CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Maccabei - 15
1 Maccabei
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Interconfessionale
CEI 2008
15
Antioco, figlio del re Demetrio, inviò lettere dalle isole del mare a Simone, sacerdote ed etnarca dei Giudei, e a tutta la nazione;
Interconfessionale
1MacAntioco, figlio del re Demetrio, dalle isole del mare mandò una lettera a Simone, sacerdote e capo degli Ebrei, e a tutto il popolo.
Note al Testo
15,1
Antioco VII Sidete regnò dal 138 al 129 a.C.; si trovava nell’isola di Rodi quando suo fratello Demetrio II fu fatto prigioniero dai Parti (vedi 14,1-3).
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15,2il loro contenuto era del seguente tenore:
"Il re Antioco a Simone, grande sacerdote ed etnarca, e al popolo dei Giudei, salute!
"Il re Antioco a Simone, grande sacerdote ed etnarca, e al popolo dei Giudei, salute!
Interconfessionale
1Mac15,2La lettera diceva:
«Il re Antioco saluta il sommo sacerdote Simone, capo del popolo, e tutti gli Ebrei!
«Il re Antioco saluta il sommo sacerdote Simone, capo del popolo, e tutti gli Ebrei!
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15,3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra.
Interconfessionale
1Mac15,3Siccome alcuni traditori si sono impadroniti del regno dei miei padri, io voglio riconquistarlo e ricostruirlo come era prima. Per questo ho radunato truppe in gran numero e ho allestito una flotta da guerra.
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15,4È mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno.
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1Mac15,4Sbarcherò nella regione e mi vendicherò di quelli che hanno devastato il mio paese e distrutto molte città del mio regno.
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15,5Ora ti confermo tutte le esenzioni, che ti hanno concesso i re miei predecessori, e tutte le altre dispense dai doni.
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Ti concedo di battere moneta propria con corso legale al tuo paese.
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1Mac15,6Ti concedo il privilegio di coniare moneta in proprio, per uso della tua regione.
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15,7Gerusalemme e il suo santuario siano liberi; tutti gli armamenti, che hai preparato, e le fortezze che hai costruito e occupi, restino in tuo possesso.
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1Mac15,7Gerusalemme e il suo tempio siano liberi. Tutte le armi che ti sei fabbricato e le fortezze che hai costruite e occupi, rimangano in tua proprietà.
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15,9Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, la tua nazione e il tempio con grandi onori, così da rendere manifesta la vostra gloria in tutta la terra".
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1Mac15,9E quando avrò riconquistato il mio regno concederò a te, al tuo popolo e al tempio grandi onori. Così tutti sapranno che siete un popolo grande».
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Nell'anno centosettantaquattro Antioco partì per la terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, di modo che pochi rimasero con Trifone.
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1MacNell’anno 174 Antioco partì per ∆la terra dei suoi padri. Tutte le truppe si unirono a lui: solo pochi restarono con ∆Trifone.
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Antioco si diede ad inseguirlo e quello, fuggendo, giunse fino a Dora sul mare,
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1MacAntioco lo inseguì e Trifone dovette fuggire fino alla città di Dora, sulla riva del mare.
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1Mac15,12Trifone si rese conto che lo aspettavano tempi difficili, perché le truppe lo avevano abbandonato.
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15,13Antioco pose il campo contro Dora, avendo con sé centoventimila armati e ottomila cavalieri.
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1Mac15,13Antioco allora pose l’accampamento presso Dora, con centoventimila fanti e ottomila cavalieri.
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15,14Egli circondò la città, mentre le navi attaccavano dal mare; fece pressione contro la città dalla terra e dal mare, non lasciando più entrare né uscire alcuno.
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1Mac15,14Assediò la città mentre le navi la attaccavano dal mare. In questo modo egli premeva sulla città sia dalla terra che dal mare: nessuno poteva più uscire o entrare.
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15,15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suoi compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
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"Lucio, console dei Romani, al re Tolomeo, salute!
