CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Tito - 1
Tito
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Interconfessionale
CEI 2008
1
Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un'autentica religiosità,
1,1
INDIRIZZO E SALUTO (1,1-4)
CEI 2008
1,4a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.
Interconfessionale
TtPer questo io scrivo a te, Tito, che mi sei vero figlio per la fede comune. Dio nostro Padre e Gesù Cristo nostro Salvatore diano a te grazia e pace.
Rimandi
1,4
Tito 2 Cor 2,13+. — mio vero figlio per la fede 1 Tm 1,2.
Note al Testo
1,4
per la fede: altri: nella fede.
CEI 2008
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato.
1,5
DOVERI DI CHI GUIDA LA COMUNITÀ ECCLESIALE (1,5-2,10)
I presbìteri e i vescovi
Sono indicate le qualità umane e spirituali richieste per i presbìteri e per i vescovi. Negli Atti degli Apostoli si ricorda l’istituzione dei presbiteri nelle singole comunità cristiane fondate da parte di Paolo, fin dal suo primo viaggio missionario (At 14,23). Riguardo al valore dei termini epìskopoi e presbỳteroi nel NT, vedi nota a 1Tm 3,1-7.
I presbìteri e i vescovi
Sono indicate le qualità umane e spirituali richieste per i presbìteri e per i vescovi. Negli Atti degli Apostoli si ricorda l’istituzione dei presbiteri nelle singole comunità cristiane fondate da parte di Paolo, fin dal suo primo viaggio missionario (At 14,23). Riguardo al valore dei termini epìskopoi e presbỳteroi nel NT, vedi nota a 1Tm 3,1-7.
CEI 2008
1,6Ognuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola donna e abbia figli credenti, non accusabili di vita dissoluta o indisciplinati.
Interconfessionale
TtEssi devono avere un’ottima reputazione. Ognuno sia fedele alla propria moglie, i suoi figli siano credenti che non possano essere accusati di comportamento disordinato o di disubbidienza.
Rimandi
1,6-9
raccomandazioni per i responsabili 1 Tm 3,2-7; 2 Tm 2,24-26.
Note al Testo
1,6
fedele alla propria moglie: vedi nota a 1 Timòteo 3,2.
CEI 2008
1,7Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile: non arrogante, non collerico, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagni disonesti,
Interconfessionale
TtPerché un ∆vescovo è come un amministratore di Dio, perciò non deve dare occasioni a rimproveri. Non deve essere superbo, collerico, ubriacone, violento, avido di guadagno.
Interconfessionale
Tt1,8Sia invece generoso con chi chiede ospitalità, amante del bene, saggio, giusto, integro nella fede, capace di controllarsi.
CEI 2008
1,9fedele alla Parola, degna di fede, che gli è stata insegnata, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare i suoi oppositori.
CEI 2008
Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori.
Interconfessionale
TtInfatti vi sono molti ribelli, imbroglioni e chiacchieroni, specialmente fra persone di ambienti ebraici.
CEI 2008
1,11A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché sconvolgono intere famiglie, insegnando, a scopo di guadagno disonesto, quello che non si deve insegnare.
Interconfessionale
Tt1,11Bisogna farli tacere, perché per amore di guadagno disonesto portano disordine in famiglie intere insegnando quel che non si deve.
CEI 2008
Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: "I Cretesi sono sempre bugiardi, brutte bestie e fannulloni".
Interconfessionale
TtProprio uno di Creta fu vero indovino, quando disse: «∆I Cretesi sono sempre bugiardi, cattive bestie, pigri pancioni».
CEI 2008
Tutto è puro per chi è puro, ma per quelli che sono corrotti e senza fede nulla è puro: sono corrotte la loro mente e la loro coscienza.
1,15
La questione della purità conferma la matrice ebraica degli errori dei falsi maestri. La vera purità dipende dalla coscienza illuminata dalla fede (Rm 14,14-21).
CEI 2008
1,16Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli e incapaci di fare il bene.