אֲשֶׁ֣ר תֶּאֱחֹ֣ז בָּזֶ֔ה וְגַם־מִזֶּ֖ה אַל־תַּנַּ֣ח אֶת־יָדֶ֑ךָ כִּֽי־יְרֵ֥א אֱלֹהִ֖ים יֵצֵ֥א אֶת־כֻּלָּֽם׃

CEI 1974 ^Qo^7,18 E` bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose.
Valore della sapienza

AT ebraico ^7,19 הַֽחָכְמָ֖ה תָּעֹ֣ז לֶחָכָ֑ם מֵֽעֲשָׂרָה֙ שַׁלִּיטִ֔ים אֲשֶׁ֥ר הָי֖וּ בָּעִֽיר׃

CEI 1974 ^Qo^7,19 La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città.

AT ebraico ^7,20 כִּ֣י אָדָ֔ם אֵ֥ין צַדִּ֖יק בָּאָ֑רֶץ אֲשֶׁ֥ר יַעֲשֶׂה־טּ֖וֹב וְלֹ֥א יֶחֱטָֽא׃

CEI 1974 ^Qo^7,20 Non c`è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi.

AT ebraico ^7,21 גַּ֤ם לְכָל־הַדְּבָרִים֙ אֲשֶׁ֣ר יְדַבֵּ֔רוּ אַל־תִּתֵּ֖ן לִבֶּ֑ךָ אֲשֶׁ֥ר לֹֽא־תִשְׁמַ֥ע אֶֽת־עַבְדְּךָ֖ מְקַלְלֶֽךָ׃

CEI 1974 ^Qo^7,21 Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te,

AT ebraico ^7,22 כִּ֛י גַּם־פְּעָמִ֥ים רַבּ֖וֹת יָדַ֣ע לִבֶּ֑ךָ אֲשֶׁ֥ר גַּם־את אַתָּ֖ה קִלַּ֥לְתָּ אֲחֵרִֽים׃

CEI 1974 ^Qo^7,22 perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri.

AT ebraico ^7,23 כָּל־זֹ֖ה נִסִּ֣יתִי בַֽחָכְמָ֑ה אָמַ֣רְתִּי אֶחְכָּ֔מָה וְהִ֖יא רְחוֹקָ֥ה מִמֶּֽנִּי׃

CEI 1974 ^Qo^7,23 Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me!

AT ebraico ^7,24 רָח֖וֹק מַה־שֶּׁהָיָ֑ה וְעָמֹ֥ק ׀ עָמֹ֖ק מִ֥י יִמְצָאֶֽנּוּ׃

CEI 1974 ^Qo^7,24 Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere?

AT ebraico ^7,25 סַבּ֨וֹתִֽי אֲנִ֤י וְלִבִּי֙ לָדַ֣עַת וְלָת֔וּר וּבַקֵּ֥שׁ חָכְמָ֖ה וְחֶשְׁבּ֑וֹן וְלָדַ֙עַת֙ רֶ֣שַׁע כֶּ֔סֶל וְהַסִּכְל֖וּת הוֹלֵלֽוֹת׃

CEI 1974 ^Qo Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia.

7,25-28 La donna cattiva e adescatrice: cfr. Prv 5, 3-4.

AT ebraico ^7,26 וּמוֹצֶ֨א אֲנִ֜י מַ֣ר מִמָּ֗וֶת אֶת־הָֽאִשָּׁה֙ אֲשֶׁר־הִ֨יא מְצוֹדִ֧ים וַחֲרָמִ֛ים לִבָּ֖הּ אֲסוּרִ֣ים יָדֶ֑יהָ ט֞וֹב לִפְנֵ֤י הָאֱלֹהִים֙ יִמָּלֵ֣ט מִמֶּ֔נָּה וְחוֹטֵ֖א יִלָּ֥כֶד בָּֽהּ׃

CEI 1974 ^Qo^7,26 Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.

AT ebraico ^7,27 רְאֵה֙ זֶ֣ה מָצָ֔אתִי אָמְרָ֖ה קֹהֶ֑לֶת אַחַ֥ת לְאַחַ֖ת לִמְצֹ֥א חֶשְׁבּֽוֹן׃

CEI 1974 ^Qo^7,27 Vedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione.

AT ebraico ^7,28 אֲשֶׁ֛ר עוֹד־בִּקְשָׁ֥ה נַפְשִׁ֖י וְלֹ֣א מָצָ֑אתִי אָדָ֞ם אֶחָ֤ד מֵאֶ֙לֶף֙ מָצָ֔אתִי וְאִשָּׁ֥ה בְכָל־אֵ֖לֶּה לֹ֥א מָצָֽאתִי׃

CEI 1974 ^Qo^7,28 Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo:
Un uomo su mille l`ho trovato:
ma una donna fra tutte non l`ho trovata.

AT ebraico ^7,29 לְבַד֙ רְאֵה־זֶ֣ה מָצָ֔אתִי אֲשֶׁ֨ר עָשָׂ֧ה הָאֱלֹהִ֛ים אֶת־הָאָדָ֖ם יָשָׁ֑ר וְהֵ֥מָּה בִקְשׁ֖וּ חִשְּׁבֹנ֥וֹת רַבִּֽים׃

CEI 1974 ^Qo Vedi, solo questo ho trovato:
Dio ha fatto l`uomo retto,
ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.

7,29 Peccando, l'uomo è infedele a Dio.

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