CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Giudici - 9
Giudici
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Interconfessionale
CEI 2008
9
9,1 Ora Abimèlec, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse a loro e a tutta la parentela di sua madre:
Interconfessionale
GdcAbimèlec, figlio di Gedeone, andò a Sichem, dove viveva la famiglia di sua madre, e suggerì a tutti i suoi parenti
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Note al Testo
9,1
In tutto il racconto su Abimèlec non c’è nessuna traccia che egli sia stato scelto da Dio (vedi invece 2,16; 3,9.10.15; 6,14; 11,29; 13,25; 14,4); manca l’affermazione che egli è giudice (vedi invece 2,16; 3,10; 4,4; 10,2; 12,8.11.14; 16,31) e non si dice che egli liberò Israele (3,31). Abimèlec non è perciò un giudice.
CEI 2008
9,2"Riferite a tutti i signori di Sichem: "È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono delle vostre ossa e della vostra carne"".
Interconfessionale
Gdcdi fare ai ricchi proprietari della città questa proposta: «Che cosa sarebbe meglio per voi? Avere come capi i settanta figli di Gedeone o averne uno solo? Ricordatevi che ∆io sono del vostro stesso sangue».
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9,3I fratelli di sua madre riferirono a suo riguardo a tutti i signori di Sichem tutte quelle parole e il loro cuore si piegò a favore di Abimèlec, perché dicevano: "È nostro fratello".
Interconfessionale
Gdc9,3I familiari di sua madre riferirono quelle parole ai proprietari di Sichem. Essi decisero di mettersi dalla parte di Abimèlec, perché, dicevano, era loro fratello.
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9,4Gli diedero settanta sicli d'argento, presi dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlec assoldò uomini sfaccendati e avventurieri che lo seguirono.
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9,5Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto.
Interconfessionale
GdcAndò a Ofra, nella casa di suo padre, e massacrò i settanta figli di Gedeone tutti sulla stessa pietra. Di essi si salvò solo il più piccolo, Iotam, che si era nascosto.
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9,6Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.
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GdcTutti i proprietari di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e si recarono alla Quercia della Stele che si trova in città. Là proclamarono re Abimèlec.
CEI 2008
9,7Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!
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GdcQuando Iotam venne a saperlo, salì sulla cima del monte Garizìm e gridò verso di loro:
«Ascoltatemi, o proprietari di Sichem,
e Dio ascolterà voi.
«Ascoltatemi, o proprietari di Sichem,
e Dio ascolterà voi.
CEI 2008
Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
"Regna su di noi".
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
"Regna su di noi".
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GdcUn giorno gli alberi decisero di scegliersi un re.
Andarono dall’ulivo e gli chiesero:
“Vuoi essere il nostro re?”.
Andarono dall’ulivo e gli chiesero:
“Vuoi essere il nostro re?”.
CEI 2008
9,9Rispose loro l'ulivo:
"Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
"Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
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GdcMa l’ulivo rispose:
“Dovrei smettere di produrre l’olio
con il quale si onorano gli dèi e gli uomini,
per fare il re degli alberi?”.
“Dovrei smettere di produrre l’olio
con il quale si onorano gli dèi e gli uomini,
per fare il re degli alberi?”.
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Gdc9,10Gli alberi si rivolsero al fico.
Gli chiesero: “Vuoi essere il nostro re?”.
Gli chiesero: “Vuoi essere il nostro re?”.
CEI 2008
9,11Rispose loro il fico:
"Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
"Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
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Gdc9,11Ma il fico rispose:
“Dovrei smettere di dare i miei frutti
dolci e gustosi,
per fare il re degli alberi?”.
“Dovrei smettere di dare i miei frutti
dolci e gustosi,
per fare il re degli alberi?”.
CEI 2008
9,13Rispose loro la vite:
"Rinuncerò al mio mosto,
che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
"Rinuncerò al mio mosto,
che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
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GdcMa la vite rispose:
“Dovrei smettere di produrre il vino,
che dà gioia agli dèi e agli uomini,
per fare il re degli alberi?”.
“Dovrei smettere di produrre il vino,
che dà gioia agli dèi e agli uomini,
per fare il re degli alberi?”.
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Gdc9,14Infine gli alberi tutti insieme dissero a un
cespuglio di spine:
“Coraggio! Sii tu il nostro re!”.
cespuglio di spine:
“Coraggio! Sii tu il nostro re!”.
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9,15Rispose il rovo agli alberi:
"Se davvero mi ungete re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano".
"Se davvero mi ungete re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano".
Interconfessionale
Gdc9,15Il cespuglio rispose:
“Se davvero volete farmi re,
venite, riparatevi alla mia ombra!
Ma se non siete sinceri, dal mio cespuglio
uscirà un fuoco
che brucerà anche i maestosi cedri
del Libano!”».
“Se davvero volete farmi re,
venite, riparatevi alla mia ombra!
Ma se non siete sinceri, dal mio cespuglio
uscirà un fuoco
che brucerà anche i maestosi cedri
del Libano!”».
