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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Epistula Iacobi - 1

Epistula Iacobi

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Interconfessionale

Nova Vulgata 1 Iacobus, Dei et Domini Iesu Christi servus, duodecim tribubus, quae sunt in dispersione, salutem.
1 et Domini nostri
Interconfessionale GcIo, Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù *Cristo, saluto voi tutti che siete il popolo di Dio disperso per il mondo.
Rimandi
1,1 Giacomo cfr. At 15,13. — servo del Signore Gesù Cristo Rm 1,1; Fil 1,1; 2 Pt 1,1; Gd 1. — il Signore Gesù Cristo Gc 2,1; 5,14-15. — il popolo di Dio disperso At 15,23; 1 Pt 1,1.
Note al Testo
1,1 Per indicare il popolo di Dio il testo greco usa l’espressione le dodici tribù, che può riferirsi a tutti i cristiani oppure solo a quelli di origine ebraica (vedi Apocalisse 7,4). — disperso: vedi nota a 1 Pietro 1,1.
Nova Vulgata
1,2Omne gaudium existimate, fratres mei, cum in tentationibus variis incideritis,
Interconfessionale GcFratelli miei, quando dovete sopportare prove di ogni genere, rallegratevi.
Rimandi
1,2 come accogliere le prove Rm 5,3-5; Gc 1,12; 1 Pt 1,6.
Nova Vulgata 1,3scientes quod probatio fidei vestrae patientiam operatur;
Interconfessionale GcSapete infatti che se la vostra fede supera queste prove, voi diventerete forti.
Rimandi
1,3 un test per la fede 1 Pt 1,7. — prova e pazienza Gc 1,12; 5,11; cfr. Lc 8,13-15.
Nova Vulgata 1,4patientia autem opus perfectum habeat, ut sitis perfecti et integri, in nullo deficientes.
Interconfessionale GcAnzi, tendete a una fermezza sempre maggiore, così che voi siate perfetti e completi, sotto ogni aspetto.
Rimandi
1,4 perfetti Gc 1,17.25; 2,22; 3,2; cfr. Mt 5,48; 19,21.
Nova Vulgata
Si quis autem vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibus affluenter et non improperat, et dabitur ei.
5 indiget sapientiam
Interconfessionale GcSe qualcuno di voi non è saggio, chieda a Dio la saggezza, e Dio gliela darà; perché Dio dà a tutti volentieri e generosamente.
Rimandi
1,5 saggezza Gc 3,1-13. — chiedere la saggezza Prv 2,3-6; cfr. Gc 4,2-3. — semplicità Rm 12,8; 2 Cor 11,3; Col 3,22.
Nova Vulgata 1,6Postulet autem in fide nihil haesitans; qui enim haesitat, similis est fluctui maris, qui a vento movetur et circumfertur.
Interconfessionale GcMa bisogna chiedere con fiducia, senza dubitare. Chi dubita è come un’onda del mare mossa dal vento, sospinta qua e là.
Rimandi
1,6 chiedere con fiducia Mt 7,7; Mc 11,24.
Nova Vulgata 1,7Non ergo aestimet homo ille quod accipiat aliquid a Domino,
Nova Vulgata 1,8vir duplex animo, inconstans in omnibus viis suis.
Nova Vulgata
1,9Glorietur autem frater humilis in exaltatione sua,
Interconfessionale GcFratelli, se qualcuno di voi è povero, sia fiero del fatto che Dio lo onora.
Rimandi
1,9 se qualcuno è povero cfr. 1 Cor 1,26-29; 11,21-22; Gc 2,1-7; 5,1-6.
Nova Vulgata 1,10dives autem in humilitate sua, quoniam sicut flos feni transibit.
Interconfessionale GcSe invece uno è ricco, sia contento del fatto che Dio lo umilia. Il ricco infatti passa via come un fiore di campo.
Rimandi
1,10-11 il fiore che avvizzisce Sal 102,5.12; Is 40,6-8; 1 Pt 1,24.
