CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Qoelet - 9
Qoelet
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CEI 2008
9
A tutto questo mi sono dedicato, ed ecco tutto ciò che ho verificato: i giusti e i sapienti e le loro fatiche sono nelle mani di Dio, anche l'amore e l'odio; l'uomo non conosce nulla di ciò che gli sta di fronte.
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9,2Vi è una sorte unica per tutti:
per il giusto e per il malvagio,
per il puro e per l'impuro,
per chi offre sacrifici e per chi non li offre,
per chi è buono e per chi è cattivo,
per chi giura e per chi teme di giurare.
per il giusto e per il malvagio,
per il puro e per l'impuro,
per chi offre sacrifici e per chi non li offre,
per chi è buono e per chi è cattivo,
per chi giura e per chi teme di giurare.
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9,3Questo è il male in tutto ciò che accade sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e per di più il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza dimora in loro mentre sono in vita. Poi se ne vanno fra i morti.
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Qo9,3Per tutti c’è uno stesso destino.
È questo è il guaio peggiore
della nostra vita.
Per di più, il cuore degli uomini
è pieno di malizia.
Durante la vita si fanno follie,
tanto, poi… si deve morire!
È questo è il guaio peggiore
della nostra vita.
Per di più, il cuore degli uomini
è pieno di malizia.
Durante la vita si fanno follie,
tanto, poi… si deve morire!
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I vivi sanno che devono morire, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, è svanito il loro ricordo.
9,5
i morti non sanno nulla: come il libro di Giobbe e come molti salmi, anche il libro di Qoèlet testimonia la concezione di una esistenza al di là della morte, ma una esistenza di ombre, prive di vita e di ricordi. Vedi Gb 3,17 e nota.
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Qo9,5I vivi sanno che devono morire.
Ma i morti non sanno proprio niente,
non ricevono nessuna ricompensa
perché sono dimenticati da tutti.
Ma i morti non sanno proprio niente,
non ricevono nessuna ricompensa
perché sono dimenticati da tutti.
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9,6Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole.
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Qo9,6L’amore, l’odio e le passioni umane
finiscono con la morte.
I morti non parteciperanno più
a quello che si fa in questo mondo.
finiscono con la morte.
I morti non parteciperanno più
a quello che si fa in questo mondo.
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Qo9,8Porta sempre i vestiti delle feste,
il profumo non manchi mai sul tuo capo.
il profumo non manchi mai sul tuo capo.
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9,9Godi la vita con la donna che ami per tutti i giorni della tua fugace esistenza che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua parte nella vita e nelle fatiche che sopporti sotto il sole.
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9,10Tutto ciò che la tua mano è in grado di fare, fallo con tutta la tua forza, perché non ci sarà né attività né calcolo né scienza né sapienza nel regno dei morti, dove stai per andare.
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Qo9,10Cerca di compiere con molto impegno
quel che riesci a fare quaggiù.
Perché nell’aldilà, dove andrai,
non si lavora e non si fanno progetti,
non c’è né scienza né sapienza.
quel che riesci a fare quaggiù.
Perché nell’aldilà, dove andrai,
non si lavora e non si fanno progetti,
non c’è né scienza né sapienza.
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Tornai a considerare un'altra cosa sotto il sole: che non è degli agili la corsa né dei forti la guerra, e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza, e nemmeno degli intelligenti riscuotere stima, perché il tempo e il caso raggiungono tutti.
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Qo9,11Un’altra cosa ho visto in questo mondo:
in una corsa non vince sempre il più veloce,
in una battaglia non vince sempre il più forte.
Non sempre i più sapienti hanno pane
né i più intelligenti sono ricchi.
Quelli che fanno carriera
non sono sempre i più capaci.
Può sempre capitare un imprevisto e una sfortuna.
in una corsa non vince sempre il più veloce,
in una battaglia non vince sempre il più forte.
Non sempre i più sapienti hanno pane
né i più intelligenti sono ricchi.
Quelli che fanno carriera
non sono sempre i più capaci.
Può sempre capitare un imprevisto e una sfortuna.
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9,12Infatti l'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui.
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Anche quest'altro esempio di sapienza ho visto sotto il sole e mi parve assai grave:
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9,14c'era una piccola città con pochi abitanti. Un grande re si mosse contro di essa, l'assediò e costruì contro di essa grandi fortificazioni.
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Qo9,14C’era una piccola città con pochi abitanti.
Un prepotente l’attaccò e l’assediò
con grandi mezzi d’assalto.
Un prepotente l’attaccò e l’assediò
con grandi mezzi d’assalto.
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9,15Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero.
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QoIn quella città c’era un uomo,
povero ma intelligente ed abile.
Con la sua astuzia avrebbe potuto salvare la città:
ma nessuno pensò a lui.
povero ma intelligente ed abile.
Con la sua astuzia avrebbe potuto salvare la città:
ma nessuno pensò a lui.
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9,16Allora io dico:
"È meglio la sapienza che la forza,
ma la sapienza del povero è disprezzata
e le sue parole non sono ascoltate".
"È meglio la sapienza che la forza,
ma la sapienza del povero è disprezzata
e le sue parole non sono ascoltate".
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Qo9,17Meglio ascoltare nella calma
le parole dei sapienti
che le urla di un capo
in una banda di sciocchi.
le parole dei sapienti
che le urla di un capo
in una banda di sciocchi.
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9,18Vale più la sapienza che le armi da guerra,
ma un solo errore può distruggere un bene immenso.
ma un solo errore può distruggere un bene immenso.
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Qo9,18Vale più la sapienza che le armi da guerra.
Ma basta una sciocchezza
per rovinare tutto.
Ma basta una sciocchezza
per rovinare tutto.