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1Mac«Lucio, console dei Romani, saluta ∆il re Tolomeo!
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15,17Gli ambasciatori dei Giudei sono giunti a noi come nostri amici e alleati, per rinnovare l'antica amicizia e alleanza, inviati da Simone, sommo sacerdote, e dal popolo dei Giudei.
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1Mac15,17Gli ambasciatori degli Ebrei sono venuti da noi come nostri amici e alleati. Li ha mandati il sommo sacerdote Simone, d’accordo con il popolo ebreo, per rinnovare l’antica amicizia e alleanza.
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15,19Ci è sembrato bene perciò scrivere ai re dei vari paesi, perché non facciano loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né combattano insieme a chi entri in guerra con loro.
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1Mac15,19Perciò abbiamo deciso di scrivere ai re delle varie regioni per ordinare loro di non dare fastidi agli Ebrei e di non combattere contro di loro, contro le loro città e l’intera regione, e di non allearsi con i loro nemici.
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15,21Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, sommo sacerdote, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge".
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1Mac15,21Perciò se alcuni Ebrei traditori cercano rifugio nel vostro paese consegnateli al sommo sacerdote Simone perché li punisca secondo la loro legge».
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Uguali espressioni scrissero al re Demetrio, ad Àttalo, ad Ariarate e Arsace
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1MacI Romani inviarono questo messaggio anche al re Demetrio, ad ∆Àttalo, ad ∆Ariarate e ad ∆Arsace.
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15,23e a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Panfìlia, alla Licia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Fasèlide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gòrtina, a Cnido, a Cipro e a Cirene.
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1MacLo stesso fecero con tutte le regioni: con Sampsame e Sparta, Delo e Mindo, Sicione e la Caria, Samo e la Panfilia, la Licia e Alicarnasso, Rodi e Fasèlide, Coo e Side, Arado e Gòrtina, Cnido, Cipro e Cirène.
Note al Testo
15,23
Questa lista, anche se senza ordine apparente, riflette bene lo stato politico del Mediterraneo orientale nel secondo secolo a.C.: alcuni grandi regni (Caria e Licia) e numerose isole o città, alcune indipendenti, altre soggette a regni come l’Egitto (l’isola di Cipro e Cirène), il Ponto (Sampsame sul Mar Nero) o Pergamo (Mindo), ma i legami non erano sempre molto chiari. Alcune di queste città o regioni ospitavano colonie ebraiche (vedi v. 19).
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1Mac15,24Una copia di questa lettera i Romani inviarono anche al sommo sacerdote Simone.
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15,25Il re Antioco, dunque, teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; così aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare.
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1MacIl re Antioco stava dunque accampato nei pressi di Dora e attaccava senza tregua la città con macchine da guerra. Trifone si trovò circondato e per questo non poteva comunicare con l’esterno.
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15,26Simone gli inviò duemila uomini scelti, per combattere al suo fianco, oltre ad argento, oro e molti equipaggiamenti.
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1Mac15,26Simone allora mandò duemila soldati scelti in aiuto ad Antioco. Gli fece anche avere argento, oro e altro materiale importante.
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15,27Ma Antioco non volle accettare nulla, anzi ritirò quanto aveva prima concesso a Simone e si mostrò ostile con lui.
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1Mac15,27Il re però non volle accettarli, anzi revocò tutte le concessioni che prima aveva fatto e diventò nemico di Simone.
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15,28Poi gli inviò Atenòbio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: "Voi occupate Giaffa, Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme, tutte città del mio regno.
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1Mac15,28Mandò a Simone Atenòbio, uno dei suoi amici, per trattare con lui in questi termini: «Voi avete occupato Giaffa, Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme, città del mio regno.
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15,29Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte località nel mio regno.
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1Mac15,29Avete devastato questi territori, avete fatto molti danni alla regione. Vi siete impadroniti di molte altre località del mio regno.