Nova Vulgata 1,11Exortus est enim sol cum ardore et arefecit fenum, et flos eius decidit, et decor vultus eius deperiit; ita et dives in itineribus suis marcescet.
Interconfessionale Gc1,11Il sole si alza, il suo calore fa seccare l’erba; il fiore cade e la sua bellezza svanisce. Così anche il ricco cadrà con le sue imprese.
Nova Vulgata 1,12Beatus vir, qui suffert tentationem, quia, cum probatus fuerit, accipiet coronam vitae, quam repromisit Deus diligentibus se.
Interconfessionale GcBeato l’uomo che resiste alle tentazioni: dopo aver superato la prova, egli riceverà in dono quella vita eterna che Dio ha promesso a coloro che lo amano.
Rimandi
1,12 Beato Mt 5,3+; Lc 6,20; 12,37-38; cfr. Gc 1,25; 5,11. — il dono della vita eterna 1 Cor 9,25+.
Note al Testo
1,12 in dono quella vita eterna: è il senso dell’espressione greca: la corona della vita eterna (vedi nota a 1 Corinzi 9,25).
Nova Vulgata
Nemo, cum tentatur, dicat: “ A Deo tentor ”; Deus enim non tentatur malis, ipse autem neminem tentat.
13 dicat quoniam | Deus enim intemptator malorum est
Interconfessionale GcMa se uno è assalito dalle tentazioni, non deve dire: «È Dio che mi tenta»: perché Dio non può essere tentato dal male ed egli non tenta nessuno.
Rimandi
1,13 Dio non tenta Sir 15,11-13.
Nova Vulgata 1,14Unusquisque vero tentatur a concupiscentia sua abstractus et illectus;
Interconfessionale GcIn realtà ognuno è tentato dal proprio desiderio cattivo, che prima lo attira e poi lo prende in trappola.
Rimandi
1,14 desiderio cattivo Rm 7,7-8; 1 Gv 2,16-17.
Nova Vulgata 1,15dein concupiscentia, cum conceperit, parit peccatum, peccatum vero, cum consummatum fuerit, generat mortem.
Interconfessionale GcQuesto desiderio fa nascere il peccato, e il peccato, quando ha preso campo, porta la morte.
Rimandi
1,15 peccato Gc 2,9; 4,17; 5,15-16.e morte Gc 5,20; cfr. Rm 5,12; 6,23; 7,13.
Nova Vulgata
Nolite errare, fratres mei dilectissimi.
16 Nolite itaque errare
Interconfessionale Gc1,16Non lasciatevi ingannare, fratelli carissimi:
Nova Vulgata 1,17Omne datum optimum et omne donum perfectum de sursum est, descendens a Patre luminum, apud quem non est transmutatio nec vicissitudinis obumbratio.
Interconfessionale Gctutto ciò che abbiamo di buono e di perfetto viene dall’alto: è un dono di Dio, creatore delle luci celesti. E Dio non cambia e non produce tenebre.
Rimandi
1,17 tutto ciò che abbiamo di buono viene dall’alto Mt 7,11. — da Dio Gc 1,27; 3,9. — creatore delle luci celesti cfr. 1 Gv 1,5.
Nova Vulgata Voluntarie genuit nos verbo veritatis, ut simus primitiae quaedam creaturae eius.
18 ut simus initium aliquod creaturae eius
Interconfessionale GcEgli ha voluto darci la vita e ci ha fatti esistere per mezzo della sua parola che annunzia la verità: egli ha voluto così che noi fossimo come le primizie di tutte le sue creature.
Rimandi
1,18 Dio ha voluto darci la vita Gv 1,13. — per mezzo della parola che annunzia la verità 1 Pt 1,23-25; cfr. Ef 1,13; Col 1,5; 2 Tm 2,15; Gc 3,14; 5,19.