CEI 2008
9,16Voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlec, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni.
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Gdc9,16Poi, Iotam continuò: «Ora voi avete fatto re Abimèlec. Siete stati onesti e leali? Avete rispettato la memoria di mio padre Gedeone? Avete trattato la sua famiglia come egli meritava per quello che ha fatto?
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9,17Mio padre, infatti, ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la sua vita e vi ha liberati dalle mani di Madian.
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GdcMio padre ha combattuto per voi e ha rischiato la vita per salvarvi dai Madianiti.
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9,18Voi invece siete insorti oggi contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlec, figlio di una sua schiava, perché è vostro fratello.
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Gdc9,18Oggi vi siete ribellati contro la famiglia di mio padre, avete ucciso i suoi figli, tutti e settanta su una sola pietra. E Abimèlec, figlio della serva di mio padre, lo avete fatto re solo perché è vostro parente.
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9,19Se dunque avete operato oggi con lealtà e onestà verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlec ed egli si goda voi!
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Gdc9,19Ebbene, se quello che avete fatto oggi è onesto e leale nei confronti di Gedeone e della sua famiglia, allora vi auguro che siate contenti di Abimèlec, e che Abimèlec sia contento di voi.
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9,20Ma se non è così, esca da Abimèlec un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlec!".
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9,21Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beèr, lontano da Abimèlec, suo fratello.
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Gdc9,21Poi, Iotan corse via: andò a vivere a Beèr, lontano da suo fratello Abimèlec.
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9,23Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlec e i signori di Sichem, e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlec.
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GdcPoi Dio fece diventare nemici Abimèlec e i proprietari di Sichem. Essi si ribellarono contro di lui.
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9,24Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlec, loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato man forte per uccidere i suoi fratelli.
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9,25I signori di Sichem tesero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlec fu informato della cosa.
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GdcI proprietari di Sichem mandarono alcuni uomini sulle cime delle montagne per tendere imboscate a danno di Abimèlec. Essi rapinavano tutti quelli che passavano per quella strada. Abimèlec venne a saperlo.
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9,26Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero in lui la loro fiducia.
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Gdc9,26Nel frattempo un certo Gaal, figlio di Ebed, era venuto a Sichem con i suoi fratelli e aveva conquistato la fiducia dei proprietari del luogo.
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9,27Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlec.
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Gdc9,27Una volta andarono nelle loro vigne, vendemmiarono e pigiarono l’uva. Poi organizzarono una festa: si recarono al tempio del loro dio, si misero a mangiare e a bere e finirono per parlar male di Abimèlec.
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9,28Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlec e che cosa è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi?
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GdcGaal, figlio di Ebed, disse: «Che cosa c’entra Abimèlec con Sichem? Chi è poi Abimèlec? È solo il figlio di Gedeone! E chi è mai Zebul? È soltanto uno che prende ordini da lui! Perché dovete stare sottomessi a lui? Siate invece fedeli a Camor, il fondatore della nostra città!
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9,29Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlec e direi: "Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo"".
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Gdc9,29Se fossi io il capo di questa città, scaccerei subito Abimèlec. Anzi gli direi di rafforzare le sue truppe e di prepararsi a combattere».
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9,30Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira
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Gdc9,30Zebul, il comandante della città, venne a sapere quello che aveva detto Gaal, figlio di Ebed, e andò su tutte le furie.
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9,31e mandò in segreto messaggeri ad Abimèlec per dirgli: "Ecco, Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te.
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Gdc9,31Di nascosto, mandò messaggeri a dire ad Abimèlec: «Gaal è venuto a Sichem con i suoi fratelli e incita la città a ribellarsi contro di te.
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9,32Àlzati dunque di notte con la gente che hai con te e prepara un agguato nella campagna.
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9,33Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che riterrai opportuno".
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Gdc9,33Domattina alzatevi al levar del sole e preparatevi ad attaccare la città. Quando Gaal e i suoi uomini usciranno per marciare contro di te, tu potrai prenderli di sorpresa e li tratterai come si meritano».
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9,34Abimèlec e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere.
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Gdc9,34Quella stessa notte Abimèlec partì con i suoi uomini. Vicino a Sichem si divisero in quattro gruppi e si nascosero.
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9,35Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlec uscì dall'agguato con la gente che aveva.
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Gdc9,35Il mattino seguente, quando Gaal, figlio di Ebed, uscì dalla porta della città, Abimèlec e le sue truppe saltarono fuori dai nascondigli.
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9,36Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini".
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Gdc9,36Gaal li vide e disse a Zebul:
— Guarda: c’è della gente che scende dall’alto delle montagne.
Zebul gli rispose:
— Non sono persone. Sono solo ombre delle montagne.
— Guarda: c’è della gente che scende dall’alto delle montagne.
Zebul gli rispose:
— Non sono persone. Sono solo ombre delle montagne.
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Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi".
9,37
ombelico della terra: forse un poggio su uno dei monti intorno a Sichem; viene considerato il luogo dove la terra si congiunge al cielo e diventa il centro religioso del mondo. Per Ezechiele l’ombelico è Gerusalemme (Ez 38,12), per i Babilonesi è Babilonia. La Quercia dei Maghi è forse quella di Morè, ricordata in Gen 12,6.