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15,30Ora, perciò, consegnate le città che avete occupato, insieme con i tributi delle località di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea,
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1Mac15,30Ora, restituitemi le città che vi siete prese e le tasse che avete riscosso nelle città e oltre i confini della Giudea.
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oppure dateci in cambio cinquecento talenti d'argento e, in compenso dei danni arrecati e dei tributi delle città, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo e vi muoveremo guerra".
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1MacOppure datemi in cambio centosettanta quintali d’argento. In aggiunta per i danni di guerra e per le tasse delle città, datemene altri centosettanta quintali. Altrimenti verrò a farvi guerra».
Note al Testo
15,31
Antioco ritratta qui quel che aveva promesso poco tempo prima (vedi v. 8); ma questa esigenza corrisponde al dettato di suo padre, Demetrio II, che aveva esentato soltanto Gerusalemme (vedi 13,39).
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15,32Atenòbio, l'amico del re, si recò a Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto e ne rimase meravigliato. Gli riferì le parole del re,
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1Mac15,32Atenòbio, amico del re, venne dunque a Gerusalemme. Vide la gloria di Simone, i vasi preziosi d’oro e d’argento e tanto fasto che ne restò meravigliato. Riferì a Simone le parole del re.
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15,33ma Simone gli rispose: "Non abbiamo occupato terra straniera né ci siamo impossessati di beni altrui, ma dell'eredità dei nostri padri, che fu occupata un tempo dai nostri nemici senza alcun diritto.
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1Mac15,33Simone gli rispose: «Noi non abbiamo occupato terre d’altri e non abbiamo preso la roba d’altri. Viviamo nella terra che ci hanno lasciato i nostri antenati e che in passato i nostri nemici hanno ingiustamente occupato.
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1Mac15,34Perciò, appena ne abbiamo avuta l’occasione, ci siamo ripresi quello che i nostri antenati ci hanno lasciato.
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15,35Quanto a Giaffa e a Ghezer, che tu reclami, esse causavano un grave danno tra il popolo e nella nostra regione: per esse vi daremo cento talenti".
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1Mac15,35Per le città di Giaffa e di Ghezer, che tu reclami, siamo disposti a darti trentacinque quintali d’argento. Sappi però che esse hanno causato grossi danni al mio popolo e al nostro paese».
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15,36Atenòbio non rispose nulla, ma indispettito tornò presso il re, al quale riferì quelle parole, la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò grandemente.
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1Mac15,36Atenòbio non disse una sola parola. Tornò adirato dal re Antioco e gli riferì il discorso che aveva sentito. Gli parlò anche della gloria di Simone e di tutto quello che aveva visto. Il re andò su tutte le furie.
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Trifone intanto, salito su una nave, fuggì a Ortosìa.
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15,38Il re allora nominò Cendebeo primo stratega della zona litoranea e mise al suo comando forze di fanteria e cavalleria.
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1Mac15,38Allora il re Antioco nominò Cendebeo comandante generale della zona costiera e gli affidò un esercito di fanti e di cavalieri.
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Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzandone le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto continuò la caccia a Trifone.
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1MacGli comandò di porre l’accampamento ai confini della Giudea, di ricostruire la città di Cedron e di rafforzarne le porte, e di attaccare il popolo. Antioco intanto si lanciò ∆all’inseguimento di Trifone.
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15,40Cendebeo si recò a Iàmnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a fare prigionieri tra il popolo e a metterli a morte.
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1Mac15,40Cendebeo giunse nella città di Iàmnia e cominciò a provocare gli Ebrei. Invase la Giudea e tra il popolo fece alcuni prigionieri, altri li uccise.
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15,41Ricostruì Cedron e vi dispose la cavalleria e le truppe, perché potessero uscire e battere le strade della Giudea, come gli aveva ordinato il re.
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1Mac15,41Ricostruì la città di Cedron e vi lasciò un reparto di cavalleria e uno di fanteria. Dovevano fare incursioni in tutta la Giudea, come il re aveva ordinato.