Nova Vulgata
1,19Scitis, fratres mei dilecti. Sit autem omnis homo velox ad audiendum, tardus autem ad loquendum et tardus ad iram;
Interconfessionale GcRicordate una cosa, fratelli carissimi: ognuno deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e lento a lasciarsi prendere dalla collera.
Rimandi
1,19 pronto ad ascoltare, lento a parlare Sir 5,11. — lento a lasciarsi prendere dalla collera Qo 7,9; cfr. Es 34,6.
Note al Testo
1,19 Ricordate una cosa: oppure: Lo sapete.
Nova Vulgata 1,20ira enim viri iustitiam Dei non operatur.
Interconfessionale GcChi è in collera non può compiere ciò che è giusto secondo Dio.
Rimandi
1,20 giusto secondo Dio Gc 2,21-25; 3,18; 5,16; cfr. Mt 5,6.10.20; 6,33.
Nova Vulgata 1,21Propter quod abicientes omnem immunditiam et abundantiam malitiae, in mansuetudine suscipite insitum verbum, quod potest salvare animas vestras.
Interconfessionale GcPerciò liberatevi da tutto ciò che è sporco e cattivo. Siate pronti ad accogliere quella parola che Dio fa crescere nel vostro cuore e che ha il potere di portarvi alla salvezza.
Rimandi
1,21 liberatevi da tutto ciò che è sporco Ef 4,22.25; Col 3,8; 1 Pt 2,1; cfr. Rm 13,12; Eb 12,1.
Nova Vulgata 1,22Estote autem factores verbi et non auditores tantum fallentes vosmetipsos. 
Interconfessionale GcNon ingannate voi stessi: non accontentatevi di ascoltare la *parola di Dio; mettetela anche in pratica!
Rimandi
1,22 mettete in pratica la parola Mt 7,24; Rm 2,13.
Nova Vulgata 1,23Quia si quis auditor est verbi et non factor, hic comparabitur viro consideranti vultum nativitatis suae in speculo;
Interconfessionale Gc1,23Chi ascolta la parola ma non la mette in pratica è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com’è,
Nova Vulgata 1,24consideravit enim se et abiit, et statim oblitus est qualis fuerit.
Interconfessionale Gc1,24ma poi se ne va e subito dimentica com’era.
Nova Vulgata 1,25Qui autem perspexerit in lege perfecta libertatis et permanserit, non auditor obliviosus factus sed factor operis, hic beatus in facto suo erit.
Interconfessionale GcC’è invece chi esamina attentamente e osserva con fedeltà la legge perfetta di Dio, la quale ci porta alla libertà. Costui non si accontenta di ascoltare la parola di Dio per poi dimenticarla, ma la mette in pratica: per questo egli sarà beato in tutto quel che fa.
Rimandi
1,25 la Legge che porta alla libertà Rm 8,2; Gal 6,2; Gc 2,12; 1 Pt 2,16. — la mette in pratica cfr. Gc 2,14. — chi mette in pratica la parola sarà beato Gv 13,17.
Nova Vulgata
Si quis putat se religiosum esse non freno circumducens linguam suam sed seducens cor suum, huius vana est religio.
26 Si quis autem | non refrenans linguam suam
Interconfessionale GcSe uno crede di essere religioso, ma poi non sa frenare la propria lingua, è un illuso: la sua religione non vale niente.
Rimandi
1,26 frenare la propria lingua Sal 34,14; 39,2; 141,3.
Nova Vulgata 1,27Religio munda et immaculata apud Deum et Patrem haec est: visitare pupillos et viduas in tribulatione eorum, immaculatum se custodire ab hoc saeculo.
Interconfessionale GcQuesta è la religione che Dio Padre considera pura e genuina: prendersi cura degli orfani e delle vedove che sono nella sofferenza, e non lasciarsi sporcare da questo mondo.
Rimandi
1,27 religione pura e genuina Is 1,11-17.23; Ger 5,28; Ez 22,7; Zc 7,10. — non lasciarsi sporcare da questo mondo cfr. Gc 4,4.