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GdcGaal disse di nuovo:
— Guarda! Una schiera scende dal colle dell’Ombelico della terra e un’altra segue la strada della Quercia dei Maghi.
— Guarda! Una schiera scende dal colle dell’Ombelico della terra e un’altra segue la strada della Quercia dei Maghi.
Note al Testo
9,37
Ombelico della terra: così viene denominato probabilmente un rilievo collinare nei pressi di Sichem; la stessa espressione è usata anche in Ezechiele 38,12.
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9,38Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: "Chi è Abimèlec, perché dobbiamo servirlo?". Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!".
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Gdc9,38Zebul gli disse:
— Dov’è finita la tua boria? Dicevi: «Chi è Abimèlec? Perché dobbiamo stargli sottomessi?». Eccoli là quelli che hai trattato con tanto disprezzo. Va’ a combatterli!
— Dov’è finita la tua boria? Dicevi: «Chi è Abimèlec? Perché dobbiamo stargli sottomessi?». Eccoli là quelli che hai trattato con tanto disprezzo. Va’ a combatterli!
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9,41Abimèlec ritornò ad Arumà e Zebul scacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.
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Gdc9,41Poi Abimèlec si stabilì ad Arumà, e Zebul scacciò da Sichem Gaal e i suoi fratelli e proibì loro di tornare.
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Gdc9,42Abimèlec venne a sapere che il giorno dopo gli abitanti di Sichem dovevano andare nei campi.
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9,43Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di loro e li batté.
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Gdc9,43Prese i suoi uomini, li divise in tre gruppi; li fece nascondere e tese un agguato nei campi. Quando videro gli abitanti uscire dalla città, si mossero e li attaccarono.
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9,44Abimèlec e la sua schiera fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono.
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Gdc9,44Abimèlec avanzò rapidamente con il suo gruppo e prese posizione all’ingresso della città, mentre gli altri due gruppi piombarono su quelli che erano nei campi e li uccisero.
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9,45Abimèlec combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.
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GdcAbimèlec combatté per tutta la giornata e infine conquistò Sichem. Massacrò gli abitanti, rase al suolo la città e cosparse le sue rovine di sale.
Rimandi
9,45
sterilità delle terre salate Dt 29,22; Ger 17,6; Sal 107,34.
Note al Testo
9,45
Il sale è qui il simbolo della sterilità (vedi Deuteronomio 29,22; Geremia 17,6) alla quale Abimèlec condanna Sichem.
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9,46Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.
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9,48Allora Abimèlec salì sul monte Salmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla, poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!".
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Gdc9,48salì con i suoi uomini sul monte Salmon. Prese l’ascia, tagliò il ramo di un albero e se lo caricò sulle spalle. Poi disse ai suoi uomini: «Svelti! Fate anche voi come me».
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9,49Tutti tagliarono un ramo ciascuno e seguirono Abimèlec; posero i rami contro il sotterraneo e lo bruciarono con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
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Gdc9,49Ognuno tagliò un ramo, seguirono Abimèlec, ammucchiarono i rami contro il sotterraneo e lo incendiarono. Il sotterraneo bruciò con tutti quelli che erano dentro. Morirono tutti gli abitanti della torre di Sichem, circa mille persone tra uomini e donne.
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Poi Abimèlec andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese.
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Gdc9,50In seguito Abimèlec marciò contro la città di Tebes: l’assediò e la conquistò.
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9,51In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti gli uomini e le donne, con i signori della città; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre.
Interconfessionale
Gdc9,51In mezzo alla città c’era una torre fortificata. I proprietari e gli abitanti della città, uomini e donne, erano corsi a rifugiarsi nella torre. Si erano barricati dentro ed erano saliti sulla terrazza.
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9,52Abimèlec, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco.
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Gdc9,52Quando Abimèlec andò ad attaccare la torre, si avvicinò alla porta per incendiarla.
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9,53Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlec e gli spaccò il cranio.
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GdcMa una donna buttò giù la pietra di una macina sulla sua testa e gli fracassò il cranio.
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9,54Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Estrai la spada e uccidimi, perché non si dica di me: "L'ha ucciso una donna!"". Il giovane lo trafisse ed egli morì.
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GdcAbimèlec chiamò subito il ragazzo che portava le sue armi e gli ordinò: «Prendi la mia spada e uccidimi! Così nessuno potrà dire che sono stato ucciso da una donna». Il ragazzo lo colpì e Abimèlec morì.
CEI 2008
9,55Quando gli Israeliti videro che Abimèlec era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.
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Gdc9,55Quando gli Israeliti videro che era morto, tornarono tutti alle loro case.
CEI 2008
9,56Così Dio fece ricadere sopra Abimèlec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli.
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Gdc9,56Così Dio fece scontare ad Abimèlec il male commesso contro suo padre, quando aveva ucciso i suoi settanta fratelli.
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9,57Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto. Così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.